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Il sabato della 28sima giornata di Serie A è stato un autentico turbinio di emozioni, con gol all’ultimo respiro, prestazioni sorprendenti, ribaltoni clamorosi e prove di grinta e determinazione.
Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo nei quattro match disputati ieri:
Il Como spreca una vittoria nel finale contro il Venezia
La 28sima giornata della Serie A ha regalato un risultato amaro per il Como, che non riesce a ottenere i tre punti fondamentali, pareggiando contro il Venezia.
Nonostante una prestazione positiva, culminata in un gol di Ikoné a inizio secondo tempo, la squadra di Fabregas si è vista raggiungere all’ultimo respiro, a pochi istanti dal fischio finale.
Un errore difensivo decisivo ha consentito al Venezia di pareggiare, lasciando il Como con l’amaro in bocca.
Primo tempo: dominio del Como ma senza concretizzare
Il Como scende in campo con un atteggiamento propositivo, determinato a conquistare una vittoria importante.
La squadra di Fabregas inizia la partita con grande intensità, mettendo sotto pressione la difesa del Venezia, ma soprattutto il portiere Radu, che viene tempestato di tiri.
Il Venezia, dal canto suo, fatica a reagire e, sebbene cerchi di contenere gli attacchi dei lariani, non riesce a produrre occasioni concrete in attacco.
Il Como dimostra di essere superiore sul piano del gioco, ma non riesce a capitalizzare le sue occasioni, rendendo difficile l’approccio alla seconda frazione di gioco.
Secondo tempo: il gol e il dramma finale
Il secondo tempo si apre con un ritmo ancora più elevato e con il Como che riesce a sbloccare il risultato. Al 49’, Ikoné riesce a trovare il gol che manda in vantaggio i suoi, una rete che sembra aprire la strada alla vittoria.
La squadra di Fabregas è ora a un passo dal successo, forte della sua superiorità e della spinta del pubblico del Sinigaglia.
Tuttavia, il finale è tutt’altro che sereno. A pochi istanti dalla fine della partita, al 95’, Smolcic commette un errore decisivo.
Il difensore travolge Carboni in area, concedendo al Venezia un rigore che può cambiare le sorti del match. Gytkjaer, freddo e preciso, trasforma il penalty, ristabilendo l’equilibrio sul 1-1 e facendo esplodere la delusione nel campo e tra i tifosi del Como.
Fabregas: “Non siamo riusciti a sfruttare le occasioni”
Dopo il pari, si è espresso così il tecnico del Como in conferenza stampa:
“Non sono soddisfatto ovviamente. È vero che sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Loro sono una squadra che non molla e ci aspettavamo difficoltà.
Abbiamo meritato di vincere e soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una grande gara. Questo è il calcio che vogliamo fare, soprattutto contro squadre che si abbassano.
Non so se Radu abbia mai fatto una partita così, perché ha fatto delle parate pazzesche. Non siamo riusciti a gestire la gara come avremmo dovuto”
Di Francesco: “Risultato giusto, continuiamo a lavorare con intensità”
L’allenatore Eusebio Di Francesco ha commentato così la gara del Sinigaglia:
“Abbiamo giocato contro una squadra forte, il Como ha un ottimo gioco e grandi giovani. Nel primo tempo siamo stati alla pari, poi nel finale di primo tempo abbiamo avuto anche occasioni.
Nel finale, siamo stati bravi e fortunati a trovare il gol. Credo che il risultato sia giusto così. Continuiamo a lavorare con intensità, la voglia della squadra di fare risultati positivi è grande. Dobbiamo sfruttare le occasioni, oggi siamo stati bravi.”
Parma-Torino, pari con un finale emozionante
Parma e Torino si sono affrontati in un match ricco di emozioni che si è concluso con un pareggio per 2-2. Un risultato che non sorride agli uomini di Chivu, ancora coinvolti nella lotta per la salvezza, e i granata che non riescono a concretizzare la vittoria.
La partita è stata segnata da due gol di Pellegrino, il giovane attaccante del Parma che ha regalato un pari prezioso alla sua squadra.
Primo tempo: Il Torino va in vantaggio, il Parma sfiora il pareggio
Il match inizia con il Torino subito propositivo, portandosi in vantaggio al 19’ grazie a Elmas, che firma il suo terzo gol nelle ultime quattro partite. Il centrocampista macedone sfrutta un’azione ben costruita, portando i granata in vantaggio.
Il Parma non si abbatte, ma fatica a reagire con efficacia. I padroni di casa cercano di reagire, ma senza riuscire a concretizzare le loro occasioni.
Al 45’, Valenti ha la possibilità di pareggiare con un colpo di testa che, però, si infrange sulla parte alta della traversa, negandogli la gioia del gol e lasciando il Torino in vantaggio all’intervallo.
Il Parma non riesce ad approfittare della pressione messa sugli ospiti, e si va a riposo con il punteggio di 1-0 per i granata.
Secondo tempo: finale da cuore in gola
La seconda metà di gioco parte con una reazione veemente del Parma. Al 60’, Pellegrino, entrato da poco, trova il gol del pareggio, sfruttando una mischia in area e mettendo la palla in rete con grande determinazione. È il primo gol in Serie A per il giovane attaccante, che dimostra tutto il suo talento.
Il Torino, però, non molla e al 72’ passa nuovamente in vantaggio grazie a un gol di Adams, che approfitta di una disattenzione della difesa parmense.
Ma il Parma non ci sta e risponde immediatamente: al 76’, sempre Pellegrino, autore di un’ottima prestazione, segna la sua prima doppietta in Serie A, ristabilendo l’equilibrio. Il gol arriva con un preciso tiro che non lascia scampo al portiere Milinković-Savić.
Il match si chiude con il punteggio di 2-2, un risultato che non accontenta il Parma, ancora troppo vicino alla zona retrocessione.
Chivu: “Prova di carattere, voglio una squadra coraggiosa”
Al termine della sfida con il Torino, Cristian Chivu, si è espresso sulla prestazione dei crociati, lodando la reazione quando sono andati in svantaggio:
“Esalterei la prova di carattere dei ragazzi. C’è stata voglia di mostrare le qualità che questi ragazzi hanno. Nel primo tempo ho visto un po’ di ansia, forse la classifica pesa un po’, ma io voglio vedere una squadra che ha il coraggio di osare e provare la giocata.”
Vanoli: “Sono deluso, serve più malizia”
Il tecnico granata non nasconde il suo rammarico nel commentare la gara:
“Abbiamo approcciato molto bene la partita. Sapevamo che questo campo era insidioso. Abbiamo visto cosa ha fatto il Bologna contro il Parma. Nel primo tempo abbiamo gestito secondo me molto bene, pur lasciando loro il palleggio, ma non mi interessava. Nel secondo tempo non abbiamo gestito bene i momenti di difficoltà e mi fa arrabbiare.”
Il Milan rimonta il Lecce 2-3
Il Milan di Sergio Conceiçao ha finalmente interrotto la sua serie negativa in campionato, conquistando tre punti fondamentali contro il Lecce in trasferta, con una vittoria sofferta ma straordinaria per 2-3.
Dopo essere stati sotto di due gol, i rossoneri sono riusciti a ribaltare la situazione in soli tredici minuti, dimostrando orgoglio e determinazione.
Un match che ha avuto tutto: gol, rimonta, episodi controversi e momenti di grande qualità, confermando la grinta del Milan nonostante le difficoltà della stagione.
Primo tempo: un viaggio all’inferno
La partita al Via del Mare è iniziata nel peggiore dei modi per i rossoneri.
Dopo soli sette minuti, il Lecce ha colpito con il gol di Krstovic in una delle prime ripartenze del match.
Il Milan, pur mostrando buona impostazione di gioco, ha faticato ad arginare i contropiedi letali dei salentini.
A poco più di un’ora, un altro gol di Krstovic al 59’ ha messo il Lecce a distanza di sicurezza.
Tuttavia, il Diavolo ha avuto delle opportunità: due gol annullati per fuorigioco (Gimenez e Gabbia), e due pali, uno per parte, hanno segnato una prima frazione ricca di occasioni ma anche di sfortuna per i rossoneri.
Secondo tempo: rimonta rossonera
Nonostante il 2-0 subito, il Milan ha reagito con forza e determinazione nella seconda metà della partita.
Al 68’, un colpo di scena ha riaperto la gara: un autogol di Gallo su un potente cross di Leao ha ridato speranza ai rossoneri.
L’incidente ha dato l’impulso necessario, e al 73’ Pulisic ha trasformato un calcio di rigore guadagnato con astuzia, riportando il Milan in parità. Non contento, il giocatore americano ha completato l’opera all’81’ con un gol che ha sigillato una rimonta straordinaria.
Il Milan, pur con un gioco ancora imperfetto, ha dimostrato una forza psicologica che aveva latitato nelle ultime settimane.
Conceiçao: “Giusto atteggiamento”
L’allenatore rossonero ha commentato così la sofferta vittoria ottenuta contro il Lecce:
“Abbiamo avuto un po’ più di tempo in settimana per preparare la partita, l’abbiamo preparata bene con i giocatori impegnati a afre quello che ho chiesto. A livello di possesso, qualità di gioco, accelerazioni, abbiamo creato bene e fatto due gol annullati.
Nel secondo tempo non siamo rientrati come volevamo, loro hanno segnato anche il secondo gol ma lì è venuto fuori il carattere dei giocatori. Ho inserito giocatori offensivi ma mantenendo l’equilibrio.
Penso che per l’atteggiamento della squadra e per come ha lavorato, faccio i complimenti alla squadra. L’atteggiamento è stato corretto, mi è piaciuto molto”.
Giampaolo: “C’è grande delusione”
Dopo la partita, Marco Giampaolo è intervenuto ai microfoni di DAZN, esprimendo la sua amarezza per il risultato:
“L’analisi della partita non è difficile. Nel dettaglio la si può fare bene, c’è grande delusione per aver fatto un’ora buona di grande partita.
Poi abbiamo pagato la qualità del Milan, noi siamo venuti meno con i giocatori che sono stati strategici nella preparazione della partita, nel senso che Pierotti e Helgason sono stati meni presenti agli allenamenti.
Prima del gol avevo chiesto a Pierotti come stava e mi ha detto che stava bene, ma poi sull’azione del gol arrancava, con Theo e Leao c’era da lavorare… Abbiamo preso due gol in quattro minuti, peccato.”
Inter Monza 3-2: rimonta da capogiro per i nerazzurri
L’Inter conquista una vittoria fondamentale contro il Monza, vincendo 3-2. La rimonta di Inzaghi, dopo un primo tempo complicato, permette ai nerazzurri di consolidare il primato in classifica con un momentaneo +4 sul Napoli.
Un match caratterizzato da emozioni forti e un finale thrilling, con un autogol decisivo e tanta pressione, che segna il destino di una partita dalle due facce.
Primo tempo: Monza in vantaggio, Inter in Affanno
Simone Inzaghi, fa qualche cambiamento nell’undici iniziale, preferendo Arnautovic a Thuram per affiancare Lautaro Martinez in attacco.
A centrocampo tornano Calhanoglu e Mkhitaryan, mentre Bastoni gioca come quinto di centrocampo. Dall’altra parte, il Monza di Nesta schiera la coppia Keita-Balde e Mota in attacco.
Il primo squillo arriva al 7‘ con Keita Balde che tenta la conclusione dalla distanza, ma senza successo. L’Inter, timida, si fa vedere più tardi: al 22′ una testa di Arnautovic mette alla prova Turati, ma è solo al 24′ che il pubblico di San Siro esplode quando Lautaro Martinez segna in ribattuta.
Tuttavia, dopo un controllo al VAR, l’arbitro annulla il gol per un controllo con la mano di Lautaro. Al 32′, il Monza passa in vantaggio: Birindelli riceve un passaggio da Mota e segna l’1-0.
Inizia la discesa per l’Inter, che prova a reagire con tiri di Bastoni e Dumfries, ma è al 44′ che arriva il colpo che sembra tagliare le gambe ai nerazzurri: Keita sfrutta una ripartenza letale e segna il 2-0.
Il gol del Monza sembra chiudere i giochi, ma nel recupero Arnautovic accorcia le distanze con un colpo di testa su cross di Mkhitaryan. L’Inter va negli spogliatoi con la consapevolezza che la rimonta è ancora possibile.
Secondo tempo: Inter inarrestabile, Monza al collasso
Nella ripresa, Inzaghi effettua due cambi importanti, lasciando fuori Pavard e De Vrij per inserire Bisseck e Carlos Augusto. Questi cambi danno vitalità all’Inter che inizia a spingere con forza per recuperare lo svantaggio.
La prima occasione arriva al 62′, quando Lautaro Martinez sfiora il pareggio con un colpo di testa, ma il pallone finisce sopra la traversa. Al 64′, la rete del pareggio arriva: Bastoni crossa dalla sinistra, Bisseck appoggia per Calhanoglu, che scaglia un destro che batte Turati per l’1-1.
Inzaghi continua a fare cambi, inserendo Thuram per Arnautovic al 70′ e poi Zielinski per Mkhitaryan. Quest’ultimo deve abbandonare il campo pochi minuti dopo per un infortunio al polpaccio.
Al 77′, Lautaro Martinez firma la rimonta: Carlos Augusto crossa da sinistra e Lautaro devia il pallone, che carambola su Kyriakopoulos e si infila in rete, con la goal line technology che conferma il 3-2. L’Inter è in vantaggio e San Siro esplode di gioia.
Nei minuti finali, Thuram colpisce il palo all’83’, mentre all’88’ Turati nega il gol a Calhanoglu con un grande intervento.
Dopo 5′ di recupero, il Monza non riesce a rendersi pericoloso, e l’Inter può festeggiare una vittoria che le consente di consolidare il primato in classifica, mentre per il Monza la sconfitta è un duro colpo, con la squadra che rimane ultima.
Inzaghi: “Abbiamo fatto un grande secondo tempo”
L’Inter ha rischiato seriamente contro il Monza, ma alla fine ha portato a casa una vittoria fondamentale. La squadra di Inzaghi ha completato la rimonta, conquistando i tre punti e allungando in classifica in attesa della partita del Napoli:
“Trovarsi sotto di due gol non è stato facile, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo fatto un grande secondo tempo, con un record stagionale di tiri, 30 o 31, mi pare”, ha dichiarato Simone Inzaghi, soddisfatto della reazione della sua squadra.
Nesta: “Abbiamo messo l’Inter in difficoltà”
Non basta un primo tempo sorprendente al Monza per portare a casa punti contro l’Inter. Nonostante il doppio vantaggio a San Siro, alla fine sono i nerazzurri a prevalere, vincendo 3-2. Alessandro Nesta ha commentato la sconfitta ai microfoni di DAZN:
“Il risultato sembrava favorevole, peccato per il gol preso alla fine del primo tempo. Abbiamo messo in difficoltà l’Inter, coprendo bene il campo. Ci siamo abbassati, ma è stato anche merito della bravura dell’Inter.”
Situazione in classifica
Con il pareggio, il Como rimane in una posizione difficile con 29 punti. Il risultato non solo fa sfumare due punti cruciali per i lombardi, ma mantiene anche la squadra di Di Francesco penultima in classifica con 19 punti.
Il 2-2 lascia il Parma con più rimpianti che soddisfazioni. La squadra di Chivu non è riuscita a sfruttare l’occasione di vincere davanti al proprio pubblico e continua a lottare per mantenere la categoria, restando a +2 dalla terzultima posizione.
Il Torino, dal canto suo, può essere soddisfatto del risultato, salendo a quota 35 punti in classifica, ma non può considerarlo una vittoria completa.
La vittoria arriva in un momento delicato per il Milan, che si trovava reduce da tre sconfitte consecutive e rischiava di scivolare nella parte bassa della classifica.
Grazie a questo successo, i rossoneri si sono rilanciati, mantenendo viva la speranza di una risalita. Seppur le difficoltà restano evidenti, il ritorno alla vittoria è un segnale positivo per la squadra di Conceiçao.
Il Lecce, fermo a 25 punti, ha confermato i suoi pregi e difetti: buona efficacia nelle ripartenze, ma una difesa che ha mostrato vulnerabilità nei momenti chiave.
La vittoria dell’Inter in rimonta è un segnale forte per la lotta scudetto. Nonostante un avvio difficile e due gol subiti, la squadra di Inzaghi ha saputo reagire con determinazione, dominando nella ripresa e trovando la giusta continuità, portandosi momentaneamente a +4 sul Napoli.
Per il Monza, invece, la sconfitta è una ferita profonda, con la squadra che continua a faticare in fondo alla classifica
TOP E FLOP
TOP: Pulisic, protagonista con il rigore e movimenti infaticabili
Pulisic si è confermato uno dei giocatori più attivi e dinamici durante la partita, dimostrando grande versatilità e voglia di imporsi.
Partito inizialmente a sinistra, ha cambiato posizione nel corso del match, spostandosi anche a destra e talvolta addirittura al centro, cercando continuamente di trovare la posizione migliore per influenzare il gioco.
Nonostante la continua ricerca della posizione giusta, è stato il giocatore più intraprendente sulla trequarti, cercando sempre di inventare qualcosa di pericoloso per la squadra.
Uno degli episodi più decisivi è stato il rigore conquistato da lui stesso, frutto di un inserimento intelligente e preciso. Il rigore è stato realizzato con grande freddezza, e ha messo da parte qualsiasi reminiscenza delle difficoltà vissute a Torino.
La sua prestazione è segnata da una continua mobilità e dalla voglia di fare la differenza.
FLOP: Gallo, errore fatale che cambia la partita
Gallo aveva disputato un’ora abbondante di partita in controllo, sembrando solido e concentrato nella sua posizione difensiva.
Tuttavia, il suo errore al 62′ ha segnato un punto di svolta decisivo per il match. Una sfortunata deviazione che ha portato il pallone nella sua rete ha completamente cambiato l’inerzia del gioco, permettendo al Milan di sbloccare il risultato e iniziare a dominare.
Il difensore non è riuscito a recuperare completamente dalla disattenzione e, sul terzo gol del Milan, si è perso nel movimento di Pulisic, non riuscendo a seguirlo e a fermare l’azione che ha portato al gol decisivo.
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