Carmine Gallo, muore l’ex superpoliziotto a capo di Equalize

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Carmine Gallo è stato trovato morto nella sua abitazione di Garbagnate Milanese, dove si trovava agli arresti domiciliari. Secondo le prime ricostruzioni, la causa del decesso sarebbe un infarto. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
Ex ispettore di polizia con una carriera di oltre 41 anni, era noto per le sue importanti operazioni contro la criminalità organizzata in Lombardia.
Dopo il pensionamento nel 2018, aveva assunto il ruolo di amministratore delegato di Equalize per il quale è stato coinvolto in un’inchiesta giudiziaria riguardante una presunta rete di spionaggio che ha scosso l’élite politica e imprenditoriale italiana.
Il suo coinvolgimento nell’inchiesta ha destato particolare scalpore, data la sua precedente reputazione di “super-poliziotto”.
Equalize è accusata di aver ottenuto illegalmente informazioni da banche dati strategiche dello Stato, utilizzando metodi di hackeraggio e corruzione di funzionari pubblici.
Si stima che la società abbia spiato circa 800.000 persone e che il 70% dei suoi profitti derivasse da attività illecite.
Secondo le indagini, Equalize avrebbe ottenuto illegalmente informazioni sensibili da database governativi e le avrebbe vendute a clienti privati, tra cui imprenditori e politici di spicco.
Le autorità hanno arrestato quattro persone, tra cui Gallo, e stanno indagando su altre sessanta.
Le accuse includono associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici, corruzione e violazione del segreto d’ufficio. Si stima che il gruppo abbia ottenuto oltre 3,1 milioni di euro in profitti illeciti.
Tra le personalità coinvolte figurano imprenditori e politici di rilievo, tra cui Leonardo Maria Del Vecchio, erede del fondatore di Luxottica, e l’ex banchiere Matteo Arpe, accusati di aver richiesto informazioni su familiari e collaboratori.
Anche figure politiche di rilievo, come l’ex premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sarebbero state bersaglio delle attività di spionaggio.
A seguito dell’inchiesta, Equalize è stata posta sotto amministrazione giudiziaria e successivamente chiusa. La decisione è stata presa dai soci, tra cui Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, che si è autosospeso dal suo incarico.
La chiusura è stata determinata dalla mancanza di personale operativo, molti dei quali indagati, e dalla fuga dei clienti preoccupati per possibili coinvolgimenti nello scandalo.
Le indagini in corso potrebbero portare a ulteriori sviluppi e rivelazioni su una rete di spionaggio che ha coinvolto figure di spicco nel mondo politico e imprenditoriale italiano.