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Il rapporto evidenzia una significativa regressione in Ungheria
Il rapporto evidenzia anche una significativa regressione in Ungheria, dove nel 2024 è stata registrata una maggiore pressione sulle ONG e sui media. Il rapporto pone in evidenza sistemi giudiziari inclini alla manipolazione politica, scarsa applicazione delle leggi anticorruzione, uso eccessivo di procedure legislative accelerate, persecuzione dei giornalisti e crescenti restrizioni alle proteste pacifiche.
Secondo il rapporto il governo Meloni ha aumentato il controllo politico sulla magistratura e ingerito nei media pubblici (Rai)
In Italia, i ricercatori hanno evidenziato come il governo di Giorgia Meloni abbia elaborato proposte per conferire al Ministero della Giustizia “poteri illimitati” sui procuratori, circostanza che aumenterebbe il controllo politico sulla magistratura.
Gli autori italiani hanno inoltre segnalato un “livello senza precedenti di ingerenza nei media pubblici”, come la cancellazione del “manifesto antifascista” dell’autore Antonio Scurati e l’adozione di misure disciplinari nei confronti del conduttore di un talk show in cui avrebbe dovuto essere pronunciato il discorso.
Il rapporto ha criticato anche Bulgaria, Slovacchia, Croazia, Romania e Polonia
Il rapporto ha esaminato il modo in cui la Bulgaria ha avviato indagini anticorruzione contro gli oppositori politici del governo, mentre continuavano a sussistere schemi a lungo termine, come lo scarico illegale di detriti edili a Sofia.
In Slovacchia, c’è preoccupazione per i numerosi cambiamenti introdotti dal governo del nazionalista populista Robert Fico, tra cui l’abolizione della carica di procuratore centrale e un disegno di legge sugli agenti stranieri che costringerebbe le ONG a essere etichettate come “organizzazioni sostenute da fonti straniere” se ricevono più di 5.000 euro dall’estero.
In Croazia, l’integrità della magistratura è stata messa in discussione in seguito alla nomina di Ivan Turudic, un giudice con stretti legami con il partito al governo, a Procuratore generale. La Procura pubblica europea ha espresso preoccupazione per i “problemi sistemici” in Croazia, con l’ufficio di Turudic che probabilmente mette in discussione il diritto della Procura pubblica europea di indagare su un caso di frode al bilancio dell’UE.
In Romania, i risultati delle elezioni presidenziali hanno mostrato come i social media, in particolare TikTok, possano aiutare un ultranazionalista a vincere, mentre un disegno di legge per garantire l’indipendenza della televisione e della radio pubbliche è rimasto inesplorato in parlamento dal 2021. Gli autori del rapporto hanno anche avvertito che persino le “democrazie esemplari” come Francia e Germania non sono immuni ai problemi.
Secondo Liberties anche Francia e Germania non sono immuni ai problemi
In Francia sono state espresse preoccupazioni circa il crescente ricorso all’articolo 49.3 per prendere decisioni senza voto, nonché circa le crescenti restrizioni alla libertà di espressione in vista delle Olimpiadi e per contrastare le ingerenze straniere.
In Germania è stato osservato che, sebbene l’introduzione di norme più severe per combattere le “porte girevoli” sia positiva, ci sono preoccupazioni circa le risposte eccessive alle azioni pro-palestinesi, come la censura o il diniego di ingresso all’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, che era stato invitato a parlare a una conferenza del genere.
Lo scorso aprile, la polizia ha interrotto una conferenza palestinese a Berlino, temendo che potesse trasformarsi in una piattaforma per dichiarazioni antisemite.
Polonia, difficoltà nell’affrontare il ripristino dell’indipendenza istituzionale
La Polonia, che sta cercando di resistere all’attacco alle istituzioni indipendenti, è stata descritta come un racconto ammonitore. Il governo di coalizione guidato da Donald Tusk ha cercato di ripristinare l’indipendenza giudiziaria e il pluralismo dei media, ma ha dovuto affrontare conflitti con il presidente Andrzej Duda e difficoltà nel risolvere il problema delle istituzioni compromesse.
La Polonia dimostra che affrontare il ripristino dell’indipendenza istituzionale è un compito estremamente complesso e fragile, ha affermato Liberties.
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