Ilaria Sula, Samson ammette l’omicidio ma non la premeditazione

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Ilaria Sula è stata uccisa dal suo ex fidanzato, Mark Antony Samson colto, a detta del medesimo, da un raptus di gelosia in quanto aveva scoperto che Ilaria aveva intrapreso una conoscenza sui social con un altro ragazzo. Il giovane ha affermato di aver fatto tutto da solo e di aver ripulito con le sue mani la scena del crimine. Per quanto riguarda il probabile aiuto dei genitori, Samson ha comunicato al gip che lo ha interrogato di avvalersi della facoltà di non rispondere.
I magistrati contestano al giovane di origini filippine l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento del cadavere della Sula. Samson se ne è sbarazzato dopo averlo chiuso in una valigia dalla quale uscivano le gambe della vittima, esserselo caricato in auto, aver percorso circa 50 Km fino a Poli, una zona conosciuta dal giovane, e aver gettato il corpo senza vita della sua ex in un burrone.
Come abbia fatto a fare tutto senza essere visto o aiutato rimane da verificare, soprattutto c’è da stabilire come i genitori dell’omicida non si siano accorti di nulla, in una casa relativamente piccola e con le camere da letto confinanti.
Ilaria Sula è stata uccisa la mattina del 26 marzo dopo avere trascorso la notte a casa di Samson
Samson ha spiegato ai magistrati che lo hanno interrogato per circa 6 ore, che la giovane si è recata nell’ appartamento di Via Homs, dove il giovane vive con i genitori, la sera del 25 marzo, a detta dell’indagato perché doveva restituirgli dei vestiti. La ragazza sempre secondo il racconto di Samson, si sarebbe attardata e per non prendere i mezzi pubblici col buio ha preferito passare la notte a casa del suo ex.
I due avevano troncato una relazione, a quanto riferisce l’indagato, fatta di alti e bassi, avevano troncato, ma lui è stato sopraffatto dalla gelosia quando si è reso conto che la Sula aveva iniziato la conoscenza con un altro ragazzo. Colto dall’ira avrebbe ucciso la sua ex con tre fendenti al collo per poi sbarazzarsi di arma del delitto e cadavere.
Nessuna traccia ematica nell’auto di Samson
A fronte di questa confessione, nell’auto di Samson non è stata rinvenuta nessuna traccia ematica riconducibile alla ragazza, le stesse sono state rinvenute nella camera da letto dell’appartamento di Via Homs, dove sarebbe avvenuto il delitto. Gli inquirenti sono al lavoro per far luce su eventuali complicità, i genitori del giovane non sono al momento indagati.
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