Michael Schumacher con l’aiuto della moglie firma un casco da vendere per beneficenza
Giuseppe Scuccimarri 
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Michael Schumacher ha firmato un casco da gara con l’aiuto della moglie Corinna, a più di 11 anni dal terribile incidente sugli sci che gli ha cambiato la vita.
Schumacher, 56 anni, ha riportato gravi ferite in un incidente sugli sci a Meribel, in Francia, nel dicembre 2013, e da allora non è più apparso in pubblico.
Eppure Schumacher, insieme a tutti gli altri campioni del mondo di F1 viventi , ha firmato un casco con le sue iniziali “MS”, che verrà venduto per raccogliere fondi per l’ organizzazione benefica Race Against Dementia di Sir Jackie Stewart .
Il giro di Jackie Stewart in Bahrein
Il casco bianco, indossato da Stewart durante la sua carriera di F1 costellata di tre titoli mondiali, è stato svelato domenica in Bahrein, quando l’85enne ha guidato la sua Tyrrell con cui vinse il campionato nel 1973, in un giro di esibizione.
“È meraviglioso che Michael abbia potuto firmare il casco per questa nobile causa: una malattia per la quale non esiste cura”, ha detto Stewart al Daily Mail. “Sua moglie lo aiutò e così completammo il gruppo di tutti i campioni ancora con noi.”
L’organizzazione benefica “Race Against Dementia”
Race Against Dementia è stata fondata da Stewart dopo che sua moglie, Lady Helen, ha iniziato a soffrire di demenza. La scorsa settimana ha rivelato alla BBC che in alcune occasioni sua moglie, con cui era sposato da 53 anni, non lo riconosceva più.
“Proprio l’altro giorno, era ora di cena, lei si stava alzando e io ero seduto vicino a lei, e lei mi ha chiesto: ‘Dov’è Jackie?’. È la prima volta che succede, e solo poche settimane fa”, ha detto.
Stewart spera di trovare una cura per la demenza nel corso della sua vita e la sua organizzazione benefica sta finanziando un esperimento basato su un esame del sangue, sviluppato dall’Università di Cambridge, che si spera possa rilevare i segni della demenza frontotemporale decenni prima che si manifesti.
Nel frattempo, le condizioni di salute di Schumacher continuano a essere avvolte nel segreto , con la moglie che insiste nel proteggere la sua privacy mentre lui continua a riprendersi a casa, vicino al lago di Ginevra.
L’ex capo scuderia della Ferrari Jean Todt ha rivelato all’inizio di quest’anno di vedere ancora Schumacher “regolarmente”.
Todt, che ha lavorato con il sette volte campione del mondo Schumacher alla Ferrari durante i suoi storici cinque titoli consecutivi dal 2000 al 2004, è stato la fonte di aggiornamenti più assidua sul pilota tedesco nel decennio trascorso dall’incidente.
“La famiglia ha deciso di non rispondere alla domanda [sulla salute di Schumacher], una scelta che rispetto”, ha detto il francese in un’intervista al quotidiano La Repubblica . “Il nostro legame va oltre il lavoro passato. È parte della mia vita, che oggi è molto lontana dalla Formula 1”.
In passato Todt ha ammesso di aver guardato le gare di F1 con Schumacher nonostante le sconosciute condizioni di salute del pilota tedesco. Nel 2023, ha dichiarato che Schumacher “semplicemente non è più il Michael di una volta”.
Ha aggiunto: “Michael è qui, quindi non mi manca. È diverso ed è meravigliosamente guidato dalla moglie e dai figli che lo proteggono. La sua vita è diversa ora e ho il privilegio di condividere momenti con lui. Questo è tutto quello che c’è da dire. Purtroppo, il destino lo ha colpito dieci anni fa. Non è più il Michael che conoscevamo in Formula 1.”
Schumacher detiene il record, insieme a Lewis Hamilton, per il maggior numero di titoli mondiali di Formula 1 .
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