CTCF, Amadeus “Mi attaccano, ma sono state mie scelte personali”
Cosa avesse in testa Amadeus quando ha deciso di cambiare casacca televisiva non lo sappiamo, non abbiamo contezza se dietro quel tanto discusso addio alla Rai ci fossero motivi ben più ampi che una semplice voglia di rimettersi in gioco e sperimentare qualcosa di nuovo senza avere addosso la spada di Damocle degli investitori pubblicitari. Non che al Nove non ci sia l’esigenza di introitare utili, ma sicuramente le maglie sono più larghe e la pazienza di aspettare che i risultati arrivino anche.
Durante l’ospitata da Fazio a CTCF, la commozione del conduttore nel rivedere i video con i successi televisivi e i Festival col pieno di ascolti c’è stata, ma accanto anche il dispiacere per i feroci attacchi subiti, che Amadeus comunque si aspettava. Ciò che rende tutto strumentale è che a colpire siano stati coloro che di televisione ci capiscono, che immaginavano che i risultati a doppia cifra di share non sarebbero arrivati da subito. La cosa grave è che non lo avesse capito Araimo, Direttore Discovery sud Europa, che in conferenza stampa ha affermato che si aspettava gli stessi telespettatori di Fazio.
Amadeus ha detto cose giuste, che i telespettatori vanno portati a poco a poco ad assorbire il cambiamento e che sulle scelte personali non si discute tantomeno è opportuno fare dietrologia. Tutto vero, anche l’aver testato con le proprie mani che tante persone non riescono a trovare il Nove, non tanto sul telecomando, quanto proprio sullo schermo non sapendo procedere alla risintonizzazione dei canali. Tutte cose che si sapevano dall’inizio e che sicuramente saranno state messe in conto, a nostro avviso il peccato originale risiede nel fatto di non aver capito il tipo di pubblico che si sarebbe andati a intercettare.
Amadeus ha detto che sperava di partire dal 3%, durante l’estate pensavamo sarebbe partito dal 4%, la realtà è stata ancor più ingenerosa ed è inutile mascherarsi anche dietro la sperimentazione se si propongono due programmi storici, ma che hanno fatto il loro tempo. Ci si è messa anche la rete a piazzare la partenza de La Corrida di lunedì sera, contro il film di Raiuno e il reality su Canale 5, capiamo che il sabato sera sarebbe stato un harakiri, ma un varietà datato e in parte imitato da altri programmi probabilmente avrebbe avuto bisogno di una collocazione migliore.
Stasera ci si aspettava un pò più di sincerità, che il sentiment avesse preso il posto delle frasi fatte, invece l’intervista ha avuto il sapore dell’allenatore blasonato che non riesce a far vincere la sua squadra e si barrica dietro le scuse più varie pur di non ammettere non riuscire a darle una idea di gioco. Se Amadeus avesse detto che il gli spettatori vanno fidelizzati a poco a poco ma che un avvio così drammatico non se lo aspettava, qualcuno si sarebbe sfregato le mani, ma chi lo apprezza non si sarebbe sentito preso in giro.
Amadeus non ha tolto ma non ha aggiunto nulla, per il momento ci attacchiamo ai ricordi dei risultati conseguiti gli anni passati, per il resto ci auguriamo che la cabala gli porti fortuna, il nove è il suo mese di nascita, è un numero che gli porta fortuna e che gli piace, parola sue non nostre, per il momento non gli sta portando molta fortuna, vedremo più avanti.