Curve a delinquere, anche Lazza nella villa del capo ultras Lucci
E dopo Fedez anche Lazza sembra essere transitato a Scanzorosciate presso la villa di Luca Lucci, capo ultras della Curva Sud del Milan. Gli investigatori della Squadra Mobile di Milano che stanno cercando di far luce sugli illeciti commessi dagli ultras di Inter e Milan, hanno individuato anche il rapper campione di vendite tra gli ospiti di Lucci il giorno di Santo Stefano. Abbiamo più volte ripetuto su queste colonne quanto il capo ultras fosse interessato a intraprendere anche attività imprenditoriali e si facesse forza su nomi importanti della musica da lui conosciuti per avviare le sue attività extra tifo.
Ma andiamo con ordine, come detto il 26 dicembre 2023, gli agenti della Mobile di Milano notano un gran via vai davanti alla villa di Lucci. Arrivano nel piccolo centro dove Lucci risiede, Rosario Calabria e Daniele Cataldo, nonchè Luciano ‘Ciano’ Romano, anche lui tra gli arrestati del 29 settembre, nella ormai conosciuta retata che ha portato all’arresto di figure di spicco del tifo organizzato di Inter e Milan. A ridosso dell’ora di pranzo arrivano, l’amico di Fedez, Islam Hagag, noto come Alex Cologno e dopo pochi minuti, Jacopo Lazzarini, in arte Lazza.
Natale è passato da 24 ore, ma l’incontro non ha proprio l’aria di essere stato organizzato per scambiarsi gli auguri, è tutto riconducibile alle aspirazioni imprenditoriali di Lucci, il capo ultrà proprio per la sua lunga militanza in Curva Sud, ha avuto l’opportunità di stabilire rapporti professionali con nomi in voga della scena rap italiana, in particolare Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun e Guè Pequeno. Conoscenze che gli hanno dato la possibilità di incrementare notevolmente i suoi profitti con pochi controlli, avviando intese preliminari per la gestione dei concerti di questi artisti, sia in Italia, con particolare attenzione alla Calabria, sia all’estero, grazie alla determinazione del suo fidato collaboratore Islam Hagag, il quale è già in contatto con diversi imprenditori attivi nel settore, molti dei quali originari della Calabria.
Di Lazza si era parlato seppur di riflesso in occasione delle intercettazioni tra Fedez e Lucci, durante le quali l’ex della Ferragni proponeva a Lucci una percentuale in cambio della vendita della Boem, la bevanda di cui è proprietario al 50% con Lazza, all’interno e all’esterno dello Stadio Meazza :
“Se voi avete una società di consulenza, potremmo collaborare per gestire la distribuzione di Boem all’interno dello stadio. Potreste ottenere una percentuale sulla vendita. Sarebbe utile anche coinvolgere i venditori ambulanti, per avere una distribuzione il più ampia possibile durante le partite! Se no, sarebbe un peccato…”
Il nome di Lazza viene tirato fuori anche in un’altra intercettazione tra Fedez e lo stesso Lucci, in cui il rapper è preoccupato per la vicinanza del rapper di “Cenere” a Tony Effe : “Quindi, apparentemente, Lazza ha preso una brutta piega, così mi hanno riferito… uhm, Lazza ha contattato e gli ha detto…”. Dubbi verso cui Lucci appare subito accomodante in quanto una guerra tra rapper e l’ultima cosa di cui ha bisogno: “Certo, fidati di Lazza, lo so anch’io che a Lazza non ha dato risposta!”. Fedez non convinto dalle parole di Lucci risponde: “No, no. Gli ha detto che se ci sono dei problemi, ne discuteranno, ma scusa… non può, tutti lo sanno, ma far brutto a Lazza significa far brutto a mio figlio, credi davvero!?”.
Teniamo comunque a precisare che nessuno dei rapper che intrattengono o hanno intrattenuto rapporti commerciali o societari con Lucci, è al momento indagato, date le frequentazioni con il capo ultrà e le intercettazioni con il medesimo, probabilmente saranno ascoltati dai magistrati come persone informate sui fatti, ma una loro implicazione diretta nella vicenda al momento sembrerebbe esclusa.