Re Carlo aggredito in Australia da una senatrice “Vattene, non sei il nostro Re”
Il viaggio di Re Carlo III di Inghilterra e della consorte Camilla nel Commonwealth non si sta rivelando sempre agevole, in Australia il sovrano è stato duramente contestato dalla senatrice indigena Lidia Thorpe, che senza mezzi termini gli ha urlato in faccia di non sentirsi assolutamente rappresentata da lui e di aver sempre visto i britannici come degli invasori. Il monarca secondo la senatrice rappresenta un potere coloniale responsabile di un “genocidio” nei confronti del popolo indigeno.
“Avete commesso un genocidio contro il nostro popolo, restituiteci la nostra terra!” ha protestato la senatrice mentre gli addetti alla sicurezza cercavano di allontanarla dalla sala del Parlamento in Canberra dove si stava svolgendo un evento ufficiale legato alla visita dei reali. Prima di subire l’aggressione, Re Carlo, aveva tenuto un discorso sui rapporti storici tra Inghilterra e Australia, antica colonia britannica, intervento che alla Thorpe non è piaciuto.
“Dateci quello che avete rubato. Le nostre ossa, i nostri teschi, i nostri bambini, la nostra gente. Avete distrutto la nostra terra, dateci un trattato – ha detto la senatrice per poi incalzare – Non siete dei nostri. Fermate le vostre vacanze” Durante la scenata, la senatrice indossava una pelliccia di opossum, tra gli animali più rappresentativi dell’Australia, Carlo poco prima nel suo discorso aveva parlato degli aborigeni e delle comunità indigene, sottolineando tutto ciò che aveva imparato da loro.
Il sovrano è stato accolto in Parlamento dal Primo ministro australiano Anthony Albanese e da Peter Dutton, leader dell’opposizione, entrambi hanno ringraziato i due reali per la vicinanza dimostrata nei momenti difficili e per essere stati sempre accanto agli australiani. La visita di Re Carlo, proseguirà per nove giorni, durante i quali si recherà anche in Samoa, l’invito a partecipare è stato allargato ai capi di governo dei sei Stati australiani, tutti repubblicani che in segno di protesta hanno rifiutato l’invito.
Lidia Thorpe non è nuova a proteste del genere, nel 2022 durante il giuramento alzò il pugno destro in segno di protesta e in luogo della formula di rito ne pronunciò una preparata da lei contro la monarchia “Giuro solennemente e sinceramente che sarò fedele al colonizzatore, Sua Maestà la Regina Elisabetta II” la Presidente della Camera la richiamò all’ordine invitandola a recitare il giuramento così come stampato sul foglietto datole in dotazione prima della cerimonia.