La Corrida, Amadeus padrone dello show, i dilettanti poco allo sbaraglio
Amadeus ha cambiato poco dello storico people show di Corrado e ha fatto bene, certi programmi restano monumenti della televisione, quasi intoccabili per non correre il rischio di essere tacciati di profanazione. Al netto degli eventuali dati di ascolto che forse non lo premieranno, La Corrida proposta da Amadeus è quella del dopo Corrado che più si avvicina all’originale.
Può piacere o non piacere, ma possiamo dire senza paura di essere contraddetti che lo spettacolo visto questa sera, se fosse andato in onda il sabato sera in diretta su Rai1 avrebbe fatto il 25% di share. Amadeus quando può interagire direttamente con la gente diventa imbattibile, non ha l’arroganza artistica di Bonolis, tantomeno la prosopopea e l’istituzionalità di Carlo Conti, diventa un tutt’uno con i concorrenti diventandone complice come il prof in gita scolastica che scherza con gli alunni.
Della Corrida originale c’è quasi tutto, i campanacci, le pentole, il semaforo, l’ironia del conduttore e lo sguardo complice e interdetto del direttore d’orchestra, il maestro De Amicis ormai è pressocchè presenza fissa nei programmi di Amadeus, tra i due c’è intesa e non ha fatto rimpiangere Pregadio. Rispetto al 1986, anno del debutto televisivo, La Corrida ha probabilmente perso la genuinità dei concorrenti, in alcuni è evidente la preparazione e la speranza di avere una opportunità televisiva.
Ci rendiamo conto che i tempi siano cambiati, con l’uso degli smartphone e dei dispositivi elettronici anche apparire in video non ha come risultato la timidezza e il pudore di un tempo, i concorrenti hanno perso un pò la loro spontaneità, cercano di strafare e le telecamere per loro non sono più la novità ma forse la consuetudine.
Non si può d’altronde pretendere che la società sia quella di un tempo, il merito di Amadeus è stato quello di adattare i personaggi al format e non il contrario, offrendo al pubblico il programma originale nudo e crudo. Il conduttore ha scherzato con i concorrenti, ha ironizzato, ha giocato e ha fatto addirittura le flessioni, si è divertito prestandosi al cazzeggio televisivo senza mai tracimare nella volgarità.
Intrattenimento e leggerezza semplici ed efficaci, con un Nino Frassica che sembra stia vivendo una seconda giovinezza artistica, eccezionale nei panni del giudice popolare, se diventasse presenza fissa non sarebbe una idea malvagia, con l’aggiunta anche di una figura femminile di talento a fare un pò da spalla, ma una brava, capace di ironizzare e nello stesso tempo mettersi in gioco, piccoli aggiustamenti che si possono fare anche in corsa.
Insomma questa prima puntata de La Corrida con Amadeus sul NOVE è promossa, è indubbiamente ed oggettivamente godibile, ci sarà inevitabilmente chi avrà da criticare a prescindere, una cosa può piacere o non piacere e siamo certi che se questo programma stasera fosse andato in onda in Rai tutti avrebbero detto e scritto che Amadeus è un fenomeno.
Forse ciò che dà davvero fastidio è che per guardarlo si debba andare avanti di 8 tasti sul telecomando. Si fa fatica a spostare pubblico dalle reti generaliste, ancor di più a distogliere chi guarda un prodotto dalla critica a prescindere senza argomentare. A volte lasciare la propria comfort zone per cercare nuovi stimoli e nuovi percorsi stilistici aiuta a comprendere meglio le proprie capacità, ma soprattutto aiuta a star meglio con se stessi.