Elon Musk a gamba tesa sui giudici italiani, silenzio del governo, ci pensa Mattarella a sistemare le cose
Che Elon Musk una volta tirata la volata presidenziale al rieletto Trump, avrebbe ficcato il naso in politica era cosa certa e il fatto che non abbia mollato un attimo il presidente dal giorno della sua elezione ne è la dimostrazione. (Elon Musk ormai è l’ombra di Trump, accanto a lui ogni giorno dopo l’elezione )
Ciò che non era molto chiaro è che Elon avrebbe avuto non solo voce in capitolo per quanto riguarda le decisioni di Trump, ma che si sarebbe preso autonomamente la briga di andare a commentare fatti di politica internazionale che personalmente non gli riguardano. Fino a ieri, quando il Tycoon lo ha incaricato di presiedere il dipartimento per lo Sviluppo Economico degli USA, Musk era un privato cittadino, pertanto quanto addotto sull’Italia e sulla magistratura italiana, non va collocato nell’ambito di una esternazione istituzionale.
Resta sempre l’inquietudine che quando si tratti di esponenti vicini al pensiero politico governativo, tutto è concesso, anche quando un privato cittadino straniero, seppur miliardario, invita un giudice italiano a farsi da parte perchè di intralcio al suo modo di vedere le cose. Probabilmente Musk è abituato a comprare tutto, questa volta però si è scontrato con una Costituzione, quella italiana, che prevede sulla carta una democrazia perfetta e nella quale il potere giudiziario fa parte dei poteri cardine insieme a quello esecutivo e legislativo.
Tra l’altro il miliardario statunitense, forse a causa della lingua, deve avere male interpretato quanto disposto dalla magistratura italiana, che a proposito del “trasferimento” (o deportazione?) dei migranti in Albania, ha demandato alla Corte di giustizia europea chiarimenti sulla corretta interpretazione delle direttive. Non reputiamo che la richiesta di consulenza sulla corretta applicazione di una norma debba essere motivo di esautorazione di un giudice, tantomeno che sia un privato cittadino americano a occuparsene.
Ovviamente le reazioni politiche non si sono fatte attendere, “Vada a costruire i suoi regimi nello spazio”, ha commentato Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo, che ha aggiunto:
“L’Italia e l’Europa non prendono lezioni di democrazia da nessuno, tanto meno da Elon Musk, il cui unico scopo è minare i nostri valori fondamentali, lo stato di diritto, i principi più basilari delle nostre democrazie, a partire dall’indipendenza della magistratura”.
Riccardo Magi di +Europa ha sottolineato il silenzio della Premier :
“Chissà se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene”.
Per il leader dei Verdi Angelo Bonelli invece:
“L’attacco di Musk ai giudici italiani non solo è inaccettabile e un’ingerenza da braccio destro di Trump, ma è il segnale inequivocabile di quello che Musk vuole realizzare, ovvero costruire un’autocrazia tecnologica grazie al suo impero economico per fare a meno della democrazia.”
Durissimo l’intervento di Pierluigi Bersani a Di Martedì :
“Un tizio, che è il più ricco del mondo e in questo momento la persona forse più potente del mondo, si permette di dire che noi in Italia dobbiamo mandare a casa i giudici. E non c’è uno del governo che gli dica: ‘Ma come ti permetti?‘. Questi si stanno inchinando a Musk, sperando di cavarne qualcosa. Ma, perbacco, lui dovrebbe essere in galera, visto che ha un figlio avuto con la maternità surrogata, e questi hanno fatto la legge che stabilisce che è reato universale. Caro Elon Musk, ti sfugge un particolare: a differenza degli altri Paesi sconfitti, l’Italia se la è data lei la Costituzione, non gliel’hanno data né l’Inghilterra né gli Stati Uniti, come è successo per la Germania e il Giappone. Ce la siamo fatta noi. E la nostra Costituzione indica nella magistratura un potere costituzionale. Non permetterti, Elon Musk.Noi i giudici non li mandiamo a casa. C’è per favore un esponente di questo governo nazionalista, italiano, eccetera, che dica qualcosa a questo tizio qui? La destra dà ragione a Musk? Siamo avanti coi lavori”.
Tra il preoccupato e l’interdetto il commento di Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, che intervenendo a Radio24 ha detto :
“Un magnate americano tanto influente nella nuova amministrazione di quel Paese che parla di affari interni allo stato sovrano italiano, questo è il dato che balza agli occhi. Si intromette nelle questioni dell’Italia dando giudizi immotivati, ingenerosi nella migliore delle ipotesi senza che nessuno pensi al governo di rispondere dicendo che questi sono affari dell’Italia su cui non ha titolo ad intervenire. Si difendono tanto i confini proprio in materia di immigrazione clandestina e si richiama al dovere supremo di difendere i confini, anche questi sono confini. Ci sono dei confini ideali che non possono essere violati da chi pensa di poter ingerirsi negli affari interni di un Paese sovrano”
Ci ha pensato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiudere direttamente la questione con un comunicato ufficiale, quello che ci si sarebbe aspettati dalla Presidenza del Consiglio :
“L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”
Quando gli “amici” esagerano bisognerebbe farglielo notare, questo semplicissimo concetto alla Presidente del Consiglio (a noi la declinazione al femminile piace) proprio non entra in testa.