Sanremo Giovani, quando la musica è la “copia di mille riassunti”
Secondo appuntamento con il contest Sanremo Giovani, condotto da Alessandro Cattelan, che decreterà le quattro nuove proposte che si esibiranno al prossimo Festival di Sanremo.
In generale, mai come questa sera, le sei canzoni proposte ci appaiono “la copia di mille riassunti”, come canta Samuele Bersani in Giudizi Universali.
Ma scendiamo nel dettaglio delle sfide.
La prima sfida one to one di ieri sera è tra Grelmos con Flashback vs. Rea con Cielo aperto
Flashback di Grelmos è una versione evoluta di una qualsiasi canzone di Anna Pepe o della più datata Baby K.
Greta Jasmin El Moktadi, vero nome di Grelmos, è una nota influencer e, come tanti altri portatori sani o insani di follower, arriva all’appuntamento con molto poco da dire ma con qualcosa in più da mostrare.
Il binomio followers-talento quasi mai funziona e, a malincuore, anche in questa occasione il risultato è un’esibizione televisivamente anche accettabile ma per il resto nulla di cui ricordarsi.
Rea propone, dalla sua, Cielo Aperto: nonostante la giovane età e la non tanta esperienza Angelina Mango ha fatto scuola e Maria Mircea sembra essere una delle sue più fedeli alunne.
Il problema è che Angelina ha in qualche modo creato un suo stile ed è sorretta da un gran talento. Qui di talento, onestamente, se ne è visto molto poco.
Passa Grelmos, tra le due la meno peggio.
La seconda sfida è tra Settembre con Vertebre vs. Moska Drunkard con Trinacria.
Settembre ci propone una canzone un po’ lontana dal suo solito mood, solitamente un po’ più scanzonato: Vertebre è una ballad. Al primo ascolto non riusciamo a non pensare ad Harry Styles ed alla sua Sign of the times, ma Andrea sa cantare e risulta comunque credibile.
Trinacria è una canzone con un bel testo ma Cristina Rizzo, nome al secolo di Moska Drunkard, si perde in quel mare di “chi canta cosa” che sta diventando la scena rap/trap italiana nell’ultimo periodo.
Passa Settembre, com’è giusto che sia, ma se Cristina riesce a trovare una sua cifra sarebbe interessante risentirla.
L’ultima sfida è tra Ciao Sono Vale con il brano Una nuvola mi copre vs. Selmi con Forse per sempre.
Forse per sempre è il giusto compromesso tra Claudio Baglioni e Tananai o Gazzelle. Abbiamo conosciuto (Niccolò) Selmi in altre vesti che forse ci hanno colpito di più ma la canzone, alla fine, risulta piacevole.
Non possiamo dire la stessa cosa di Ciao Sono Vale (Valeria Fusarri). In realtà non sapremmo neanche giudicare la sua canzone, Una nuvola mi copre. A salire sul palco ieri sera è stato solo l’autotune.
Passa giustamente Selmi, ed a Valeria un umile consiglio: voler stupire con effetti speciali è un conto, farsi mangiare da questi è un altro.
Ricapitolando, ad unirsi a Mazzariello, Mew e Tancredi, promossi la settimana scorsa alla semifinale, sono Grelmos, Settembre e Selmi.
Ultima riflessione, dovuta. Come avevamo già sottolineato nel commento alla prima puntata, la sfida a due, basata su valori relativi e non assoluti, può far sì che vadano avanti dei giovani artisti a discapito di altri, ben più meritevoli.
Nella prima puntata la sorte è stata benevola, ieri sera no.
Moska Drunkard meritava di andare avanti, sicuramente più di Grelmos ma questo strano meccanismo ha fatto la sua prima vittima.