Harry Potter, guai con il fisco per Rupert Grint
L’ex attore di Harry Potter Rupert Grint si trova ad affrontare una multa di oltre 1,8 milioni di sterline dopo aver perso una battaglia legale con l’HM Revenue and Customs.
A Grint, che nella serie interpretava Ron Weasley, era stato ordinato originariamente di pagare la somma nel 2019, dopo che l’HMRC aveva avviato un’indagine sulla sua dichiarazione dei redditi dell’anno fiscale 2011-12.
L’attore aveva ricevuto una somma di 4,5 milioni di sterline da una società che gestiva i suoi affari commerciali come “corrispettivo per i diritti, i documenti e l’avviamento” del suo lavoro, che, a suo dire, era un “bene capitale” e pertanto soggetto all’imposta sulle plusvalenze.
Ma l’HMRC ha sostenuto che la commissione avrebbe dovuto essere classificata come reddito e, in seguito all’indagine, ha comunicato a Grint che avrebbe dovuto pagare un’ulteriore imposta di 1.801.060 sterline.
In un’udienza presso il Tribunale di primo grado, tenutasi a Londra tra novembre e dicembre 2022, gli avvocati dell’attore trentaseienne hanno presentato ricorso contro la decisione dell’HMRC, sostenendo che era stato pagato il giusto importo di tasse.
Ma in una sentenza, il giudice del tribunale Harriet Morgan ha respinto l’appello, stabilendo che la somma “è tassabile come reddito”.
Ha affermato che il denaro “derivava sostanzialmente tutto il suo valore dalle attività del signor Grint”, che era stato “altrimenti realizzato” come reddito nell’anno fiscale 2011/12.
Rupert ha interpretato Ron Weasley in tutti gli otto film di Harry Potter dal 2001 al 2011 e si calcola che abbia guadagnato circa 24 milioni di sterline per questo ruolo.
In precedenza, nel 2019, aveva perso una battaglia legale separata riguardante un rimborso fiscale di 1 milione di sterline.
Il caso in questione si riferiva ai 20 mesi fino al 5 aprile 2010, durante i quali si diceva che l’attore avesse generato un fatturato di 28 milioni di sterline e 15 milioni di sterline di utili netti.
I suoi contabili hanno cercato di spostare otto mesi del suo reddito nell’anno fiscale 2009/10, durante il quale l’aliquota massima dell’imposta era del 40%.
Nel 2010/11 è entrata in vigore una nuova aliquota massima del 50%, il che prometteva di ridurre del 10% l’importo delle tasse che l’attore deve pagare su quel reddito.
I contabili hanno affermato che aveva spostato la data di chiusura dell’esercizio dal 31 luglio al 5 aprile, facendo rientrare l’intero periodo di 20 mesi nell’aliquota fiscale più bassa.
Le autorità fiscali hanno riconosciuto che il signor Grint aveva tutto il diritto di modificare la sua data contabile, ma hanno negato che lo avesse effettivamente fatto.
Nel 2016, un giudice del tribunale tributario ha dato ragione all’HM Revenue and Customs e ha infranto le speranze dell’attore di ottenere uno sconto cospicuo.
Dopo aver concluso il suo ruolo in Harry Potter, Grint ha recitato in numerosi ruoli teatrali e cinematografici, tra cui un ruolo ricorrente negli ultimi quattro anni nella serie Servant di Apple TV.