Lo chef Simone Rugiati prima litiga con i vicini, poi esce in strada con un coltello: denunciato
Simone Rugiati, noto chef e imprenditore gastronomico, è finito sotto la luce dei riflettori per una vicenda che ha suscitato scalpore a Milano. Giovedì scorso, infatti, lo chef è stato denunciato per possesso di “oggetti atti a offendere” in seguito a un’accesa discussione con alcuni vicini del suo locale, il Food Loft, situato nel quartiere Chinatown.
Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine e dalle prime ricostruzioni, l’episodio è avvenuto in tarda serata. La causa scatenante sembrerebbe essere stata una discussione verbale tra Rugiati e due residenti del palazzo accanto, che si trovavano su un balcone e si sarebbero lamentati dei rumori provenienti dal locale dello chef.
Le lamentele riguardavano probabilmente il trambusto e il volume della musica durante la serata, un problema comune in molte zone urbane dove la convivenza tra locali e abitazioni può generare conflitti.
Dopo un acceso scambio di parole, Simone Rugiati, secondo le testimonianze, sarebbe uscito in strada armato di un coltello, invitando i vicini a scendere e raggiungerlo.
La scena è stata ripresa da uno dei residenti con un video, che è diventato presto virale sui social media, alimentando la discussione pubblica sull’incidente.
A seguito dell’accaduto, i due vicini hanno sporto denuncia, e le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine.
Lo chef è stato accusato di possesso di “oggetti atti a offendere”, un reato previsto dal codice penale italiano che si applica a chi detiene oggetti destinati a causare danni a persone o cose, come nel caso di coltelli o altri strumenti contundenti.
Al momento, Simone Rugiati non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’incidente. La sua figura, che fino ad ora era stata associata alla cucina e al mondo della ristorazione, è ora al centro di un caso che solleva diverse questioni.