Addio al check-in remoto, stretta del Viminale sulle key-box
La svolta imposta dal Ministero dell’Interno
Il turismo italiano sta per subire una svolta significativa: una recente circolare del Ministero dell’Interno ha decretato la fine del check-in remoto per gli alloggi turistici, introducendo nuove regole più stringenti per l’identificazione degli ospiti.
Questa misura, motivata da ragioni di sicurezza e in vista dei numerosi eventi internazionali previsti per i prossimi mesi, rappresenta una novità importante per il settore degli affitti brevi.
Cosa cambia?
Fino ad oggi, era consuetudine effettuare il check-in inviando i documenti d’identità tramite messaggio e recuperando le chiavi da apposite cassette, le cosiddette key-box. Da ora in poi, sarà obbligatorio:
- Verificare di persona il documento d’identità dell’ospite al momento del check-in;
- Consegnare le chiavi a mano;
- Comunicare le generalità dell’ospite alla questura entro 24 ore dall’arrivo, utilizzando il portale “Servizio Alloggiati”.
Perché questo cambiamento?
Secondo il Ministero dell’Interno, le procedure di identificazione da remoto non garantivano un adeguato livello di sicurezza. La possibilità che persone diverse da quelle indicate nei documenti potessero accedere agli alloggi rappresentava un rischio potenziale per l’ordine pubblico.
Le conseguenze per il settore degli affitti brevi
La nuova normativa avrà un impatto significativo sul settore degli affitti brevi, che negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale. Le piattaforme online come Airbnb e Booking.com dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni, rimodulando i loro servizi per garantire la conformità alle leggi italiane.
Le reazioni del settore
Le reazioni del settore sono state miste. Da un lato, si riconosce la necessità di garantire la sicurezza, ma dall’altro si temono le ripercussioni sulla flessibilità e sull’autonomia che il check-in remoto offriva sia ai proprietari che agli ospiti.
Le sfide future
L’applicazione della nuova normativa pone diverse sfide:
- Adeguamento delle strutture: molti alloggi turistici dovranno essere adeguati per consentire il check-in in presenza;
- Formazione del personale: i gestori degli alloggi dovranno essere adeguatamente formati sulle nuove procedure;
- Controllo e sanzioni: le autorità competenti dovranno garantire il rispetto delle nuove norme, prevedendo adeguate sanzioni per i trasgressori.
Questa nuova normativa, se da un lato mira a garantire un maggiore livello di sicurezza, dall’altro potrebbe incidere sulla competitività del settore degli affitti brevi.