Sophia Loren eletta personaggio dell’anno dalla Treccani
Sophia Loren, il 20 settembre scorso, ha festeggiato i suoi 90 anni. Per l’occasione, la Treccani, le ha conferito il titolo di “Personaggio dell’Anno 2024”, riconoscendo in lei “il simbolo per eccellenza dell’essere donna”, un omaggio che celebra la sua straordinaria figura non solo nel mondo del cinema, ma anche nella cultura e nella società.
Nel testo che accompagna il “Libro dell’Anno Treccani 2024”, scritto da Gianluca Nicoletti, la Loren viene descritta come un modello di “italianità femminile”, un’icona di bellezza, ma anche di fragilità umana, che ha saputo incarnare l’essenza della femminilità in tutte le sue sfaccettature.
La sua carriera e la sua vita hanno mostrato un equilibrio tra la sensualità inarrivabile, che l’ha resa una delle donne più desiderate del cinema internazionale, e la forza che ha saputo imprimere alle sue interpretazioni.
Un’icona di forza e sensualità
Nel suo percorso artistico, Sophia Loren ha offerto una visione della donna che va oltre la semplice bellezza esteriore: il suo talento ha preso forma attraverso ruoli memorabili che l’hanno consacrata come una delle attrici più grandi di tutti i tempi. La sua sensualità si è sempre accompagnata ad una grande dignità e determinazione.
Un esempio emblematico di questa dualità è il suo ruolo in Filumena Marturano (1951) di Eduardo De Filippo. Nel film Sophia interpreta una donna che lotta per riconquistare il rispetto e la dignità, pur partendo da una condizione di estrema umiltà.
Filumena, ex prostituta, è una madre che sfida le convenzioni sociali e il suo stesso amante, per ottenere un futuro migliore per i propri figli. In questo ruolo, la Loren ha messo in luce l’intensità della lotta femminile per l’autodeterminazione e la giustizia.
Allo stesso modo, in La Ciociara (1960), l’attrice ha offerto una delle sue interpretazioni più memorabili, interpretando Cesira, una donna che, durante la Seconda Guerra Mondiale, subisce uno stupro da parte di soldati tedeschi.
Il film, che affronta la tragedia della guerra e le sue devastanti ripercussioni sulle donne, è valso a Sophia Loren l’Oscar come miglior attrice, consacrando il suo talento a livello internazionale.
Un’artista dalla profonda umanità
Sophia ha sempre saputo rendere tangibile l’emotività e la vulnerabilità dei suoi personaggi. In Una giornata particolare (1977), diretto da Ettore Scola, interpreta un altro dei suoi ruoli indimenticabili: una donna che vive l’isolamento sociale durante la visita di Adolf Hitler a Roma nel 1938.
Il film racconta un incontro tra la protagonista e un vicino di casa, interpretato da Marcello Mastroianni, nel contesto di una tragedia silenziosa. L’attrice, in questo caso, riesce a trasmettere la solitudine di un’esistenza che si trova a fronteggiare l’orrore e il dolore di un periodo storico che stava per travolgere l’Europa.
Un’icona universale
La sua personalità e la sua arte continuano a influenzare generazioni di donne, diventando un punto di riferimento culturale. Sophia non rappresenta solo il cinema italiano, incarna un modello di recitazione, una artista che riesce a passare dal drammatico alla commedia in maniera semplice e unica restando iconica in entrambi gli ambiti.
Quello della Treccani rappresenta un riconoscimento all’arte di una donna che ha saputo egregiamente portare in scena la sua essenza, attraversando, da mito, quasi un secolo di storia.