Ferragnez, l’inizio e la fine di una allucinazione collettiva
E’ sempre difficile ammettere di esserci cascati, ma purtroppo con i Ferragnez è accaduto. Chiara e Federico ci hanno venduto per anni qualcosa che non è mai esistita, una realtà virtuale, una famiglia felice venduta sui social che in realtà non c’era. Sono stati bravi non c’è che dire, due grandi affabulatori, degli incantatori di serpenti 4.0, capaci di indirizzare milioni di follower e indurre le Istituzioni a chiedere il loro intervento per sensibilizzare attraverso i social coloro che li seguivano. Un esercito di oltre 30 milioni di follower disposti a seguirli e seguire le loro indicazioni.
Come è finita lo sappiamo tutti, il Pandoro Gate ha scoperchiato la pentola non solo sulla beneficenza non elargita dalla Ferragni, ma anche mostrato la realtà artefatta di due persone, che la maggior parte delle volte hanno sfruttato l’onda di quanto accadeva per trarne vantaggio e visibilità. Furbi? Intelligenti? No, telecomandati.
La cosa che dispiace è rendersi conto che di farina del loro sacco Fedez e la Ferragni ne hanno messa ben poca, il più delle volte le loro mosse sono state organizzate a tavolino da Fabio Maria Damato, manager esperto, per anni factotum della influencer digitale, vero e proprio deus ex machina del fenomeno Ferragnez. Chiara e Federico da soli non sanno fare nulla, a momenti non sanno badare a sé stessi, somigliano a due adolescenti in preda al delirio d’onnipotenza, che fanno danni a non finire.
Il danno più grande lo hanno fatto a loro stessi, adesso che le maschere stanno calando e il sipario si sta chiudendo sul Truman show che hanno venduto per anni, si fa strada sempre più la consapevolezza di aver creduto a due persone da cui non c’é nulla da imparare, capaci addirittura di contraddire loro stessi.
Lui senza guida, con amicizie opinabili, assiduo frequentatore di uno dei boss della Curva del Milan, sostenitore di Vannacci e di quella Lega da cui aveva preso pubblicamente le distanze il Primo Maggio 2021. Finto supporter delle tematiche LGBTQ+, il vero Fedez è il ragazzo insicuro, sessista e legato al pensiero di destra, che cantava “comunisti col Rolex” alzando il dito medio al cielo, è colui che la serata finale di Sanremo 2023 ruba la scena simulando un atto sessuale con Rosa Chemical, quello che si arrabbia con Luis Sal come un bambino a cui è stato rubato il pallone.
In mezzo a tutto ciò, ma non ultimo, il dissing con Tony Effe e l’aver cavalcato fino all’ultimo la separazione con la moglie. La Ferragni non è stata da meno, l’influencer digitale, dopo l’esplosione del caso che la ha coinvolta, non è sembrata mai naturale, si è affidata spesso al gobbo e ai comunicati e anche in una intervista televisiva da Fazio, ha risposto meccanicamente a domande, palesemente concordate, in cui non è venuta fuori la sua anima e in cui non si è palesato un dispiacere vero per quanto accaduto.
Dispiacere che non si è manifestato neanche dopo la separazione da Fedez, provocazioni all’ex marito accompagnate dai like e commenti dei suoi amici, un messaggio letto al matrimonio della Ferraro, sua amica storica, in cui ha messo in primo piano sé stessa invece che la sposa, foto di vacanze in famiglia insieme a madre e sorelle in costume da bagno, tavolate con amici e nuovo amore in cui ancora una volta non riesce ad arrivare a chi guarda, apparendo distante, come se nonostante quanto accaduto sembri voler mettere un muro tra lei e gli altri.
Nonostante tutto Chiara parla sui social di rialzarsi e ripartire, come se lei fosse vittima di qualcuno o qualcosa e non causa dei suoi mali. Ripartire da cosa? La Ferragni avrebbe dovuto scegliere l’oblio invece di far finta che la sua vita continuava tranquillamente, cercare di mettere a posto le macerie di un castello che improvvisamente si è sgretolato, ma soprattutto, fare quello che ha sempre fatto, farsi consigliare da persone esperte come uscire dal cunicolo in cui si era cacciata.
Niente di tutto ciò, la risposta negli ultimi giorni è stata la pubblicazione di una chat con suo figlio Leone, non potendo più mostrare i figli sui social, ha voluto comunque dare una parvenza di continuità, sbagliando un’altra volta. La contraddizione è tutta qui, la Ferragni parla di rinascita e ripartenza e invece continua a fare quello che ha sempre fatto, mostrare una realtà virtuale, che nella vita reale non esiste, dando ancora una volta la sensazione che i Ferragnez sono stati una allucinazione collettiva.