Capodanno Roma, Tony Effe, la Universal ed il piano B
Del Capodanno a Roma e della cacciata di Tony Effe si è a lungo parlato, a volte anche a sproposito non conoscendo bene il susseguirsi delle circostanze che hanno portato a una decisione del genere. A perderci nella intricatissima vicenda di Capodanno è stato proprio il Campidoglio, che ha visto volatilizzarsi in poche ore l’evento centrale dell’Ultimo dell’Anno romano.
L’accordo con la Universal
Per meglio chiarire quanto accaduto bisogna partire dalla nascita del progetto, partendo dal presupposto che contrariamente a quanto scritto da alcuni Tony Effe non è stato invitato dal Comune di Roma, ma proposto dalla Universal, la casa discografica che si è aggiudicata il bando per il Capodanno Capitolino.
Come tutti gli enti pubblici, il Comune di Roma deve assegnare gli eventi promossi dal Campidoglio, attraverso gara pubblica a cui partecipano anche le case discografiche per assicurarsi i propri artisti sul palco. Il bando è stato vinto appunto dalla Universal che ha proposto tre dei suoi artisti più amati e apprezzati dai giovani: Tony Effe, Mahmood e Mara Sattei.
E’ accaduto che dopo aver letto i nomi degli artisti che avrebbero dovuto esibirsi, le associazioni anti violenza e alcune consigliere PD del Comune, abbiano protestato per i testi misogini e sessisti proposti da Tony Effe nei suoi brani, da qui il dietrofront del sindaco che ha manifestato alla casa discografica le perplessità sull’esibizione dell’artista.
La reazione della Universal
La reazione della Universal è stata veemente, la casa discografica molto infastidita dal comportamento del Comune di Roma, ha orchestrato una sollevazione di massa degli altri artisti in scuderia, che riversatisi sui social hanno manifestato tutto il loro disappunto per quanto fosse accaduto. Come se non bastasse Mahmood e la Sattei che avrebbero dovuto esibirsi la stessa sera, per solidarietà hanno defezionato, lasciando l’evento senza artisti e costringendo il Comune a correre ai ripari
Il concerto al Palalottomatica (ex Palaeur)
Il ricorso al concerto al Palazzetto dello Sport dell’ Eur, non sarebbe stata una trovata dell’ultimo minuto, è apparso da subito strano che l’impianto, di solito una delle location degli eventi di San Silvestro della Capitale fosse disponibile a pochi giorni dalla data. A quanto pare sul Palasport era stata data una opzione, una sorta di Piano B, nel caso qualcosa non fosse andato per il verso giusto.
Tony Effe si esibirà quindi nell’impianto dell’ Eur che è andato esaurito in pochi minuti dopo che i biglietti sono stati messi in circolazione alla quota simbolica di 10 euro e sembra che Mahmood e la Sattei saranno suoi ospiti. Pertanto il concerto che avrebbe dovuto aver luogo al Circo Massimo si sposterà nel più raccolto Palazzetto dello Sport dell’Eur, di proprietà di Eur S.PA, (ex Ente Eur), controllato al 90% dal MEF e al 10% da Roma Capitale. In pratica, il Comune di Roma ha fatto uscire Tony Effe dalla porta per farlo rientrare dalla finestra.
Il Capodanno ufficiale del Comune di Roma spostato dal Circo Massimo a Piazza del Popolo
Resta aperta la questione su chi salirà sul palco del concerto del Capodanno ufficiale di Roma. La Universal quale vincitrice di una gara dovrà garantire comunque gli artisti per la festa cittadina dell’Ultimo dell’Anno. Appare quasi certo il cambio di location dal Circo Massimo a Piazza del Popolo, mentre per quanto riguarda gli artisti sembra si vada verso un cambio di target.
Mentre i giovani riempiranno il Palaeur, la musica in piazza sarà garantita nella festa di Capodanno del Comune di Roma da PFM, Orchestraccia ed Earth Wind and Fire, al momento quest’ultima sembra essere la soluzione definitiva, ma qualcosa in una settimana potrebbe ancora cambiare.