Valditara, la riforma della scuola, latino già alle medie
Lo scorso 14 gennaio, il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara ha presentato al Consiglio dei ministri le nuove linee guida della riforma scolastica. Queste nuove regole saranno molto importanti e soprattutto cambieranno le abitudini degli studenti la cui età è compresa tra i 3 ed i 14 anni. In sostanza cambierà il modo di fare scuola per gli studenti delle elementari e delle medie.
Le nuove linee guida pensate e disegnate dal ministero riguardano soprattutto le materie che verranno insegnate. Ci saranno alcune novità che riguardano materie spesso sottovalutate da piccoli ossia il latino, la letteratura e l’educazione musicale.
Come abbiamo già detto, questa Riforma vedrà coinvolte le scuole elementari e medie. Il Ministro Valditara ha presentato alcuni dettagli nel corso di una sua intervista a Il Giornale ed ha parlato delle novità che potrebbero essere confermate dal Governo già nel prossimo mese di marzo ma andiamo con ordine.
Valditara, cosa cambia alle elementari
Partiamo dalle elementari e quindi queste novità vedranno come destinatari i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Secondo il Ministro Valditara, sin dalla giovane età bisogna prestare attenzione a due aspetti chiave ossia la letteratura e la grammatica. Per questo motivo, ci sarà spazio per la prosa e la letteratura ed inoltre sarà chiesto ai bambini di imparare a memoria sia le semplici filastrocche, sia le poesie di diversi autori.
In merito Valditara ha sottolineato: “Poi già alle elementari i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche le saghe nordiche”. Nelle linee guida annunciate dal ministro, si parla anche del ritorno nei piani di studi della musica sin dal primo anno delle elementari.
Tutte le novità per gli alunni delle medie
Novità sono in arrivo anche per gli studenti delle scuole medie e quindi per gli alunni la cui età è compresa tra gli 11 ed i 13 anni. La scuola deve preparare gli alunni in vista delle superiori e soprattutto migliorare alcune competenze degli studenti. In tal senso sono due le importanti novità in arrivo e la prima riguarda il latino. Lo studio di questa lingua antica prenderà il via già a partire dal secondo anno delle medie ma sarà opzionale. Le famiglie dovranno scegliere se aggiungere questa materia al piano studio dei figli per poche ore alla settimana.
Cambierà inoltre il modo in cui verrà affrontato lo studio della storia. Questa verrà affrontata come una vera e propria scienza degli uomini del tempo: “Una grande narrazione privilegiando la storia d’Italia, dell’Europa, dell’Occidente. L’insegnamento verterà sullo studio del nostro patrimonio storico”. Una riforma che potrebbe quindi essere confermata a breve e senza dubbio ci saranno pareri contrastanti in merito.