Con il posticipo tra Inter e Bologna si è chiuso il recupero della 19ª giornata di Serie A, rinviata a causa della partecipazione di Juventus, Inter, Atalanta e Milan alla Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, le cui fatiche si fanno ancora sentire.
Protagonista indiscusso della giornata è stato il pareggio, un risultato ormai abituale per la Juventus, che ne ha collezionati ben 13 stagionali, e che ha frenato le ambizioni delle due squadre nerazzurre, Inter e Atalanta. Il Milan, invece, ha conquistato tre punti preziosi, nonostante una partita dura e combattuta, contro un Como solido e ben organizzato.
Ma ecco nel dettaglio cosa è accaduto:
Milan, vittoria in rimonta sul Como: 1-2 al Sinigaglia
Nel recupero della 19ª giornata di Serie A, il Milan soffre ma riesce a conquistare una preziosa vittoria in rimonta contro il Como, imponendosi per 1-2.
Questo successo segna la prima vittoria in campionato per Sergio Conceiçao, ma la prestazione della squadra rossonera lascia spazio a molte riflessioni.
Primo tempo: Milan in difficoltà
La prima frazione di gioco vede un Milan sottotono, incapace di imporre il proprio ritmo e spesso in difficoltà nel costruire azioni pericolose.
L’unica vera occasione rossonera arriva al 21’, quando Reijnders e Morata si vedono respingere le loro conclusioni da Butez.
Il Como, invece, gioca con personalità, spaventando la difesa milanista con un paio di iniziative di Strefezza, la cui conclusione più pericolosa viene respinta da Maignan.
Le cattive notizie per Conceiçao non si limitano alla performance: Pulisic è costretto ad abbandonare il campo nel finale del primo tempo per un problema all’adduttore, mentre Morata, ammonito, sarà squalificato per la prossima partita contro la Juventus.
Secondo tempo: rimonta firmata Theo e Leão
Insoddisfatto del primo tempo, Conceiçao opera tre cambi all’intervallo, inserendo Abraham, Jimenez e Musah. Nonostante il cambio di passo del Milan, è il Como a trovare il vantaggio al 60’ con Diao, che batte Maignan con un tiro rasoterra.
Il gol subito sveglia il Milan, che spinge con maggiore determinazione. Al 71’, Theo Hernandez pareggia con un colpo fortunoso, sfruttando un errore di Butez sulla respinta.
Pochi minuti dopo, al 76’, Leão completa la rimonta: lanciato in profondità da Abraham, il portoghese supera Dossena e con un tocco sotto scavalca il portiere, siglando il gol-vittoria.
Finale di gara e riflessioni
Nel finale, il Como prova a reagire inserendo forze fresche come Gabrielloni, Belotti e Verdi. L’occasione più pericolosa capita a Cutrone, ma Maignan si riscatta con un intervento decisivo. Nonostante i tre punti conquistati, Conceiçao ha molto su cui lavorare.
Gli infortuni di Pulisic e Thiaw, insieme alla squalifica di Morata, complicano i piani per la prossima sfida contro la Juventus. La vittoria porta il Milan al settimo posto con 31 punti, ma la prestazione opaca per gran parte della gara suggerisce la necessità di ulteriori miglioramenti per raggiungere gli obiettivi stagionali.
Il Milan porta a casa una vittoria importante, ma sofferta. Conceiçao potrà festeggiare il primo successo in Serie A, ma sa bene che la squadra dovrà fare di più per affrontare al meglio le prossime sfide cruciali.
Atalanta e Juventus avanti a passo lento: 1-1 al Gewiss Stadium
Il match tra Atalanta e Juventus si chiude con un pareggio per 1-1, frutto di una gara intensa e combattuta.
Al Gewiss Stadium, la sfida tra la squadra di Gian Piero Gasperini e quella di Thiago Motta ha visto un primo tempo equilibrato e una ripresa decisamente più vivace, con le reti di Kalulu e Retegui a fissare il risultato.
Primo tempo: equilibrio e poche occasioni
La prima frazione di gioco è caratterizzata da ritmi bassi e poche emozioni. L’Atalanta cerca di imporre il proprio gioco attraverso il possesso palla, mentre la Juventus si difende compatta, cercando di colpire in ripartenza.
Le occasioni migliori arrivano sui piedi di Lookman, pericoloso in due occasioni, e De Ketelaere, la cui incornata di testa finisce fuori di poco.
Dall’altra parte, la Juventus risponde con McKennie e Nico Gonzalez, ma i portieri Di Gregorio e Carnesecchi si dimostrano attenti, mantenendo il punteggio sullo 0-0.
Secondo tempo: gol e ritmo in aumento
Nella ripresa, la gara si infiamma. Kalulu sfiora il gol con un colpo di testa che finisce sul palo, ma pochi minuti dopo riesce a sbloccare la partita con un sinistro preciso su assist di McKennie al 54’.
La rete scuote l’Atalanta, che reagisce con forza. Gasperini inserisce Samardzic e la Dea inizia a spingere con maggior decisione.
La pressione bergamasca porta al pareggio: su un cross dalla sinistra, Retegui, entrato al posto di De Ketelaere, anticipa Savona e insacca di testa per l’1-1 al 78’.
Il gol riporta la gara in equilibrio, con entrambe le squadre che cercano il colpo vincente. Nel finale, le parate di Carnesecchi su Locatelli e Di Gregorio su Zaniolo evitano ulteriori reti, mentre un diagonale di Yildiz termina fuori di poco.
Un punto che lascia l’amaro in bocca
Il pareggio lascia insoddisfatti sia Gasperini che Motta, consapevoli che un punto serve poco per scalare la classifica.
L’Atalanta sale a quota 43 punti, mentre la Juventus, con il tredicesimo pareggio stagionale, si porta a 34. Nonostante l’intensità e le occasioni, entrambe le squadre escono dal Gewiss Stadium con la sensazione di aver lasciato qualcosa per strada.
Inter-Bologna 2-2, frenata per Inzaghi
Si conclude 2-2 tra Inter e Bologna, in una partita ricca di emozioni e colpi di scena.
Gli emiliani passano in vantaggio al 15’ con un guizzo di Castro, ma i nerazzurri reagiscono prontamente e ribaltano il risultato già nel primo tempo grazie alle reti di Dumfries e Lautaro Martinez. Ma il gol di Holm al 64’ congela il punteggio.
Primo tempo: ritmo e intensità
Il Bologna parte con grande determinazione, sfiorando il vantaggio già al 9’ quando un errore in uscita dell’Inter permette a Moro di calciare dal limite, trovando però Sommer attento nella deviazione.
Al 15’, gli ospiti concretizzano: un tiro di Moro viene deviato da Castro, spiazzando Sommer per lo 0-1.
La reazione dell’Inter è immediata. Al 21’, Thuram guida una ripartenza che porta al tiro Dimarco; la respinta di Skorupski è corta, e Dumfries insacca per l’1-1.
Secondo tempo: il sorpasso dell’Inter e l’aggancio rossoblu
L’Inter prende in mano la partita, cercando il sorpasso con diverse occasioni, soprattutto con Lautaro, che finalmente ritrova il gol a San Siro nel recupero del primo tempo. Dimarco lo serve con precisione e il capitano nerazzurro non sbaglia, ribaltando il punteggio con una conclusione rabbiosa.
Il secondo tempo inizia con ritmi alti, l’Inter sfiora il terzo gol con Dimarco su punizione e Lautaro da fuori area, ma al 64’ è il Bologna a trovare il pareggio. Un’incertezza di Dimarco permette ad Orsolini di servire Holm, il cui tiro, deviato da Bastoni, si infila in rete per il 2-2.
L’Inter spinge per ritrovare il vantaggio, ma le occasioni sprecate da Taremi pesano sul risultato. Nel finale, il Bologna si chiude a difesa del pareggio e resiste agli assalti nerazzurri. Un fallo su Frattesi scatena qualche tensione nei minuti conclusivi, ma il risultato non cambia.
Un punto che rallenta la fuga
Con questo pareggio, l’Inter rallenta la sua corsa dopo sei vittorie consecutive, scivolando a -3 dal Napoli.
Simone Inzaghi, ammonito e diffidato, sarà costretto a saltare la prossima partita contro l’Empoli. Il Bologna invece, conferma la sua solidità a San Siro, rimanendo imbattuto per la terza volta consecutiva in casa dell’Inter, e mantiene vive le speranze di una qualificazione europea.
TOP e FLOP di giornata
TOP: Leão fa la differenza
L’unico nel Milan in grado di imprimere un cambio di ritmo con le sue accelerazioni e il suo talento tecnico. Sebbene spesso sia oggetto di critiche a causa della sua frequente svogliatezza, la sensazione è che la squadra non possa fare a meno del suo contributo. Anche questa volta salva il risultato.
FLOP: Savona e Cambiaso, difesa in confusione
I due terzini bianconeri si rendono protagonisti in negativo sul gol del pareggio, poi decisivo, dell’Atalanta, lasciandosi sfuggire rispettivamente Bellanova e Retegui nelle marcature. Non trovano mai la giusta posizione.
VOTO “AD HONOREM”: McKennie stakanovista
Fatica nel ruolo di falso nove, nella ripresa, da centrocampista, rende sicuramente di più. È ovunque in mezzo al campo e serve l’assist per il gol di Kalulu.