“Ora o mai più”, per la Rai un’occasione persa
“Ora o mai più” per la Rai avrebbe potuto rappresentare l’ennesima stoccata alla concorrenza della De Filippi dopo gli ottimi risultati di Ballando con le Stelle. I presupposti c’erano tutti, è un programma che il pubblico chiedeva a gran voce da anni e rappresentava una novità in palinsesto, in quanto poco spremuto rispetto ad altri format. Una vera e propria bomba pronta a deflagrare e a mietere ascolti con i dovuti aggiustamenti ed un cast potente.
Grandi aspettative che non si sono concretizzate, lo show si è trasformato nello specchio della televisione pubblica in questo momento. Over 60 che non intendono spostare il cappello dalla sedia pronti a proporre sé stessi più che fare da tutor e promoter all’artista loro affidato.
Non solo, nelle prime puntate, i cantanti a cui è stata offerta l’opportunità di riproporsi, si sono dovuti misurare con brani dei loro tutor, lontani dalle loro corde, dal loro genere musicale e soprattutto con pochissimo appeal in un’epoca musicale diversissima.
Il Conduttore
Tante cose da rivedere insomma, a cominciare da Marco Liorni, un Luciano Rispoli riveduto e corretto, sicuramente televisivamente meno esperto di lui, ma con una galanteria forzata, a volte stucchevole e poco naturale. Il conduttore nonostante gli sforzi non riesce ad imprimere il giusto ritmo allo show, facendo somigliare le 4 ore di diretta più a una penitenza che a uno spettacolo leggero.
Liorni riesce a far diventare lungo e noioso anche un game show di 75 minuti come L’Eredità. In uno spettacolo di prima serata si perde completamente, risultando quasi in balìa di quel che succede che anello di congiunzione tra gli eventi e il pubblico a casa.
La Giuria e i voti
Altro punto debole la giuria, nella quale salviamo Masini, Raf, Britti e un po’ la Rettore, per il resto oltre a un plauso a Rita Pavone per le buone intenzioni, Patty Pravo, Gigliola Cinquetti e Riccardo Fogli sono completamente out of contest, estranei, se non del tutto avulsi dal programma. I voti sono dati con estrema generosità, gli 8, i 9 e i 10 sono attribuiti a esibizioni che raggiungono a stento la sufficienza.
Lo show è concepito affinché artisti a cui all’improvviso è sparita la luce della notorietà, abbiano la possibilità di rimettersi in gioco. I voti regalati rappresentano una mancanza di rispetto e non un aiuto. I cantanti che si rimettono in gioco hanno la necessità di misurarsi con la propria realtà non di essere compatiti o illusi.
Una promessa non mantenuta
I voti gonfiati hanno il sapore dei soldi che la nonna fa vincere a tombola ai nipotini per farli contenti, un piacere fugace ma non duraturo. Gli stessi cantanti non rappresentano tutti, artisti che hanno vissuto un gran momento ed hanno subito uno stop. In alcuni casi si tratta di persone che hanno imbroccato una hit di successo a cui non è seguita la seconda.
Non si tratta quindi di una seconda possibilità, ma tentare di capire se quel successo improvviso è stato un caso fortuito o potrà diventare un mestiere. Insomma tante cose da rivedere per cercare di rendere appetibile uno show che al momento rimane interessante solo sulla carta. Per il momento “Ora o mai più” è una promessa non mantenuta.