Ai domiciliari per stupro evade e violenta un’altra donna
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Un promoter di discoteche di Roma, un cittadino peruviano di 36 anni, già al centro delle cronache per un’accusa di violenza sessuale, è stato nuovamente arrestato per un secondo caso di stupro.
Dopo essere stato posto agli arresti domiciliari, l’uomo sarebbe evaso per compiere un altro abuso, questa volta all’interno del locale Room 26, situato nel quartiere Eur.
A seguito del nuovo episodio, per lui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Il primo episodio di violenza
La prima accusa risale alla notte tra l’11 e il 12 ottobre scorso. Secondo le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Primavalle, l’uomo avrebbe adescato una ragazza immagine della discoteca “El Taboo”, situata in via Tiburtina.
La vittima ha denunciato che, dopo aver accettato un cocktail offertole dal promoter, avrebbe perso conoscenza, probabilmente a causa della presenza di sostanze stupefacenti nella bevanda.
Secondo la ricostruzione, l’abuso sarebbe avvenuto all’interno dell’auto dell’uomo, parcheggiata nelle vicinanze del locale.
A seguito della denuncia, la procura della Repubblica di Roma, con la pm Barbara Trotta, ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Coccoluto, un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 36enne, in attesa dell’installazione del braccialetto elettronico per il monitoraggio a distanza.
La seconda aggressione
Nonostante la misura restrittiva, la notte tra il 13 e il 14 ottobre, il pr sarebbe evaso dagli arresti domiciliari per recarsi al Room 26, noto locale dell’Eur.
Qui avrebbe nuovamente adescato una giovane, anche lei operante nel settore delle discoteche, utilizzando lo stesso modus operandi: offrendo un cocktail presumibilmente alterato con sostanze chimiche in grado di inibire la volontà della vittima. Tra le ipotesi investigative, non si esclude l’uso del ghb, conosciuto come “droga dello stupro”.
Secondo le indagini, i due avrebbero anche fatto uso di altre sostanze stupefacenti.
Il giorno successivo, la ragazza, accompagnata dalla madre, ha sporto denuncia presso i carabinieri di Bracciano. Gli inquirenti hanno immediatamente avviato gli accertamenti, acquisendo gli indumenti della vittima per sottoporli all’analisi del Ris. Questa volta, l’uomo è stato arrestato e condotto direttamente in carcere.
Le accuse
Le accuse nei suoi confronti sono pesanti: violenza sessuale aggravata per aver approfittato delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, condizione indotta somministrandole sostanze narcotizzanti e stupefacenti a sua insaputa.
Indagini in corso
Gli investigatori stanno ora approfondendo la vicenda per verificare se il 36enne possa essere responsabile di ulteriori episodi simili. L’indagine è ancora in corso e si cerca di raccogliere ulteriori elementi per chiarire il quadro complessivo.
Va inoltre segnalato che, nel primo caso, alcuni reperti utili alle indagini sono andati persi a causa di un errore procedurale, complicando la ricostruzione dei fatti.
Le forze dell’ordine continuano a lavorare per fare piena luce sulla vicenda e assicurare che giustizia venga fatta.
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