Discovery la riflessione “Con Amadeus abbiamo avuto fretta”
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Alle porte di Sanremo 2025 parlare di Amadeus potrebbe sembrare irrispettoso nei confronti del nuovo corso intrapreso dalla kermesse canora, ma la nuova avventura del conduttore veronese sul Nove ha suscitato tanto e tale clamore che sono in tanti a domandarsi se realmente l’ex direttore artistico del festival stia traendo benefici da una scelta del genere.
L’arrivo di Amadeus in Discovery è stata pubblicizzata con grande enfasi dall’emittente americana, che ha puntato sul conduttore per sperimentare e strutturare un percorso differente per la rete. Si è partiti quindi in tempi rapidi a inaugurare programmi che data la diversità di contenuti a cui è abituato il pubblico di Discovery, non hanno suscitato ascolti eccellenti.
A fare il punto della situazione è stato l’amministratore delegato di Warner Bros Discovery, Alessandro Araimo, che pur precisando che un progetto non può essere valutato in un periodo così esiguo di tempo, ha anche fatto una sorta di mea culpa per il modus operandi adottato dall’azienda nei confronti del conduttore
Intervistato da La Repubblica, il dirigente Discovery ha ammesso di aver agito troppo in fretta rischiando di bruciare Amadeus:
“Forse abbiamo avuto un po’ di fretta. Amadeus ha iniziato a lavorare per noi a settembre 2024. Alla fine del mese, però, era già sul palco con la conduzione del Suzuki Music Party e della prima puntata di Chissà chi è. Amadeus ha fatto benissimo con la rivisitazione della Corrida, trasferendo al nostro gruppo conoscenze che ancora non avevamo”
Una soddisfazione che sembra a metà quella di Araimo, al quale ci permettiamo di imputare anche “l’accanimento terapeutico” su “Chissà chi è”, il trasportare un format che non ha funzionato in access, in prima serata, non ha fatto altro che sottolineare ulteriormente lo scarso gradimento del pubblico nei confronti del prodotto.
Amadeus sul Nove
Amadeus sul Nove sembra trovarsi bene e la Rai oltre al dispiacere per la partenza del conduttore, sembra non averne ricavato troppi danni. Affari Tuoi a trazione De Martino sta producendo ascolti stellari e Carlo Conti ha preso in mano la macchina del festival già conoscendola e non apportandone sostanziali modifiche. Contraccolpi insomma non ce ne sono stati, Amadeus invece sul Nove potrebbe diventare ingombrante se si vorrà ottenere tutto e subito.
Sanremo sul Nove
Araimo ha parlato anche dell’ipotesi di un trasferimento del festival di Sanremo sul Nove. La Warner Bros potrebbe ragionare sull’acquisto dei diritti, ma Araimo ha lasciato intendere che al momento non sembrano essercene i presupposti :
“Non si profila alcuna opportunità concreta al momento. La Rai, com’è suo diritto, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e sta difendendo un asset importante. Qualsiasi gruppo editoriale avveduto valuterebbe l’opportunità commerciale di acquisire i diritti del Festival, se questa si presentasse in forme certe e definite”.
Nuovo programma di Amadeus
Il Nove proverà a proporre insieme ad Amadeus qualcosa di diverso, ma che dalle indiscrezioni nella sostanza il programma in cantiere somiglierebbe come struttura a una versione riveduta e corretta di “Tale e Quale Show”. Il conduttore vorrebbe proporre una gara tra imitatori di cantanti noti da portare in tv in primavera, ma anche questa ipotesi ha il sapore di una minestra riscaldata, sarà accettata dal pubblico del Nove?
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