Quest’anno, la quota hip-hop a Sanremo sarà rappresentata da Shablo, che, insieme a Guè, Joshua e Tormento, arriva al Festival con “La mia parola”, consolidando una carriera segnata da grandi produzioni. Il brano incarna perfettamente l’essenza dell’urban, unendo passato e presente.
Shablo ha voluto mescolare diverse influenze, dal rap all’R&B, per riflettere l’incontro tra generazioni musicali.
Il produttore ha descritto il brano come “un esercizio di stile tipico del genere urban, che recupera le radici della musica black e soul, ma in una versione moderna e rivisitata.”
Biografia
Shablo, nome d’arte di Pablo Miguel Lombroni Capalbo, nasce a Buenos Aires il 17 novembre 1980. Di origini argentine, ottiene in seguito la cittadinanza italiana dopo essersi trasferito in giovane età. Cresciuto in Italia, ha poi scelto di spostarsi ad Amsterdam, città in cui risiede stabilmente.
Attivo nel panorama hip hop italiano sin dalla fine degli anni ‘90, Shablo ha lavorato come produttore musicale e DJ, partecipando a numerosi progetti discografici.
Le radici musicali tra Perugia e Bologna
Shablo ha origini italiane da parte materna, con radici a Senise, in provincia di Potenza. Crescendo a Perugia, si avvicina all’hip hop e inizia a sperimentare con il rap, per poi scoprire la sua vera passione nella produzione musicale e nel DJing.
Nel 1999 si trasferisce a Bologna, città che rappresenta un punto di svolta per la sua carriera. Nel 2001 produce il primo album solista di Inoki, intitolato 5º Dan, e nello stesso anno entra a far parte della Porzione Massiccia Crew.
Carriera nell’hip hop e trasferimento ad Amsterdam
Nel 2005, ha deciso di trasferirsi nei Paesi Bassi, continuando la sua carriera nella scena musicale olandese. Dal 2007 ha intrapreso collaborazioni con artisti italiani e internazionali, guadagnandosi un ruolo di spicco nel settore.
Un riconoscimento importante è arrivato con la sua nomina come artista ufficiale di Nokia Trendslab, iniziativa che gli ha permesso di esibirsi in un tour internazionale. Durante questa esperienza ha condiviso il palco con icone della musica come Justice, Duran Duran, Mya e Wu-Tang Clan.
Collaborazioni con Club Dogo e altri progetti
Nel 2003 inizia una collaborazione con il gruppo Club Dogo, accompagnandoli nel tour promozionale dell’album Mi fist. L’anno successivo compone la sigla del programma televisivo Hip Hop Generation, condotto dallo stesso Inoki.
Nel 2004 si unisce al collettivo internazionale Feel Good Productions, che riunisce artisti di varia estrazione tra DJ, musicisti e MC. Da questa esperienza nascono collaborazioni di rilievo, tra cui quella con il toaster Navigator e la cantante soul Vaanya Diva. Nel frattempo, lavora anche per la televisione olandese e per progetti online, avviando una partnership con l’artista peruviana Poopatch.
Il 2005 è un anno chiave: oltre a produrre brani per Rischio e partecipare al mixtape PMC VS Club Dogo – The Official Mixtape, entra nel team di produttori The Italian Job, insieme a Don Joe e DJ Shocca. Questo gruppo sarà responsabile della produzione dell’album Fabiano detto Inoki.
Sperimentazioni e nuovi orizzonti
Sempre nel 2005, lavora al progetto My Sentence, un brano sperimentale di 14 minuti che unisce diverse lingue, dall’italiano all’inglese, passando per il francese e l’arabo. Tra gli artisti coinvolti figurano Club Dogo, Vincenzo da Via Anfossi e Royal Mehdi.
L’anno seguente, insieme a J-Falla, forma il duo Shablo & J-Falla, producendo tracce per Rischio e per il secondo album dei Club Dogo, Penna capitale.
Il debutto da solista
Nel 2008 pubblica il suo primo album da solista, The Second Feeling, sotto l’etichetta Barely Legal. Il disco vanta la partecipazione di artisti internazionali come Caprice, Grand Agent e Liv L Raynge. Il singolo di punta, Count on Me, vede la collaborazione del cantante soul olandese Caprice. Il brano sarà ripreso nel 2011 da Guè Pequeno, con il titolo Conta su di me, all’interno dell’album Il ragazzo d’oro.
Nello stesso anno avvia una collaborazione con Dankery Harv, membro del duo di Detroit Frank N’ Dank, noto per i lavori con J Dilla. Questa partnership porterà alla pubblicazione dell’EP Have Mercy on Me nel 2010.
Il successo di Thori & Rocce
Nel 2011 collabora con Don Joe, storico beatmaker dei Club Dogo, per la realizzazione dell’album Thori & Rocce. Il progetto ospita alcuni tra i più importanti nomi del rap italiano, tra cui Fabri Fibra, J-Ax, Marracash e Francesco Sarcina.
La fondazione dell’etichetta
Nel 2013 Shablo e Marracash fondano Roccia Music, un’etichetta discografica indipendente con l’obiettivo di valorizzare nuovi talenti della scena hip hop. L’anno successivo pubblicano l’album Genesi, che segna l’inizio ufficiale delle attività della label.
Il ritorno da solista con Mate y Espíritu
Nel gennaio 2016 annuncia il suo secondo album da solista, Mate y espíritu, pubblicato il 22 dello stesso mese. Questo disco, che Shablo descrive come il seguito di The Second Feeling, è il frutto di viaggi e sperimentazioni musicali tra New York, l’America Latina e i Paesi Bassi. Il progetto vede la partecipazione di numerosi artisti del panorama R&B europeo, alcuni dei quali già presenti nel primo album.
I featuring al Festival di Sanremo
Guè Pequeno
Guè Pequeno, nome d’arte di Cosimo Fini, è un rapper, cantautore e produttore discografico italiano, nato il 25 dicembre 1980 a Milano. È stato uno dei fondatori dei Club Dogo, gruppo che ha rivoluzionato la scena hip-hop italiana nei primi anni 2000 con album iconici come Mi Fist e Dogocrazia.
Nel 2011 ha intrapreso la carriera solista con l’album Il ragazzo d’oro, consolidando il suo successo con lavori come Bravo Ragazzo (2013), Vero (2015) e Mr. Fini (2020). Il suo stile mescola sonorità hip-hop, trap e influenze internazionali, caratterizzandosi per testi diretti, riferimenti alla vita di lusso e alla cultura di strada.
Ha collaborato con artisti italiani e internazionali come Marracash, Sfera Ebbasta, Noyz Narcos, Akon e Rick Ross. Ha fondato l’etichetta Billion Headz Music Group, contribuendo alla crescita del rap italiano.
Considerato uno dei rapper più influenti d’Italia, Guè continua a dominare la scena musicale, sperimentando nuovi suoni e consolidando il suo status di icona del genere.
JOSHUA
Joshua Bale, conosciuto artisticamente come JOSHUA, è un artista italiano che fonde R&B alternativo e hip hop.
Ha guadagnato popolarità attraverso i suoi freestyle su Instagram e TikTok, raggiungendo un vasto pubblico. Nel 2023, insieme al suo partner Dunkan, ha fondato il brand FROM DA HOOD, espressione dei valori della street culture. Ha collaborato con marchi come Barrow e Foot Locker per promuovere capi di abbigliamento street-style e le ultime sneakers Adidas Megaride.
Tormento
Tormento, nome d’arte di Massimiliano Cellamaro, è un rapper e cantautore italiano nato nel 1975. È noto per essere stato il frontman dei Sottotono, duo formato con il producer Big Fish, che ha portato l’R&B e l’hip-hop in Italia negli anni ‘90 con album di successo come Sotto effetto stono e Sotto lo stesso effetto.
Dopo lo scioglimento del gruppo nel 2001, ha intrapreso una carriera solista, pubblicando album come Il mio diario e Dentro e fuori.
Il suo stile è caratterizzato da liriche profonde e melodie che mescolano rap e soul. Ha collaborato con artisti come Fabri Fibra, Guè Pequeno, Coez e J-Ax, consolidando il suo ruolo nella scena urban italiana.
Nel 2021 i Sottotono si sono riuniti dopo vent’anni, pubblicando l’album Originali, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti della nuova generazione. Tormento è considerato uno dei pionieri del rap melodico in Italia, con una carriera che ha influenzato molte delle nuove leve del genere.
Sanremo 2025: l’hip hop sul palco dell’Ariston
Al Festival di Sanremo 2025, Shablo parteciperà affiancato da Guè, Joshua e Tormento, promettendo una performance energica e coinvolgente.
La partecipazione di Shablo e dei suoi collaboratori rappresenta una novità per il Festival, introducendo una forte componente rap sul palco dell’Ariston. Gli appassionati possono aspettarsi una performance autentica e carica di energia, che potrebbe segnare un punto di svolta nella rappresentazione dell’hip hop italiano a Sanremo.