Maria Grazia Piscitelli 
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Il principe Harry può tirare un sospiro di sollievo, il presidente Donald Trump ha escluso l’espulsione del reale britannico che si è autoesiliato.
Lo status di immigrazione di Harry è oggetto di contenzioso a Washington DC, con la Heritage Foundation che sostiene che potrebbe aver nascosto in passato l’uso di droghe illegali, il che avrebbe dovuto impedirgli di ottenere un visto per gli Stati Uniti.
Ma venerdì il presidente ha dichiarato al New York Post di non essere interessato a mandare via Harry dal Paese.
“Non voglio farlo”, ha detto. “Lo lascerò in pace. Ha già abbastanza problemi con sua moglie. È terribile”.
Trump ha colto l’occasione per elogiare William, il fratello maggiore di Harry, con cui non ha più rapporti, che aveva incontrato privatamente a Parigi a dicembre durante la cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre-Dame.
“Penso che William sia un bravo ragazzo”, ha detto.
Il duca del Sussex e la moglie Meghan Markle hanno espresso la loro disapprovazione nei confronti di Trump nel corso degli anni, inclusa una sfuriata in cui la duchessa ha definito il presidente “divisivo” e “misogeno”.
Trump a sua volta ha descritto Harry come “frustato” dalla Markle. “Penso che il povero Harry venga preso in giro per il naso.”
Heritage ha citato l’autobiografia di Harry, Spare, in cui ammetteva di aver fatto uso di cocaina, cannabis e sostanze psichedeliche quando l’anno scorso ha citato in giudizio il Dipartimento della Sicurezza Interna per forzare la pubblicazione dei suoi documenti sui visti negli Stati Uniti.
“Chiunque faccia domanda negli Stati Uniti deve essere sincero nella sua domanda, e non è chiaro se questo sia il caso del principe Harry”, ha detto Nile Gardiner di Heritage al London Daily Telegraph.
Il think tank conservatore suggerisce che Harry abbia ricevuto un trattamento preferenziale dall’amministrazione Biden dopo che lui e Meghan si sono trasferiti in California nel 2020, in seguito alla loro aspra separazione dalla famiglia reale, altrimenti detta “Megxit”.
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