Sanremo 2025, gli artisti raccontano le loro canzoni
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Mancano poco meno di 48 ore all’inizio del Festival di Sanremo e cresce l’attesa per ascoltare le canzoni che saranno la nostra colonna sonora nei prossimi mesi.
Chi le ha ascoltate in anteprima ha fornito qualche spoiler di quello che sarà.
Ma chi, più dei protagonisti, può raccontarci meglio il mondo celato dietro ogni testo ed ogni spartito?
Ecco, in breve, come i cantanti che vedremo su palco dell’Ariston raccontano, in poche parole, i propri brani.
Francesco Gabbani – Viva la vita
“È una canzone che ricorda quanto sia importante essere consapevoli del fatto che siamo vivi e che dobbiamo esserne grati”
Elodie – Dimenticarsi alle 7
“Se la canzone fosse un’immagine, sarebbe un faro di luce sulla luna”
Shablo – La mia parola
“Va a ripescare nella tradizione della musica black, soul, delle origini ma in chiave contemporanea”
Serena Brancale – Anema e Core
“È uno stile di vita: vivere bene le cose di pancia ma con senno”
Rkomi – Il ritmo delle cose
“Arriva da un grande bisogno di accogliere il disordine”
Joan Thiele – Eco
“Ho iniziato a scriverla piangendo, è stato emotivamente forte. Parla dell’importanza di difendere sempre le proprie idee e attraversare la paura.
Rocco Hunt – Mille vote ancora
“Un quartiere qualunque o un bambino che sogna. Parla dell’affetto che una persona prova per la propria terra.”
Sarah Toscano – Amarcord
“Parla di rivivere un ricordo un po’ nostalgico”
Willie Peyote – Grazie ma no grazie
“Il tema siamo noi, l’Italia in generale”
The Kolors – Tu con chi fai l’amore
“Vuole celebrare quei momenti in cui ci guida l’istinto e non il ragionamento”
Francesca Michielin – Fango in paradiso
“È una storia finita o che in qualche modo sta finendo”
Bresh – La tana del granchio
“Un inno alla libertà, che forse è l’unica cosa che ci manca più di tutte”
![Bresh con "La tana del granchio" a Sanremo 2025](https://www.raiplay.it/cropgd/640x360/dl/img/2024/12/25016981.png)
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
“Nasce per indagare il rapporto tra genitori e figli, sul momento in cui questi due ruoli si ribaltano”
Clara – Febbre
“Cambia la temperatura, sale e scende, un po’ come le nostre emozioni”
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore
“I rapporti quando finiscono possono benissimo riprendersi o finire in un modo molto più civile, umano”
Coma_Cose – Cuoricini
“Una favola distopica della contemporaneità”
Achille Lauro – Incoscienti giovani
“Come sempre nel mio caso è ispirata a una storia vera”
Lucio Corsi – Volevo essere un duro
“Questo mondo ci vorrebbe solidi come pietre e perfetti come fiori, senza dirci che i fiori sono appesi a un filo”
Irama – Lentamente
“Racchiude una verità, è molto trasparente”
Rose Villain – Fuorilegge
“È forse una delle cose che più fa sentire vivi”
Brunori Sas – L’albero delle noci
“In quel limbo che sta fra l’essere genitore e sentirsi ancora figlio”
Marcella Bella – Pelle diamante
“Quasi un inno, pensato e dedicato alle donne di oggi”
Tony Effe – Damme ‘na mano
“È una canzone personale, passionale”
Gaia – Chiamo io, chiami tu
“Quel limbo che ci blocca, ci logora e non ci riporta al nostro istinto più primordiale”
Modà – Non ti dimentico
“Chiunque di noi ha qualcuno che non dimenticherà mai”
Noemi – Se ti innamori muori
“Quando hai dato tutto non hai niente da recriminarti”
Fedez – Battito
“Un brano d’amore in cui la figura femminile incarna la depressione”
Olly – Balorda nostalgia
“Un po’ un casino, come me del resto”
Giorgia – La cura per me
“Una stanza buia, spezzata da una luce”