
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La domenica di campionato ha regalato sfide avvincenti, su tutte il derby d’Italia, ma non solo. La Fiorentina crolla sotto i colpi del Como, mentre l’Empoli viene travolto dall’Udinese. Finisce in parità il match tra Monza e Lecce, mentre la Roma supera di misura il Parma, proseguendo la sua striscia positiva.
Il big match della giornata sorride alla Juventus, che grazie a un lampo di Conceicao piega l’Inter
di Inzaghi. Ma vediamo nel dettaglio tutto ciò che è successo
Il Como supera la Fiorentina con un netto 0-2 nel lunch match della 25esima giornata di campionato.
La Fiorentina parte con grande determinazione, sfiorando subito il vantaggio con Zaniolo, il cui sinistro termina alto di poco. Nei primi minuti i viola creano altre due occasioni con Gosens e ancora Zaniolo, ma trovano un attento Butez a negare il gol. Il Como risponde al 21mo con una azione finalizzata da Diao, ma De Gea si oppone con un ottimo intervento.
La squadra di Fabregas cresce progressivamente e al 28mo sfiora ancora il vantaggio con Diao, fermato due volte dal difensore Pongracic. Il Como sblocca il match con un perfetto contropiede: Diao supera Mandragora e Cataldi, e batte De Gea.
Secondo tempo: doppio vantaggio e risultato blindato
Nella ripresa, la Fiorentina prova a reagire con aggressività, ma il nervosismo si fa sentire. Palladino è costretto a sostituire un agitato Zaniolo, ma gli ingressi di Gudmundsson e Colpani non cambiano le sorti della partita.
Proprio da un errore di Colpani nasce il raddoppio del Como: Paz lascia partire un sinistro deviato
leggermente da Ranieri, che inganna De Gea per lo 0-2.
Il portiere spagnolo evita il triplo svantaggio al 72mo, respingendo un’altra occasione di Diao, ma la
Fiorentina non riesce più a rendersi pericolosa. Nel finale, Fabregas decide di blindare il risultato passando alla difesa a cinque fino al triplice fischio.
Palladino: “Prestazione negativa”
Dopo la partita, Raffaele Palladino ha condiviso le sue impressioni sulla prestazione della squadra. L’allenatore viola ha aperto l’intervista analizzando la partita:
“Oggi non è stata una buona gara. Io per primo non sono riuscito a trasmettere la giusta energia alla squadra e me ne assumo la responsabilità. Faccio i complimenti al Como per la loro prestazione. Siamo partiti bene, ma poi abbiamo perso compattezza. Quando loro si sono abbassati creare occasioni è diventato complicato. È stata una giornata negativa, ma vogliamo subito riscattarci nella prossima partita”
Ha poi proseguito:
“Nel primo tempo siamo partiti molto bene e abbiamo creato alcune opportunità. Poi ci siamo allungati troppo e abbiamo perso coesione. Dobbiamo imparare a capire i momenti giusti per attaccare e sfruttare i punti di riferimento degli avversari. Gudmundsson? L’ho sostituito perché ha preso un colpo alla schiena”.
Fabregas: “Dobbiamo crescere tecnicamente”
Fabregas ha iniziato l’intervista commentando la gara: “Vincere è l’obiettivo di tutti. Dobbiamo però accettare che la squadra ha subito molti cambiamenti. Da quando sono arrivato, abbiamo modificato ben 30 giocatori. E’ fondamentale alzare il livello tattico, anche per integrare al meglio i nuovi arrivati. Questa vittoria è importante
per la nostra crescita e per dare continuità al nostro percorso. Non dobbiamo abbassare la guardia”
L’allenatore del Como ha poi aggiunto:
“Voglio una squadra sempre propositiva, che pressa alto e che abbia giocatori con una mentalità straordinaria. La mia idea di calcio non cambia. Anche nel secondo tempo, quando la partita si è fatta più sporca, era necessario adattarsi e gestirla nel modo giusto. Questo è forse l’aspetto che ci è mancato nelle scorse partite. Siamo una squadra molto giovane, ma sono felice per i ragazzi perché dimostrano coraggio, ed è proprio ciò che chiedo loro”.
L’Udinese supera l’Empoli e si avvicina alla salvezza
L’Udinese ottiene una vittoria fondamentale contro l’Empoli, portandosi a +12 sui toscani e allontanandosi dalla zona retrocessione. Con ancora 13 gare da disputare, la permanenza in Serie A è sempre più vicina, anche se non ancora matematica.
Primo tempo: vantaggio bianconero
L’Udinese parte bene e al 6’ sfiora il gol con Lucca, che gira al volo ma manca di precisione. L’Empoli risponde all’11’ con Kouamé, che spreca un’occasione da pochi passi. Il match si sblocca al 18’: su calcio d’angolo, conclusione di Atte e deviazione decisiva di Ekkelenkamp, che firma l’1-0.
Secondo tempo: dominio e tris finale
Nella ripresa l’Udinese continua a spingere. Al 3’ Thauvin entra in area ma cade al momento del tiro. L’Empoli sfiora il pareggio al 9’, ma Maleh sbaglia sotto porta. Dopo una serie di interventi decisivi di Silvestri, al 20’ i friulani raddoppiano con un’azione corale: Thauvin serve Ekkelenkamp, che lascia scorrere per Lovric, assist per Lucca, tiro respinto e colpo vincente ancora di Ekkelenkamp per il 2-0.
Nel finale l’Udinese controlla e chiude la gara al 90’ con un colpo di testa di Thauvin su assist di Payero, fissando il risultato sul 3-0.
D’Aversa: “Mi prendo le mie responsabilità”
Dopo il pesante ko subito a Udine, l’allenatore dell’Empoli ha analizzato così la partita: “Sul 3-0 mi prendo la responsabilità, perché scegliendo di risparmiare Cacace ho tolto equilibrio alla squadra. Il risultato è pesante, ma abbiamo creato diverse occasioni con Kouamé e Maleh per segnare.
Quando non concretizzi e affronti una squadra fisica e di qualità come l’Udinese, diventa difficile ottenere un risultato positivo. A livello di occasioni abbiamo numeri simili ai nostri avversari, eppure perdiamo 3-0: su questo dobbiamo riflettere. So che può sembrare strano, ma sono convinto che con prestazioni come questa riusciremo a salvarci. La lotta è aperta tra otto squadre, ma alla fine ce la faremo, anche dopo questa sconfitta”.
Runjaic: “Vittoria frutta dell’impegno dei ragazzi”
Kosta Runjaic ha invece espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato ottenuto: “Sono felice e orgoglioso. Questa vittoria è il risultato dell’impegno e della mentalità dei ragazzi, non semplicemente del modulo, contro un avversario molto abile nelle ripartenze. Abbiamo difeso con ordine e gestito bene la partita, migliorando ancora di più nel secondo tempo”
Il tecnico ha poi parlato dell’approccio tattico:
“Siamo partiti dal sistema di gioco della scorsa stagione, ma lo abbiamo modificato più volte durante la gara, come avevamo pianificato. Ora la squadra è pronta per interpretare questo stile di gioco. Siamo compatti e i giocatori sono soddisfatti, anche se non significa che adotteremo sempre lo stesso modulo”.
Monza e Lecce si annullano nella sfida salvezza: 0-0 il risultato finale
La partita tra Monza e Lecce, valida per la corsa alla salvezza, si è conclusa senza reti. Primo tempo tattico e di studio
Nel primo tempo, le due squadre si sono studiate a lungo, dando vita a un confronto equilibrato. Le occasioni da gol sono state poche, ma il match si è acceso soprattutto nella seconda parte della frazione iniziale. L’arbitro Collu ha estratto diversi cartellini, alcuni dei quali apparsi eccessivi, come l’ammonizione a Mota per una presunta simulazione in area di rigore.
Il Lecce ha costruito le opportunità più pericolose. Prima con una punizione di Helgason che si è stampata sulla traversa, poi con una conclusione al volo di Krstovic, respinta dal portiere Turati. Sul finale di tempo, il Monza ha provato ad aumentare il ritmo, ma l’unico tentativo degno di nota è stato un tiro alto di Pedro Pereira.
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Secondo tempo: l’inerzia non cambia
Nel secondo tempo, la partita ha seguito lo stesso copione. Le squadre hanno tentato più volte la conclusione dalla distanza, ma senza creare grossi pericoli. Nesta inserisce Caprari, il quale in un paio di occasioni ha impensierito la difesa avversaria. Il Lecce ha risposto ancora con Helgason, ma il suo tiro è stato nuovamente respinto da Turati. Alla
fine, il punteggio è rimasto invariato: 0-0.
Nesta: “Necessario dare stabilità”
Dopo il match, Alessandro Nesta ha commentato la prestazione del suo Monza: “Dopo una serie di sconfitte era normale avere qualche difficoltà nell’approccio. Appena tornato, il mio primo obiettivo è stato portare ordine, dare stabilità alla squadra e organizzare meglio la copertura del campo”
Ha poi parlato del ruolo dei giocatori più esperti:
“Chi ha più esperienza deve guidare i giovani, che con il loro entusiasmo possono essere un aiuto prezioso. I veterani danno supporto ai ragazzi, che scendono in campo quando dimostrano di essere pronti. Ritrovare compattezza era fondamentale”.
Giampaolo: “Potevamo vincerla”
Il tecnico dei salentini si è espresso così nella conferenza post-partita: L’unico appunto che posso fare alla squadra è che abbiamo creduto di poter vincere la partita di Monza solo nell’ultimo quarto d’ora. Ma avevamo tutte le carte in regola per giocarci la vittoria fin dal primo minuto.
Per il resto, anche con questo 0-0 all’U-Power Stadium, abbiamo confermato tutto ciò di buono che abbiamo fatto e visto di recente: organizzazione, identità, qualità nei singoli.
Sono aspetti fondamentali per raggiungere il nostro obiettivo, che è la salvezza, magari anche con un certo anticipo.
La Roma vince e allunga la serie positiva
La Roma espugna il Tardini battendo il Parma 0-1 portando a nove la striscia di imbattibilità in campionato.
Primo tempo: svolta al 31’ minuto
La vittoria si concretizza grazie a un episodio chiave nel primo tempo. La gara è equilibrata fino al 31mo minuto, quando Soulé viene fermato fallosamente da Leoni, lanciato a rete. Dopo il check del VAR, il difensore del Parma viene espulso, lasciando i suoi in dieci. Sulla punizione seguente, lo stesso Soulé disegna una traiettoria perfetta e porta in vantaggio i giallorossi con un gol su calcio piazzato.
Secondo tempo: gestione e occasioni sprecate
Nella ripresa, la Roma controlla il gioco forte del vantaggio numerico e cerca il raddoppio.
I giallorossi creano diverse occasioni con Salah-Eddine e Soulé, ma trovano sulla loro strada un attento Suzuki, che nega più volte il gol del raddoppio. Il Parma, nonostante i cambi offensivi di Pecchia, fatica a rendersi pericoloso e non impensierisce mai Svilar.
Pecchia: “Siamo stati in partita fino alla fine”
Fabio Pecchia ha esordito commentando l’espulsione che ha determinato le sorti del match: “L’episodio ha inciso pesantemente sulla partita. Siamo rimasti in dieci e loro ne hanno approfittato per trovare il gol. Ha influenzato l’andamento della gara in modo negativo per noi, c’è poco da aggiungere”
Sull’atteggiamento della sua squadra, ha poi aggiunto:
“Nonostante l’inferiorità numerica per oltre un’ora, siamo rimasti in partita fino alla fine. Abbiamo affrontato una squadra molto tecnica e, pur commettendo alcuni errori, i ragazzi hanno dato tutto per provare a cambiare il risultato. Ho visto una squadra determinata, che ha lottato fino all’ultimo per cercare di trovare lo spunto decisivo.”
Ranieri: “Soulé deve restare sereno”
Claudio Ranieri ha analizzato così la prestazione della sua Roma ai microfoni di Sky Sport: “Sono soddisfatto, sapevo che sarebbe stata una gara complicata. Vincere in casa del Parma non è semplice, hanno giocatori di qualità e sono molto pericolosi in ripartenza, che è uno dei nostri punti deboli. Soulé ha segnato un gran gol, poi siamo stati bravi a difendere il vantaggio e a portarci a casa tre punti fondamentali”
Su Soulé, autore del gol decisivo, ha espresso parole d’apprezzamento:
“Credo molto in lui, ma deve mantenere la calma. Giocare per la Roma non è facile, ma ha un grande potenziale. Se pensiamo a Baldanzi, l’anno scorso faticava a lasciare il segno, mentre ora è sempre più incisivo. Matías deve solo restare sereno, perché il futuro della Roma può essere suo”.
La Juventus trionfa nel Derby d’Italia
La Juventus conquista il 253° Derby d’Italia, battendo l’Inter per 1-0 nella 25sima giornata di
Serie A.
Primo tempo: equilibrio e occasioni sprecate
Con il ritorno di Champions contro il PSV all’orizzonte, Thiago Motta opta per alcune scelte strategiche: lascia in panchina Locatelli e Yildiz, puntando su Koopmeiners e Thuram in mediana, mentre in avanti si affida a Conceicao, McKennie e Nico Gonzalez dietro Kolo Muani. Dall’altra parte, con il Napoli nel mirino, Simone Inzaghi schiera i titolari in difesa e a centrocampo, affiancando Taremi a Lautaro in attacco.
L’Inter prende subito il controllo del possesso, ma la prima occasione importante è della Juve: un errore di Calhanoglu libera Nico Gonzalez in area, che però spreca. I nerazzurri rispondono con un colpo di testa di Acerbi e una incursione di Dumfries. Il match resta bloccato per un quarto d’ora, poi si accende: Di Gregorio vola su una rovesciata di Taremi, Dumfries sfiora il gol di testa, mentre dall’altra parte Sommer salva su Nico Gonzalez e
Conceicao.
L’Inter, precisa nel giropalla, spinge soprattutto a destra, mentre la Juve riparte veloce cercando gli
esterni. Lautaro spreca clamorosamente sotto porta e un tiro potente di Dumfries si stampa sul
palo.
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Secondo tempo: Conceicao la decide
La ripresa parte senza cambi, con la Juve più aggressiva a destra: Sommer blocca prima Veiga, poi un tiro debole di Conceicao. I bianconeri alzano il pressing, neutralizzando le giocate su Barella e Calhanoglu, mentre l’Inter fatica a uscire. Pavard risolve una situazione pericolosa, poi un colpo di testa di Gatti termina fuori. A questo
punto Motta cambia: dentro Cambiaso per Savona, mentre Inzaghi inserisce Zalewski, Thuram e
Carlos Augusto.
I nuovi ingressi danno subito vivacità: Zalewski prima spreca una buona chance, poi serve un assist perfetto per Lautaro, che però fallisce ancora. La Juve poco dopo affonda: una grande giocata di Kolo Muani nello stretto libera Conceicao, che col sinistro sblocca la partita.
L’Inter tenta di reagire: Dumfries evita il raddoppio salvando su Koopmeiners, poi Motta inserisce Locatelli e Yildiz, mentre Inzaghi risponde con Correa e Zielinski. Thuram ha l’ultima grande occasione su cross di Zalewski, ma manda alto di testa. L’Inter si riversa in attacco nel finale, ma la Juve resiste: Sommer salva su Kolo Muani, poi
l’ultimo tiro di Thuram finisce fuori. Il derby d’Italia si chiude con la vittoria bianconera.
Thiago Motta: “Partita decisiva”
La Juventus supera l’Inter e raggiunge il quarto posto in classifica. Proprio il secondo tempo è stato determinante, come ha sottolineato Thiago Motta nel post-partita ai microfoni di DAZN:
“Nella ripresa abbiamo avuto un’energia diversa. Il primo tempo è stato complicato contro un avversario di qualità che gestisce bene il pallone.
Gli abbiamo concesso troppo spazio per giocare, controllare e impostare. In gare del genere è fondamentale tenere il possesso e proporre un buon calcio, cosa che abbiamo fatto molto meglio nel secondo tempo”
Motta, alla quarta vittoria consecutiva in campionato, ha poi aggiunto:
“Successi come questo danno fiducia e consapevolezza, ma dobbiamo meritarceli, cosa che non è successa nella prima frazione. Nella ripresa, invece, abbiamo cambiato atteggiamento: abbiamo giocato con intensità, pressato alto e recuperato palloni. Questo conferma che siamo sulla strada giusta”.
Inzaghi: “Sconfitta che brucia”
Una serata difficile per Simone Inzaghi, che ha analizzato con delusione la sconfitta:
“C’è grande rammarico e delusione, ma la squadra ha disputato una gara coraggiosa e ben organizzata. Avremmo dovuto concretizzare meglio le occasioni avute nel primo tempo e chiudere in vantaggio. Nella ripresa non siamo riusciti a mantenere lo stesso approccio, e il gol di Conceicao ci ha puniti. Non servono proclami, dobbiamo essere consapevoli che quanto fatto finora non è sufficiente”
Alla domanda sui tre cambi effettuati contemporaneamente, ha spiegato:
“Nel secondo tempo non stavamo giocando con la stessa fluidità del primo, sapevamo che la Juventus avrebbe aumentato il ritmo. Abbiamo sfiorato il gol con Zalewski, poi è arrivato l’1-0, che non era nell’aria. Abbiamo perso due trasferte consecutive, ma questa sconfitta è diversa da quella contro la Fiorentina. Dobbiamo migliorare soprattutto negli scontri diretti”
Sul reparto offensivo e le occasioni sprecate, ha aggiunto:
“Dovevamo essere più concreti, abbiamo sbagliato le ultime scelte negli ultimi metri. In nove anni a Torino non avevo mai visto la mia squadra creare così tante opportunità. La sconfitta brucia, ci tenevamo tanto a fare risultato. Il campionato è ancora lungo, ma dobbiamo cambiare passo”.
TOP e FLOP
TOP: Coincecao, MVP del match
Il pallone più decisivo arriva sul suo mancino e si trasforma in gol. Trova il coraggio che gli era mancato fino a quel momento ed emerge proprio quando conta di più.
FLOP: Leoni, errore fatale
Si lascia sorprendere da Soulé, pagando a caro prezzo la sua inesperienza e un posizionamento errato. L’intervento gli costa un cartellino rosso che cambia radicalmente i piani tattici di Pecchia.
La situazione in classifica
Con la vittoria, il Como interrompe la striscia negativa e guadagna punti preziosi nella lotta per la salvezza. Al contrario, la Fiorentina incassa una sconfitta pesante che potrebbe compromettere le sue ambizioni europee.
Grazie al successo in casa, l’Udinese compie un passo decisivo verso la permanenza in Serie A, lasciando l’Empoli in una situazione sempre più complicata. Il pareggio tra Monza e Lecce lascia tutto aperto nella lotta per la salvezza, con entrambe le squadre che dovranno cercare punti preziosi nelle prossime sfide.
Con il successo in trasferta, la squadra di Ranieri porta a casa la terza vittoria consecutiva in trasferta senza subire reti, consolidando la propria corsa verso un posto in Europa, mentre il Parma continua a galleggiare in piena zona retrocessione.
La Juventus raggiunge la Lazio al quarto posto con 46 punti, consolidando la propria posizione in
zona Champions League.
L’Inter, invece, resta alle spalle del Napoli, mantenendo comunque un margine di vantaggio sulle
inseguitrici. Il successo bianconero rilancia le ambizioni della squadra di Thiago Motta, mentre
l’Inter di Simone Inzaghi dovrà subito riorganizzarsi per non perdere terreno nella corsa al vertice.
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