Giuseppe Scuccimarri 
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Israele ha ritardato il rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi citando le circostanze “umilianti” dei precedenti rilasci con Hamas. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto che i prigionieri – che avrebbero dovuto essere liberati domenica, ora locale – non saranno lasciati andare fino a quando Israele non riceverà garanzie per i suoi cittadini rimanenti in custodia di Hamas.
“Alla luce delle ripetute violazioni da parte di Hamas – comprese le cerimonie che umiliano i nostri ostaggi e l’uso cinico dei nostri ostaggi a scopo propagandistico – è stato deciso di ritardare il rilascio dei terroristi previsto per ieri fino a quando il prossimo rilascio degli ostaggi non sarà garantito, e senza le cerimonie degradanti”, si legge in una dichiarazione dell’Ufficio del Primo Ministro, ha riferito il Times of Israel.
Il rilascio dei 620 prigionieri palestinesi doveva avvenire subito dopo che Israele ha ricevuto sei ostaggi dal gruppo sabato. Cinque dei sei ostaggi israeliani liberati da Hamas sabato sono stati scortati da militanti armati mascherati e hanno marciato davanti a una folla.
Venerdì, Hamas, tentando di restituire i resti di Shiri Bibas, ha presentato il corpo sbagliato ai funzionari israeliani (Hamas, il corpo restituito non è della mamma dei bambini). Sabato, i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due figli, Ariel e Kfir, sono stati restituiti in custodia israeliana, con funzionari del Paese che hanno dichiarato che la famiglia è stata uccisa mentre era in cattività a Gaza. (Hamas riconsegna la salma di Shiri, liberati altri 6 ostaggi). Finora, come parte dell’accordo di cessate il fuoco, Hamas ha rilasciato 25 ostaggi viventi e i corpi di altri quattro.
Ci sono ancora 63 israeliani detenuti da Hamas, con almeno due dozzine ancora in vita, riferisce il Times of Israel. Hamas ha rilasciato gli ultimi sei ostaggi viventi previsti nelle condizioni del cessate il fuoco firmato il mese scorso.
Altri quattro corpi erano previsti per il rilascio giovedì, che era l’ultimo trasferimento previsto della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco. Con quest’ultimo sviluppo il futuro del cessate il fuoco rimane in dubbio.
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