Serie A, Atalanta show, il Napoli crolla e Inter in vetta

#image_title
La domenica della 26sima giornata di serie A regala emozioni e colpi di scena, confermando l’imprevedibilità di questo campionato.
Il Napoli crolla sorprendentemente a Como, subendo una sconfitta inaspettata che lo priva del primato. Pesante stop anche per la Fiorentina, beffata dall’Hellas Verona nei minuti finali. L’Atalanta, in splendida forma, domina l’Empoli in trasferta con una manita, rilanciando così le proprie ambizioni scudetto.
La Juventus, invece, porta a casa una vittoria preziosa sul campo del Cagliari, conquistando tre punti fondamentali per fiducia e morale.
Ecco tutto quello che è successo nella giornata di ieri:
Napoli battuto dal Como: sconfitta pesante in vista della sfida scudetto
Nel lunch match della 26sima giornata di Serie A, il Napoli subisce una sconfitta inaspettata per 2-1 sul campo del Como, compromettendo il morale in vista dell’attesissima sfida contro l’Inter.
Primo tempo: errori e risposte immediate
L’avvio di gara è da incubo per il Napoli, che si trova subito in svantaggio al 7’ a causa di un clamoroso autogol di Rrahmani. Su una rimessa laterale di Politano, il difensore kosovaro effettua un retropassaggio senza accorgersi della posizione di Meret, fuori dallo specchio della porta, con la palla che si insacca in rete.
Nonostante il duro colpo, i partenopei reagiscono con determinazione e al 17′ trovano il pareggio grazie a Raspadori, che sfrutta un errore di Kempf: il difensore del Como sbaglia un controllo, permettendo all’attaccante azzurro di trafiggere Butez con un rasoterra preciso sul primo palo.
Il Napoli domina il gioco per il resto della prima frazione, imponendo il proprio ritmo e schiacciando il Como nella propria metà campo, ma senza riuscire a concretizzare ulteriori occasioni.
Secondo tempo: il Como cresce e trova il colpo vincente
La ripresa si apre con un atteggiamento completamente diverso da parte del Como, che prende coraggio e comincia a gestire meglio il possesso palla.
Il Napoli, invece, fatica a mantenere l’intensità mostrata nel primo tempo. Conte prova a cambiare l’inerzia della partita inserendo Anguissa e Simeone per dare maggiore freschezza alla squadra, ma l’occasione più nitida arriva al 66′, quando McTominay sfiora il gol con un tiro potente che trova la risposta di Butez.
Nel finale, il Como trova la rete decisiva al 77’ con Diao, servito da Nico Paz. L’ex Betis incrocia con un tiro imprendibile per Meret, regalando ai lariani un vantaggio che si rivelerà decisivo.
Conte tenta il tutto per tutto con i cambi offensivi, inserendo Ngonge e Okafor, ma il forcing finale non porta i risultati sperati. L’ultima occasione arriva al 95′ con Rrahmani, che sfiora il pareggio con un tiro di poco a lato. Il triplice fischio sancisce la vittoria del Como e la delusione per il Napoli.
Fabregas: “Voglio personalità e continuità”
Nel post-partita, Cesc Fabregas ha espresso tutta la sua soddisfazione per il successo ottenuto:
“Siamo una squadra che cerca di essere offensiva. Nel secondo tempo ho percepito l’entusiasmo dei tifosi e ho voluto provare a vincerla”, ha dichiarato.
Nonostante la gioia per la vittoria, Fabregas ha sottolineato l’importanza della continuità:
“Non basta, voglio più personalità. Dobbiamo giocare in un certo modo e questo è ciò che mi è piaciuto della squadra”
L’allenatore ha elogiato l’atteggiamento dei suoi giocatori, ma ha ricordato che il percorso è appena iniziato:
“Abbiamo affrontato una grande squadra e un allenatore incredibile che mi ha costretto a diversi cambi. Per questo lo ringrazio”.
Fabregas ha poi sottolineato il valore simbolico del match:
“Ho detto ai miei ragazzi che questa partita può essere uno sliding doors importante e che non deve essere sprecata nel futuro”
Conte: “Battuta d’arresto che fa male”
Il Napoli incassa un’altra sconfitta in campionato nel momento meno opportuno: il ko contro il Como permette all’Inter di effettuare il sorpasso in classifica, a pochi giorni dallo scontro diretto del Maradona.
“Questa sconfitta fa male per come è arrivata”, ha ammesso Antonio Conte ai microfoni di DAZN:
“A livello mentale abbiamo mostrato delle crepe, come già nelle ultime tre partite. I ragazzi danno il massimo, ma serve tempo per crescere e costruire una mentalità forte. Fin dall’inizio abbiamo giocato con questa pressione addosso, ce la siamo guadagnata, ma ora dobbiamo affrontarla al meglio”
L’allenatore azzurro ha insistito sull’aspetto psicologico della squadra, sottolineando il calo nella ripresa:
“Il primo tempo mi era piaciuto, ma nel secondo siamo entrati con buoni propositi che però sono rimasti negli spogliatoi. Volevamo giocare con intensità, ma non ci siamo riusciti. Sembrava un’altra squadra: remissiva, in difficoltà anche nelle uscite dal basso. Ci sono step mentali da compiere, ma serve tempo. Loro hanno vinto tutti i duelli, avevano più fame e più voglia. Quando succede questo, c’è poco da fare”
Tra le delusioni della partita c’è Romelu Lukaku, ma Conte non vuole puntare il dito sui singoli:
“Non trovo corretto soffermarsi su un giocatore. Si vince e si perde tutti insieme. Io sono il primo responsabile, Lukaku è un tassello dell’ingranaggio. Non possiamo tirare troppo la corda, altrimenti rischiamo di rompere il motore. Stiamo facendo qualcosa di incredibile, ma per certe situazioni serve tempo. La strada è una sola: lavorare, lavorare e lavorare”.
Fiorentina, altro stop in zona Champions: il Verona vince nel recupero
La Fiorentina incassa la terza sconfitta consecutiva in campionato, perdendo 1-0 contro il Verona.
Primo tempo: equilibrio e poche occasioni
La Fiorentina parte con Zaniolo, Beltran e Folorunsho alle spalle di Kean, mentre il Verona di Zanetti si affida a Sarr in attacco. I ritmi iniziali sono bassi, con i viola che cercano di verticalizzare e i gialloblu che difendono con ordine.
Le prime occasioni arrivano con Kean, che impegna Montipò di testa, e con Sarr, il cui destro dal limite trova la risposta di De Gea.
Nonostante un leggero predominio della Fiorentina, il Verona tiene bene il campo e chiude tutti gli spazi, impedendo agli uomini di Palladino di sbloccare il risultato.
Secondo tempo: infortuni e beffa finale
La ripresa si apre senza cambi, ma il Verona continua a congelare il ritmo della partita. Il match si complica per la Fiorentina con l’uscita di Kean, costretto a lasciare il campo in barella dopo un duro scontro di gioco. Poco dopo, anche Folorunsho deve abbandonare il match per un problema fisico.
L’Hellas ne approfitta per guadagnare metri e creare pericoli: Ranieri salva su un tiro ravvicinato di Sarr, mentre Dawidowicz sfiora il gol di testa. Palladino prova a cambiare l’inerzia inserendo Fagioli, Richardson, Ndour e Mari, ma la Viola fatica a trovare spazi.
Quando il match sembra destinato allo 0-0, nel recupero arriva la beffa: Bernede trova il gol vittoria al 95’, regalando al Verona un successo fondamentale nella lotta salvezza e lasciando la Fiorentina a mani vuote per la terza gara di fila.
Zanetti: “Gioia immensa, vittoria meritata”
Dopo il successo all’ultimo respiro contro la Fiorentina, Paolo Zanetti non nasconde la sua soddisfazione:
“È stata una gioia immensa. Sono felice per i ragazzi, in questi momenti mi sento particolarmente vicino a loro. Contro avversari di alto livello riusciamo spesso a superare i nostri limiti, e oggi era fondamentale portare a casa i tre punti”
ha dichiarato in conferenza stampa l’allenatore del Verona.
“Questa vittoria ha un peso enorme e sapevamo di dovercela conquistare a tutti i costi”
Analizzando la partita, Zanetti ha sottolineato la prestazione eccezionale della squadra:
“Per vincere serviva una gara quasi perfetta, e considerando il valore dell’avversario, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. La difesa ha giocato in maniera impeccabile e, nonostante qualche occasione sprecata nell’ultimo passaggio, non abbiamo mai smesso di attaccare. Quando ci credi fino in fondo, i risultati arrivano”
Palladino: “Testa bassa e lavorare per uscire da questo momento”
Raffaele Palladino analizza la partita e il periodo difficile della squadra con grande sincerità:
“In questa fase non serve parlare troppo, bisogna solo lavorare sodo e andare avanti. Ci manca un po’ di serenità e, quando le cose non girano come vorremmo, il primo responsabile sono io. Ma tutti vogliamo uscire da questa situazione. Chiediamo scusa ai tifosi. Io sento la fiducia della società e dei miei giocatori, ma sono il primo a mettermi in discussione: devo migliorare, così come tutti noi”
Passando all’analisi della gara, Palladino evidenzia le difficoltà incontrate dalla squadra:
“Abbiamo interpretato bene il primo tempo, ma nella ripresa abbiamo perso un po’ le distanze. Il gol del Verona è arrivato dopo una seconda palla persa a centrocampo, dove serviva più attenzione. Purtroppo abbiamo subito una sconfitta che fa molto male”
Infine, un pensiero sulle condizioni di Kean:
“Dal campo mi sono subito preoccupato molto. Spero non sia nulla di grave, perché la salute viene sempre prima di tutto”.
Atalanta travolgente: 0-5 all’Empoli e sogno scudetto ancora vivo
L’Atalanta risponde nel migliore dei modi alla delusione dell’eliminazione dalla Champions League e travolge l’Empoli con un perentorio 0-5.
Primo tempo: un’Atalanta cinica punisce l’Empoli
L’Atalanta parte forte e crea diverse occasioni nei primi minuti, con Bellanova, Zappacosta e Djimsiti vicini al gol.
L’Empoli, però, non si lascia sorprendere e mantiene alta l’intensità, chiudendo gli spazi con ordine e aggressività.
I nerazzurri faticano a trovare varchi, ma la svolta arriva al 27’: un cross di Zappacosta viene deviato nella propria porta da Gyasi.
Da quel momento, l’Atalanta prende il controllo totale della partita. Dopo un paio di occasioni mancate, il raddoppio arriva al 33’ con Retegui, che sfrutta un colpo di testa di Djimsiti sugli sviluppi di un corner per firmare il 2-0.
Nel finale di tempo, ecco la perla di Lookman, che approfitta di un errore difensivo, salta il portiere e deposita il pallone in rete per il 3-0 al 43’.
Secondo tempo: gestione e goleada nerazzurra
Con la partita ormai indirizzata, l’Atalanta abbassa il ritmo e controlla senza particolari affanni.
L’Empoli prova una timida reazione con un paio di tentativi di Henderson, ma senza impensierire seriamente la retroguardia nerazzurra.
Al 55’, però, è ancora Lookman a rubare la scena: servito da De Roon, l’attaccante nigeriano realizza la doppietta personale, portando il punteggio sul 4-0.
Nel finale, arriva anche la firma di Zappacosta segnando il definitivo 0-5 al 74’. Una vittoria schiacciante per la squadra di Gasperini, mentre per l’Empoli la situazione si fa sempre più complicata.
Il ds Gemmi: “Dobbiamo restare uniti”
Una sconfitta pesante per l’Empoli, con un 0-5 interno difficile da mandare giù. Al termine della gara, la società guidata dal presidente Corsi ha voluto chiarire un punto fondamentale:
“Sapevamo che sarebbe stato un periodo lungo e complicato”, ha dichiarato il direttore sportivo Gemmi.
“Oggi non abbiamo giocato bene, la stagione è resa ancora più difficile dal valore della rosa e dagli infortuni, ma dobbiamo restare uniti. Lavorare e aumentare il ritmo. Crediamo nella salvezza, pur sapendo quanto sia ardua e che tutto si deciderà lì. Questo è un segnale d’allarme, per me e per tutti”.
Gasperini: “Classifica straordinaria”
Dopo la delusione europea contro il Bruges, l’Atalanta si riscatta con una vittoria netta contro l’Empoli, tornando in piena lotta per lo scudetto.
Gian Piero Gasperini non nasconde le sue ambizioni, nonostante le voci di mercato e le tensioni con Lookman possano rappresentare una distrazione.
“Abbiamo una classifica straordinaria. Domenica contro il Venezia vogliamo avvicinarci alle prime. A giugno vedevo l’Inter davanti a tutti, ma noi ci siamo e ci proviamo”, ha dichiarato l’allenatore nerazzurro.
Nessuna gara, però, va sottovalutata in Serie A:
“Ogni partita nasconde delle insidie, anche contro squadre che lottano nei bassifondi. Noi non siamo mai mancati nell’impegno. Si dice spesso che ci siano partite facili, ma oggi abbiamo visto altre squadre perdere. Siamo stati bravi a rendere la gara semplice, nonostante la sfortuna con gli infortuni”, ha aggiunto.
Sul caso Lookman, nonostante la doppietta dell’attaccante nigeriano, Gasperini ha risposto con distacco:
“Professionalità? Non so cosa si intenda, ma è il modo migliore per andare avanti. Io professionale? Lo siamo tutti, oggi abbiamo fatto una buona gara e segnato bei gol”.
Juventus di misura a Cagliari: tre punti pesanti per la corsa Champions
La Juventus supera di misura il Cagliari con un successo per 0-1 nel posticipo della 26sima giornata, ottenendo la quarta vittoria consecutiva in campionato
Primo tempo: Vlahovic sblocca, la Juve spreca
La Juve parte forte e dopo soli 12 minuti passa in vantaggio: Mina, sotto pressione, sbaglia il controllo e si fa anticipare da Vlahovic, che con freddezza insacca lo 0-1.
Il Cagliari prova a reagire ma fatica a creare pericoli, mentre i bianconeri continuano a spingere. Al 22′ un lancio perfetto di Di Gregorio pesca Yildiz, che controlla alla perfezione ma trova l’opposizione di Caprile.
L’estremo difensore sardo è protagonista anche poco dopo, prima su Conceiçao e poi ancora su Yildiz, salvando il risultato con interventi decisivi.
Solo nel finale della prima frazione i padroni di casa riescono ad alzare il baricentro, ma l’unico tentativo è una conclusione centrale di Zortea, ben controllata da Di Gregorio. Il primo tempo si chiude con la Juventus in controllo ma incapace di chiudere il match.
Secondo tempo: Cagliari più aggressivo, Juve in gestione
Nella ripresa il Cagliari prova a cambiare ritmo con l’ingresso di Luvumbo, che da maggiore vivacità all’attacco. I rossoblu alzano la pressione, mettendo in difficoltà la retroguardia bianconera, ma la squadra di Motta regge bene.
Il tecnico juventino risponde con gli ingressi di Douglas Luiz e Kolo Muani, anche se il brasiliano è costretto a lasciare il campo dopo soli 20 minuti per infortunio.
Al 65’ la Juve ha una grande occasione in contropiede con Vlahovic, ma ancora una volta Caprile si supera. Nell’azione c’è anche un intervento sospetto di Luperto sul serbo, non sanzionato dall’arbitro.
Nel finale i sardi provano il tutto per tutto, sfiorando il pareggio con Coman, ma è ancora Caprile a evitare il tracollo con un’altra parata su Yildiz.
Nicola: “Serve equilibrio tra copertura e proposta”
Dopo la sconfitta del suo Cagliari, Davide Nicola ha analizzato la prestazione sottolineando gli aspetti positivi e le difficoltà della sua squadra:
“L’atteggiamento che vogliamo avere è sempre propositivo, come nel secondo tempo, ma le nostre qualità non sempre ci permettono di esprimerci così”, ha spiegato il tecnico.
“Nella ripresa abbiamo attaccato di più, ma allo stesso tempo abbiamo dovuto essere attenti a non concedere troppo. L’idea era creare densità a centrocampo, ma non siamo riusciti a scalare bene e siamo spesso arrivati in ritardo nel pressing. La Juve è molto abile nelle ripartenze, e noi avremmo dovuto coprire meglio le fasce. Il gol subito ci ha condizionati”
Sul cammino salvezza, Nicola ha riconosciuto le difficoltà ma ha ribadito la fiducia nel gruppo:
“Il Cagliari ha fatto la partita che doveva fare. Dobbiamo trovare il giusto compromesso tra copertura e costruzione del gioco. Ho vissuto tante battaglie per la salvezza e cerco sempre di proporre un modello di gioco adatto sia all’obiettivo che ai giocatori a disposizione. Quest’anno è ancora più dura perché ci sono molte squadre coinvolte, tutte molto competitive. La differenza tra perdere e pareggiare è spesso minima, per questo dobbiamo rispettare gli avversari ma senza rinunciare a giocare. Peccato per il gol subito, nato da una situazione in cui avevamo noi il possesso della palla”.
Thiago Motta: “Serve più lucidità”
La Juventus supera il Cagliari e consolida la sua posizione nella Top 4, un obiettivo fondamentale per Giuntoli, ma il successo non basta a cancellare l’amarezza dell’eliminazione in Champions League.
Thiago Motta non può ancora sorridere del tutto, ma guarda al futuro cercando segnali positivi:
“Abbiamo meritato la vittoria, ma ci è mancata lucidità per chiudere la partita. Il primo tempo è stato molto buono, mentre nella ripresa abbiamo sofferto di più, però siamo stati bravi a gestire le difficoltà. Non era semplice in un ambiente così caldo”
ha dichiarato il tecnico bianconero.
Intanto, il distacco dalla vetta si riduce e lunedì, dopo il match contro il Verona e la sfida tra Napoli e Inter, la Juve potrebbe ritrovarsi a -6 dal primo posto. Ma si pensa ancora solo al quarto posto?
“Noi ragioniamo partita per partita. Abbiamo fatto una buona prima parte di stagione e il campionato è molto equilibrato. Le squadre di vertice, tranne l’Atalanta, faticano a chiudere le partite. Ora ci concentriamo sulla Coppa Italia, poi ci aspetta il Verona: un’altra battaglia in cui dovremo dare il massimo”.
ha concluso Motta.
TOP e FLOP:
TOP: Lookman show, talento e incisività decisivi
Anche quando l’Empoli riesce a tenere bene il campo, è sempre lui il più pericoloso. Ogni azione dell’Atalanta passa dai suoi piedi, confermandolo come fulcro del gioco offensivo. Suo il cross perfetto che porta al 2-0, poi illumina la serata con il 3-0, e infine firma il 4-0.
L’amarezza per l’eliminazione in Champions e le recenti parole di Gasperini sembrano avergli dato la giusta scossa.
FLOP: Rrahmani, errori fatali in difesa
La sua partita inizia nel peggior modo possibile con un errore clamoroso che porta all’autogol, un vero e proprio regalo agli avversari.
Una disattenzione da principiante che condiziona il resto della sua gara. In fase difensiva soffre troppo, risultando spesso in ritardo nei contrasti, come dimostra l’azione in cui si lascia sorprendere da Diao.
Nel finale prova a riscattarsi con qualche intervento più deciso, ma senza riuscire a invertire il trend negativo della sua prestazione. Una serata da dimenticare in fretta.
Situazione in classifica
Con la sconfitta, il Napoli rimane fermo a 53 punti e si presenterà alla sfida con l’Inter con un punto di ritardo dai nerazzurri, ora leader del campionato con 54 punti.
Per Conte, il bilancio delle ultime quattro giornate è preoccupante: solo tre punti conquistati, che mettono in discussione la solidità della squadra nel momento decisivo della stagione.
Dall’altra parte, il Como si conferma una delle sorprese del torneo, trovando una vittoria prestigiosa che rilancia le proprie ambizioni per una tranquilla salvezza.
Il Napoli dovrà ora ritrovare fiducia e compattezza per affrontare nel miglior modo possibile il big match del prossimo weekend, che potrebbe essere decisivo per la corsa allo scudetto.
La Fiorentina resta ferma a 42 punti, vedendo le rivali per la Champions League allontanarsi. L’Hellas Verona, invece, conquista tre punti preziosi che potrebbero rivelarsi decisivi nella corsa per la salvezza. Palladino dovrà ora trovare soluzioni per invertire la rotta e rilanciare la corsa europea della sua squadra.
Con il successo, l’Atalanta sale a 54 punti, portandosi a soli tre lunghezze dall’Inter e a due dal Napoli, mantenendosi pienamente in corsa per lo scudetto.
L’Empoli, invece, resta terzultimo, con una serie negativa sempre più preoccupante: quattro sconfitte di fila, le ultime tre senza segnare, e una vittoria che manca da 11 giornate. La salvezza si complica e serve una svolta immediata per invertire la rotta.
La Juventus allunga sulla Lazio e consolida il quarto posto in solitaria, avvicinandosi ulteriormente al podio della classifica. Dopo l’amara eliminazione in Champions League, i bianconeri puntano a chiudere la stagione nel migliore dei modi, mantenendo viva la corsa per un piazzamento prestigioso.
Il Cagliari, invece, resta fermo con 4 punti di margine sulla zona retrocessione e dovrà lottare fino alla fine per garantirsi la permanenza in Serie A.
About The Author
