Coppa Italia, le riserve dell’Empoli umiliano la Juve

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Un’incredibile sorpresa arriva dallo Stadium, dove l’Empoli elimina la Juventus dalla Coppa Italia con un clamoroso 5-3 ai calci di rigore, dopo che i 90 minuti regolamentari si sono conclusi sull’1-1. La storica qualificazione degli empolesi alla semifinale rappresenta un trionfo indimenticabile per la squadra di D’Aversa, che approfitta di una serata no della Juventus, fallendo diverse occasioni per chiudere la partita e riuscendo invece a prevalere nei tiri dal dischetto.
Primo tempo: Empoli in vantaggio, Juve in difficoltà
La partita inizia con una Juventus non al meglio della forma. Dopo soli due minuti, Nico Gonzalez spreca una clamorosa occasione, calciando alto davanti alla porta su assist di Kolo Muani. La Juve fatica a impostare il gioco e l’Empoli ne approfitta al 24’, passando in vantaggio con un tiro da fuori area di Maleh che si insacca nel secondo palo, complici anche alcuni errori in ripartenza dei bianconeri.
I toscani continuano a fare la partita e sfiorano il raddoppio al 40mo, quando Konaté colpisce il palo su un contropiede. La difesa della Juve si mostra vulnerabile, lasciando troppo spazio agli avversari. L’Empoli va così negli spogliatoi con un meritato vantaggio di 1-0.
Secondo tempo: la reazione della Juve e il pareggio di Thuram
Nella ripresa, l’Empoli si presenta ancora pericoloso con un tiro di Maleh deviato in angolo da Perin. La Juventus cerca di reagire, con un calcio di punizione di Vlahovic al 52’ che sfiora la traversa, ma Vasquez è attento. Thiago Motta cerca di scuotere la squadra, inserendo Locatelli e Yildiz, ma i bianconeri non riescono a trovare la giusta incisività. Al 66’ arriva il pari: una straordinaria giocata di Thuram, che dopo un uno-due con Kolo Muani, supera Henderson con un tacco e segna il gol del 1-1.
La partita si infiamma, ma l’Empoli continua a minacciare: prima Sambia spreca una buona occasione, poi Esposito impegna Perin con un tiro al volo. Nonostante un’ulteriore opportunità di Vlahovic, che spreca un tiro in area, si arriva ai tiri dagli undici metri per decidere la sfida.
Rigori decisivi e qualificazione storica
Nei calci di rigore, la Juventus non riesce a sfruttare il fattore casalingo. Vlahovic fallisce il suo
tiro, colpendo male il pallone, e Yildiz vede il suo rigore parato da Vasquez. Gli ospiti non sbagliano e, con Mariannucci che segna il penalty decisivo, l’Empoli conquista la semifinale per la prima volta nella sua storia.
La squadra di D’Aversa affronterà il Bologna per un posto in finale. Questa eliminazione, invece, lascia la Juventus in crisi, con mister Motta deluso e arrabbiato per la prestazione ed una squadra sempre più in confusione.
Thiago Motta: “Provo vergogna”
Una serata amara per la Juventus che si trova a fare i conti con una nuova delusione. A soli sette giorni dall’umiliazione in Europa contro il Psv Eindhoven, i bianconeri escono prematuramente anche dalla Coppa Italia, con un’eliminazione che lascia il segno.
Ora, l’unico obiettivo rimasto è il campionato, dove, pur essendo separati dall’Inter capolista da otto punti, la rimonta appare tutt’altro che scontata. Thiago Motta, visibilmente deluso e arrabbiato, non nasconde la sua frustrazione:
“Provo vergogna”, inizia l’allenatore, senza mezzi termini. Il tecnico bianconero è durissimo nel
commentare la prestazione della sua squadra:
“Abbiamo giocato un primo tempo di cui vergognarsi. Mi vergogno per quanto abbiamo fatto in quel frangente e spero che anche i miei giocatori stiano provando le stesse emozioni”.
Il volto scuro e la voce carica di rabbia, Motta si assume le responsabilità della sconfitta:
“Ho sbagliato io a non far capire ai miei giocatori l’importanza della partita. È solo colpa nostra se non siamo in semifinale, non lo abbiamo meritato. Spero che le critiche siano molto forti. I tifosi sono stati troppo gentili con noi per quanto abbiamo messo in campo. È stato un mio errore non far capire a tutti cosa significhi giocare con la maglia della Juventus”.
Il tecnico non si ferma e analizza la partita, ma il suo discorso ritorna sempre sullo stesso punto, l’approccio sbagliato della squadra:
“Abbiamo giocato contro un Empoli con diverse riserve. Oggi bisogna parlare di mentalità. La maglia della Juve va meritata ogni giorno. Qualcuno ha preteso senza dare nulla. Oggi abbiamo sbagliato tutto. Non ci siamo mai presi la responsabilità degli errori commessi. Questo è inammissibile. Dobbiamo chiedere scusa. Oggi abbiamo toccato il fondo”.
Nonostante la pesante sconfitta, il tecnico crede ancora nei suoi giocatori e nel loro potenziale:
“Credo nella squadra, abbiamo giocatori di qualità, ma la qualità da sola non è mai sufficiente. Per competere, per affrontare una partita come nella vita, ci vuole altro, come l’atteggiamento. Da quando sono arrivato, è stato uno dei punti su cui ho insistito di più. Si possono sbagliare passaggi, tiri, e scelte, ma quello che non posso accettare è questo atteggiamento”.
In conclusione, l’allenatore non ha dubbi: “Il problema oggi non è stato tecnico né tattico: l’atteggiamento è stato sbagliato. La colpa è stata solo mia”.
D’Aversa: “Abbiamo scritto una pagina storica”
Roberto D’Aversa non nasconde la sua gioia dopo la storica qualificazione dell’ Empoli alle semifinali di Coppa Italia. Concludendo una prestazione che ha dell’incredibile, l’allenatore dei toscani si gode il successo e la conquista di un traguardo che entrerà nella storia del club:
“I ragazzi hanno fatto un’impresa, hanno scritto una pagina storica. Questo risultato ci deve servire per il campionato, venivamo da una sconfitta pesante e ho chiesto una prestazione d’orgoglio, ma siamo andati oltre. In campo c’erano anche tre ragazzi del settore giovanile e questa è una grande soddisfazione per tutti”.
Il tecnico non si ferma qui e analizza con soddisfazione anche la maturità mostrata dai suoi ragazzi, sottolineando il valore della prestazione, che va oltre il semplice passaggio del turno:
“Ci godiamo questo splendido traguardo, complimenti a tutti i ragazzi. Se giochiamo così come stasera raggiungeremo il nostro obiettivo. Anche sotto la curva della Juventus, ai rigori, i ragazzi hanno dimostrato una maturità da veterani. Questo mi fa ben sperare in vista della trasferta di Genova, dove lo stadio spingerà molto. Non mi aspettavo una cosa del genere, ma dobbiamo ripartire dalla prestazione”.
TOP e FLOP
TOP: Maleh, gol e prestazione da leader
Una serata da incorniciare per Youssef Maleh, che si dimostra uno dei protagonisti principali della storica vittoria dell’Empoli. Il centrocampista ex Fiorentina ha disputato una prestazione di grande livello, evidenziando sia la sua qualità tecnica che la sua capacità di sacrificarsi in mezzo al campo.
Il momento decisivo arriva al 24’, quando Maleh sfrutta un’azione di contropiede e con freddezza sigla il gol del vantaggio. Nel corso della partita, non si limita a essere un finalizzatore, ma continua a essere un punto di riferimento anche nella costruzione del gioco.
Nonostante la forte pressione dei bianconeri, il centrocampista si mostra sempre lucido e pronto a intervenire. La sua presenza in mezzo al campo risulta fondamentale per gestire i tempi della partita, e la sua capacità di recupero palla ha più volte interrotto le azioni pericolose della Juventus.
FLOP: Nico Gonzalez, il peggior in campo
Una partita da dimenticare per Nico Gonzalez, che si presenta sul terreno di gioco senza riuscire mai a entrare in partita. La sua prestazione è stata decisamente al di sotto delle aspettative, segnando una delle sue serate più difficili in maglia bianconera.
Sin dai primi minuti, non riesce a dare il giusto contributo alla squadra: al 2’ spreca clamorosamente una ghiotta occasione, un errore che non sarà l’unico della sua serata. La situazione peggiora quando, al 24mo, uno dei suoi errori in fase di ripartenza consente all’Empoli di passare in vantaggio.
La sua disattenzione diventa il punto di partenza per il vantaggio ospite, evidenziando una mancanza di lucidità in un momento cruciale della partita. Nel corso del match, non riesce a ritrovare ritmo e precisione. I suoi passaggi risultano imprecisi e i tiri spesso fuori misura, mettendo in difficoltà la squadra sia in fase offensiva che difensiva.
La sua presenza in campo sembra quasi invisibile, contribuendo in modo nullo alla manovra della Juventus. Motta prova a mantenere il giocatore in campo, ma il suo rendimento non migliora, e al 78mo viene sostituito tra i fischi del pubblico, segno evidente del disappunto dei tifosi per la sua performance deludente.
La prestazione di Gonzalez sarà sicuramente una delle note più negative della serata per la Juventus, un match da dimenticare per lui, ma che segna anche un campanello d’allarme per la squadra, che ha bisogno di ritrovare fiducia e coesione, soprattutto in vista delle sfide future.
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