Sophia Loren, l’Oscar nel 1962 annunciato da Cary Grant
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Sophia Loren è entrata nella storia vincendo l’Oscar come migliore attrice nel 1962, diventando la prima attrice a vincere per un ruolo in una lingua straniera.
Ma la star del film italiano La ciociara non era presente alla cerimonia di premiazione, a cui hanno partecipato numerose star; è rimasta a casa, a Roma, con il marito, il produttore Carlo Ponti.
“Quando ho ricevuto una nomination all’Oscar a fine febbraio 1962, non riuscivo quasi a crederci. ‘L’Oscar?’ ‘L’Academy Award?’ Continuavo a rileggere i nomi degli altri candidati”, ha scritto Loren, ora novantenne, nella sua autobiografia del 2014, Yesterday, Today, Tomorrow: My Life.
Sophia doveva affrontare una concorrenza agguerrita: Audrey Hepburn ( Colazione da Tiffany ), Natalie Wood ( Splendore nell’erba ), Piper Laurie ( Lo spaccone ) e Geraldine Page ( Estate e fumo ).
Sebbene la Loren abbia detto di essere “lusingata” di essere inclusa in tale compagnia, l’attrice, che all’epoca aveva solo 27 anni, ha lasciato che le sue insicurezze prendessero il sopravvento. “Sapevo che la delusione era potenzialmente sempre dietro l’angolo e che il trionfo era solo per pochi”, ha scritto.
“Dopo aver rimandato a lungo, ho deciso che non sarei andata alla cerimonia. Se avessi perso, sarei svenuta. Se avessi vinto, sarei svenuta comunque. Non potevo permettermi di farlo di fronte a quel pubblico e agli occhi del mondo intero”, ha continuato.
“‘Resterò qui a Roma, sul mio divano’, mi sono detta, e così ho fatto”, ha scritto la Loren.
Lei e Ponti trascorsero la sera del 9 aprile 1962 nel loro appartamento di piazza d’Aracoeli, dove cercarono di distrarsi: “Un po’ di musica, un sorso di vino, l’ennesima sigaretta, una tazza di camomilla, la finestra aperta per far entrare la primavera”.
Sophia si impegnò anche a sbucciare l’aglio e a tritare la cipolla per preparare una salsa, e lei e Ponti rimasero svegli tutta la notte.
Sperando in una telefonata con qualche buona notizia, i due rinunciarono mentre il sole stava sorgendo: “Restavamo lì seduti nella luce grigia dell’alba, a fissare le pareti, i dipinti, le fotografie. E alla fine ci siamo appisolati come due bambini”, ha raccontato.
Poi alle 6:39 del mattino, ben nove ore prima di Los Angeles, dove si è svolta la cerimonia, il telefono ha squillato. Sull’altra linea: Cary Grant, due volte co-protagonista della Loren e un tempo interesse amoroso.
Ponti rispose, richiamò Sophia e, dopo un attimo di silenzio, sentì il marito esclamare: “‘Hai vinto Sophia!”
La Loren prese il ricevitore da Ponti e sentì “la voce calda di Cary”, ha scritto. “‘È meraviglioso, Sophia, è meraviglioso. Sei sempre la migliore!'”
“Sorridevo a Cary dall’altra parte dell’oceano”, ha continuato la Loren, che riattaccò e poi corse in cucina per assicurarsi che la salsa che stava preparando non fosse bruciata.