Il governo italiano ha ordinato il rilascio dell’imprenditore iraniano Mohammad Abedini, ricercato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, nell’ambito di un accordo coordinato con Donald Trump che ha garantito la liberazione la scorsa settimana della giornalista italiana Cecilia Sala detenuta a Teheran.
La decisione di Nordio
Si prevede che Abedini verrà liberato presto, forse entro pochi giorni, in seguito alla decisione del ministro della Giustizia italiano Carlo Nordio di annullare il suo arresto, annunciata nel primo pomeriggio di domenica 12 gennaio. Gli Stati Uniti accusano Abedini di aver esportato illegalmente sistemi di navigazione avanzati per droni all’esercito iraniano. Un tribunale di Milano deve approvare formalmente la decisione del ministro.
Mercoledì l’Iran ha rilasciato la giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran il 19 dicembre, pochi giorni dopo che Abedini era stato trattenuto in Italia su richiesta degli Stati Uniti. La detenzione della popolare podcaster Sala ha innescato uno sforzo nazionale da parte dei politici, dei diplomatici e dei servizi segreti italiani per liberarla. Il prezzo da pagare per l’Iran, come il governo italiano ha capito subito, è stato il rifiuto della richiesta di estradizione americana per Abedini.
L’incontro di Giorgia Meloni con Trump
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni , che temeva che liberare l’imprenditore iraniano avrebbe potuto irritare la nuova amministrazione Trump, è volata in Florida per incontrare Trump il 4 gennaio. Gli ha detto che salvare Sala dalla famigerata prigione di Evin a Teheran era un urgente interesse nazionale, secondo un funzionario del governo italiano.
I funzionari italiani sono tornati a casa fiduciosi che Trump avesse compreso il dilemma di Meloni e che avrebbe potuto accettare il rilascio di Abedini, ha affermato il funzionario.
Meloni ha detto ai giornalisti a Roma la scorsa settimana che l’episodio aveva richiesto una complicata “triangolazione diplomatica” con l’Iran e gli Stati Uniti. Ha rifiutato di commentare la sua conversazione con Trump sulla questione.
Lo scambio di prigionieri
Sono trascorsi diversi giorni tra la liberazione di Sala da parte dell’Iran e l’ordine di rilascio di Nordio per Abedini, mentre l’Italia cercava di evitare l’apparenza di uno scambio di prigionieri diretto. Nordio ha anche affermato che avrebbe deciso sul caso di Abedini su basi strettamente legali.
In privato, tuttavia, i funzionari italiani affermano che non c’era altro modo per salvare Sala da una lunga e pericolosa detenzione.
Il Dipartimento di Giustizia aveva accusato Abedini di aver fornito tecnologia al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran, che i militanti sostenuti dall’Iran avevano utilizzato in un attacco con droni in Giordania un anno fa, in cui erano morti tre soldati americani e ne erano rimasti feriti circa 40. L’Iran ha affermato che le accuse contro Abedini sono false.