Andy Warhol tra i rifiuti: arte perduta nel caos olandese

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Nelle mani di Andy Warhol, persino un oggetto banale poteva diventare arte. Ma in quelle del municipio olandese di Maashorst, una delle sue opere ha fatto la fine più impensabile: è stata buttata via con la spazzatura.
La notizia ha lasciato interdetti collezionisti, critici e cittadini, mentre il comune ammette pubblicamente l’increscioso errore.
Giovedì scorso, il municipio ha annunciato che ben 46 opere d’arte, tra cui una preziosa serigrafia di Warhol raffigurante l’ex regina Beatrice dei Paesi Bassi, sono “molto probabilmente” finite tra i rifiuti durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio municipale.
A dare la notizia è stato lo stesso sindaco, Hans van der Pas, che ha definito la vicenda “una questione seria” e ha riconosciuto la negligenza con cui sono stati trattati beni pubblici di valore culturale e storico.
La serigrafia in questione faceva parte della celebre serie Reigning Queens del 1985, in cui Warhol ritrasse quattro regine regnanti dell’epoca – Elisabetta II, Margherita II, Ntombi Twala ed appunto Beatrice – utilizzando la sua tipica tecnica pop e colori accesi.
Opere considerate icone della cultura contemporanea e oggetto di collezionismo internazionale.
Secondo un’indagine indipendente, le opere furono temporaneamente conservate nel seminterrato del municipio durante i lavori, ma in assenza totale di politiche e linee guida su catalogazione, sicurezza e conservazione.
Alcuni pezzi, già danneggiati da acqua e umidità, sono poi spariti senza lasciare traccia. L’ipotesi più accreditata? Siano stati gettati per errore insieme ai rifiuti.
La collezione apparteneva in origine al comune di Uden, confluito nel 2022 in Maashorst. Durante la fusione, molte opere vennero ridistribuite, prestate o restituite agli artisti, ma 46 risultano tuttora scomparse.
Il comune, rammaricato, ammette che è altamente improbabile riuscire a recuperarle.
Una perdita incalcolabile, non solo in termini economici, ma anche per il patrimonio culturale condiviso. E un monito su quanto l’arte, se non custodita con attenzione, possa letteralmente finire nel dimenticatoio… o nel cassonetto.