Giuseppe Scuccimarri 
#image_title
I terroristi di Hamas avrebbero brutalmente ucciso i fratellini israeliani Ariel e Kfir Bibas a mani nude, ha dichiarato Israele venerdì, nonostante il gruppo terroristico abbia a lungo affermato che i bambini sono stati uccisi in un attacco aereo mirato effettuato dallo stato ebraico.
“Ariel e Kfir Bibas sono stati uccisi da terroristi a sangue freddo”, hanno detto le forze di difesa israeliane in una dichiarazione su X. “I terroristi non hanno sparato ai due ragazzini – li hanno uccisi a mani nude.”
“In seguito, hanno commesso atti orribili per coprire queste atrocità.” La scioccante rivelazione è stata fatta dopo che i resti dei bambini erano in due delle quattro bare restituite a Israele – e poi identificate positivamente – giovedì come parte dell’accordo di cessate il fuoco in corso.
“Secondo la valutazione di funzionari professionisti, sulla base delle informazioni a nostra disposizione e dei risultati forensi del processo di identificazione, Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente assassinati da terroristi durante la loro prigionia nel novembre 2023“, ha detto un portavoce dell’IDF in una dichiarazione.
La famiglia Bibas, che è diventata simbolo della difficile situazione degli ostaggi israeliani, aveva a lungo sperato che i bimbi e la loro madre, Shiri, fossero ancora vivi dopo essere stati rapiti da Hamas dalla loro casa nell’attacco che ha iniziato la guerra.
Senza offrire prove, il gruppo terroristico aveva affermato nel novembre 2023 che i bambini, di 4 e 10 mesi, e la loro madre erano rimasti uccisi in un attacco aereo israeliano. Israele, tuttavia, ha confermato ufficialmente la loro scomparsa solo questa settimana, dopo aver rivelato che i bambini e la loro madre sarebbero stati tra i quattro ostaggi che Hamas aveva accettato di consegnare giovedì.
Mentre i funzionari israeliani hanno identificato positivamente Ariel e Kfir e un altro ostaggio, l’84enne Oded Lifshitz, la quarta bara – che avrebbe dovuto contenere la loro madre – conteneva un “corpo anonimo e non identificato”. “Durante il processo di identificazione, è stato stabilito che il corpo aggiuntivo ricevuto non è quello di Shiri Bibas, e non è stata trovata alcuna corrispondenza per nessun altro ostaggio”, hanno detto i funzionari.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu venerdì ha giurato vendetta per quella che ha definito una “violazione crudele e malevola” dell’accordo di cessate il fuoco. Netanyahu ha accusato i terroristi di agire “in modo indicibilmente cinico” mettendo i resti non identificati nella bara invece di Bibas.
“Lavoreremo con determinazione per riportare Shiri a casa insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo pieno per questa violazione crudele e dannosa dell’accordo”, ha detto.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu venerdì ha giurato vendetta per quella che ha definito una “violazione crudele e malevola” dell’accordo di cessate il fuoco. Netanyahu ha accusato i terroristi di agire “in modo indicibilmente cinico” mettendo i resti non identificati nella bara invece di Bibas
“Lavoreremo con determinazione per portare Shiri a casa insieme a tutti i nostri ostaggi – sia vivi che morti – e garantire che Hamas paghi il prezzo pieno per questa crudele e malevola violazione dell’accordo”, ha detto.
“La sacra memoria di Oded Lifshitz e Ariel e Kfir Bibas sarà per sempre sancita nel cuore della nazione. Possa Dio vendicare il loro sangue. E così ci vendicheremo.” Il trio è diventato un simbolo duraturo di crepacuore per Israele all’inizio della guerra dopo che sono emersi filmati e immagini di Shiri che stringeva strettamente i suoi due bimbi mentre era circondata da terroristi.
Separatamente, anche il marito di Shiri e il padre dei bambini, Yarden Bibas, è statio preso in ostaggio il 7 ottobre dopo aver lasciato la loro casa a Nir Oz per proteggere la sua famiglia.
Yarden è stato rilasciato vivo da Hamas il 1° febbraio. Durante la prigionia, Hamas lo aveva costretto ad annunciare la morte dei suoi cari in un video di propaganda. “Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia Bibas in questo momento incredibilmente difficile e rimaniamo impegnati a fare tutto il possibile per garantire che Shiri e tutti gli ostaggi siano riportati a casa alla prima occasione”, ha detto l’IDF.
About The Author
