Ballando con le Stelle, Federica Pellegrini, la sua vittoria più grande, quella sulla bulimia
Sarà l’esperienza nuova a Ballando con le Stelle o la maternità, ma è una Federica Pellegrini totalmente inedita quella che stiamo scoprendo nel dancing show di Milly Carlucci.
Federica, leggenda del nuoto italiano, si è sempre portata dietro quest’aria algida ed un po’ antipatica: estrema riservatezza, grande determinazione e, forse eccessiva trasparenza, non le hanno fatto conquistare le simpatie del pubblico.
Le sue vittorie ci hanno messo il carico da novanta, si sa, quando si è in cima si è sempre molto soli.
Poche clip, di quelle che vengono mandate in onda prima di ogni esibizione, ci stanno facendo conoscere un nuova Federica, molto più umana che “Divina” e, dobbiamo dirvi, questa Federica ci sta conquistando.
Nella clip di stasera, Federica ha ammesso di aver vissuto momenti difficili, in cui il desiderio di mantenere alte prestazioni in piscina e soddisfare le aspettative esterne ha creato un ciclo autodistruttivo, facendola cadere nel tunnel della bulimia che, in qualche modo, ha condizionato la sua vita ed anche le sue prestazioni in vasca.
Il rapporto malsano con il cibo è stato, per lei, un tentativo di tenere tutto sotto controllo, in un periodo in cui si sentiva vulnerabile sia a livello fisico che psicologico.
“Dovevo essere la prima della classe a nuoto e quindi questa ricerca continua della perfezione prima o poi ti porta ad esplodere e forse per me l’adolescenza è stata veramente l’esplosione.
Il mio fisico non era più un fisico longilineo, ho cominciato comunque ad avere questo cambiamento nel corpo di una donna e diciamo che qualche problemino è arrivato e da lì proprio è crollato tutto il mio mondo.
Ho sofferto di bulimia perché fondamentalmente ho vissuto 36 anni in costume da bagno davanti a tutti, quindi è logico che quando il tuo corpo ha quella fase di passaggio dal corpo di una bambina a un corpo che sta diventando donna non ti riconosci più.
Questo non riconoscersi allo specchio mi ha portato ad avere fondamentalmente questo problema psicologico, cioè dei grandissimi sensi di colpa dove io mi ingozzavo di cibo dalla mattina alla sera e poi vomitavo tutto quello che avevo mangiato.
Come sempre mi ha salvato il nuoto perché non riuscivo più a performare, non avevo più le energie per performare in un determinato modo.
Poi il fatto di avere una famiglia unita significava che tu sapevi che qualsiasi cosa sarebbe successo nella tua vita, sapevi dove dovevi stare.”
La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi, per evitare l’aumento di peso.
Federica ha raccontato come, soprattutto durante la sua adolescenza, abbia sperimentato la pressione per mantenere un corpo ideale da atleta, condizione che l’ha spinta a cercare di controllare in modo ossessivo il proprio peso.
Superare questo disturbo è stato un processo lungo e impegnativo per Federica.
Grazie al sostegno della sua famiglia, del suo team e alla determinazione personale, è riuscita a riprendere il controllo della sua vita e a ritrovare l’equilibrio, concentrandosi sulla sua salute mentale e fisica.
Oggi, la campionessa parla di quei momenti come parte del suo percorso di crescita, riconoscendo quanto sia importante cercare aiuto e parlare apertamente di questi temi, specialmente in un contesto come quello sportivo, dove la pressione per raggiungere la perfezione può portare a gravi conseguenze psicologiche.
Il messaggio di Federica Pellegrini è particolarmente significativo per i giovani, non solo atlete e atleti, che spesso si trovano a confrontarsi con aspettative irrealistiche riguardo al proprio corpo.
La sua storia serve da monito e incoraggiamento per coloro che si trovano a lottare contro problemi simili, dimostrando che è possibile uscirne, ritrovando un rapporto sano con il proprio corpo e il cibo, senza compromettere il proprio benessere o le proprie aspirazioni.
Il suo contributo alla lotta contro i disturbi alimentari, condividendo la propria esperienza, può ispirare chiunque si trovi in difficoltà, mostrando che la guarigione è possibile e che il supporto giusto può fare la differenza.
Now I am ready to do my breakfast, later than having my breakfast coming yet again to read other news.