Banana Yoshimoto e “Lo spirito bambino”
“In questo periodo a casa mia c’è lo spirito di un bambino. Si manifesta la notte. È un bimbo piccolo, perciò sono certa che non sia la Misuzu nera. Né è il fantasma di mio fratello, che veglia sempre su di me.”
Banana Yoshimoto compie sessant’anni il 24 luglio.
Per l’occasione l’editore italiano ha annunciato l’uscita, il 10 settembre, di un nuovo libro, Lo spirito bambino.
Il nuovo romanzo fa parte de Le strane storie di Fukiage – la saga delle sorelle gemelle Mimi e Kodachi, cresciute da una coppia di amici dei genitori dopo un incidente stradale in cui il padre è rimasto ucciso e la madre non è mai uscita dal coma.
Anche in questo nuovo capitolo ogni vicenda è lo spunto per una meditazione sul significato profondo della vita, sull’assenza e il suo contrario, sull’amicizia e sull’amore.
Nata a Tokyo nel 1964, Mahoko Yoshimoto, vero nome della scrittrice, con i suoi libri ha venduto 6 milioni di copie nel mondo ed è stata un vero caso editoriale sin dal suo esordio, nel 1988.
Anche in Italia la Yoshimoto ha catturato subito l’interesse del pubblico: Kitchen, il romanzo in cui racconta la solitudine dei giovani e la famiglia, ci ha mostrato una versione inedita del Giappone. La sua prima traduzione mondiale è del 1991.
In Kitchen le cucine nuove o vissute rappresentano i sogni e il calore della famiglia desiderata da Mikage, la protagonista, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna.
Ma con uno spirito molto vicino a quello contemporaneo, Banana racconta come la famiglia si possa scegliere e anche inventare.
Lo spirito bambino racconta di una strana presenza che si aggira a casa di Misuzu, forse il preludio a una gravidanza o l’eco lontana di un passato doloroso. Mimi intanto continua a vivere la propria vita a Fukiage, nella calma di quella cittadina stretta tra i monti e il mare.
Tutti i libri della Yoshimoto sono scritti con uno stile semplice, fresco e molto originale e non hanno mai smesso di conquistare i lettori.
Proprio per questo motivo, le sue opere vengono spesso paragonate ai manga, per le situazioni descritte e per i loro protagonisti
Manga è, infatti, il termine giapponese che indica i fumetti originari del Giappone, mentre in Giappone il termine indica generalmente tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine.