Bolzano, bimba di 8 anni aggredita a calci e pugni da tre compagne di classe
Un episodio di bullismo che ha scosso la comunità di Bolzano ha visto coinvolta una bambina di 8 anni, vittima di una brutale aggressione da parte di tre compagne di classe.
La violenza, avvenuta durante l’intervallo, ha visto la bambina subire calci e pugni, con gravi lesioni che hanno richiesto un intervento medico d’urgenza e una prognosi di 20 giorni.
La ricostruzione
Secondo quanto riportato, la vittima non è nuova a episodi di bullismo. La bambina, infatti, sarebbe stata già oggetto di aggressioni verbali in passato, segno che la violenza nei suoi confronti si è manifestata come un fenomeno progressivo e non isolato.
La sua famiglia, molto provata dall’accaduto, ha immediatamente chiesto che le bambine coinvolte nell’aggressione vengano sospese, ma, essendo una scuola primaria, si prevede che si scelga di intervenire con percorsi psicologici ed educativi.
Per seguire la vicenda, la famiglia ha deciso di affidarsi a un avvocato, Nicola Nettis, che ha dichiarato:
«Il più delle volte non è un episodio isolato, ma il risultato di una reiterazione di eventi. Stiamo cercando di capire come si è arrivati a questo punto».
Il legale ha inoltre sottolineato le preoccupazioni relative alle conseguenze psicologiche che un episodio del genere potrebbe avere su una bambina così piccola:
«Si tratta di un fatto preoccupante, soprattutto per le ripercussioni psicologiche che può comportare».
L’intervento delle autorità
La vicenda ha scatenato un intervento immediato da parte della sovrintendenza scolastica, che è stata informata dei fatti e ha attivato i servizi sociali e la procura per avviare un’indagine approfondita.
Nonostante il trauma fisico subito dalla bambina, le indagini si concentreranno anche sulle dinamiche psicologiche alla base dell’aggressione, cercando di comprendere se ci siano stati altri episodi precedenti o segnalazioni di bullismo che possano aver contribuito a creare questo ambiente di violenza.
La risposta della scuola
Nel frattempo, la scuola ha avviato delle indagini interne e sta cercando di gestire la situazione con delicatezza, cercando di evitare che la vicenda possa avere ulteriori ripercussioni sul clima educativo.
La scelta di non sospendere immediatamente le alunne coinvolte nell’aggressione, ma di affidarsi a percorsi psicologici e di educazione alla non-violenza, è un tentativo di affrontare il problema in modo costruttivo, senza ricorrere a soluzioni che potrebbero aggravare ulteriormente il disagio.