Una brutale aggressione è avvenuta all’esterno del Forum di Bressanone, durante il “Maturaball”, la tradizionale festa dei maturandi destinata a raccogliere fondi per la gita scolastica di fine anno.
Un 18enne è stato pestato a sangue da un gruppo di coetanei che lo hanno colpito con pugni e calci al volto mentre era inerme a terra. L’aggressione, segnata da insulti a sfondo etnico, ha lasciato il giovane con un trauma cranico e fratture all’orbita oculare e al setto nasale.
Il video dell’aggressione
Il video della violenza è rapidamente circolato sui social, suscitando indignazione e polemiche. Nel filmato si vedono alcune persone riprendere la scena con il cellulare, mentre altre si scattano selfie, incuranti delle urla di dolore del ragazzo e dei ripetuti insulti, tra cui “sporco italiano”. Nessuno dei presenti è intervenuto per fermare l’aggressione.
Il racconto del padre della vittima
Secondo quanto raccontato dal padre del ragazzo, l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane era intervenuto per difendere un amico minorenne in difficoltà.
“Lo tenevano a terra e gli altri gli tiravano pugni e calci in faccia come fosse una palla da calcio”
ha dichiarato il padre alla TgR locale.
“Nessuno di quelli lì affianco è intervenuto, erano tutti impegnati a farsi selfie. Chi ha sbagliato ora deve pagare.”
L’identità degli aggressori
Gli aggressori sarebbero alcuni coetanei di lingua tedesca provenienti da un paese vicino a Bressanone. L’episodio ha riacceso il dibattito sulle tensioni etniche nella regione.
La dichiarazione di Urzì
Il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, ha annunciato di voler sottoporre il caso al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dichiarando:
“L’episodio del selvaggio pestaggio a Bressanone non può lasciare indifferenti. È necessario che tutte le forze politiche condannino senza riserve questo atto di violenza”
Urzì ha sottolineato come questo episodio richiami vecchie ferite legate ai rapporti etnici e linguistici in Alto Adige.
“Lascia allibiti che nel 2025 si verifichino ancora episodi del genere. Il padre del ragazzo ha chiarito che suo figlio vive una sua identità trasversale rispetto ai gruppi linguistici del territorio, il che rende l’aggressione ancora più grave, simbolo di un approccio culturale che pensavamo superato.”
Le indagini sono in corso per identificare e punire i responsabili di questo atto di violenza.