Cassino, cade dal monopattino, dimesso muore poco dopo

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Cassino, sgomento per la morte venerdì 4 aprile sera, di Charles Balfour, un giovane di 24 anni, studente originario del Ghana. Il ragazzo si era recato in ospedale perché dopo la caduta da un monopattino accusava forti dolori all’addome. Nonostante la sintomatologia manifestata, il giovane non sarebbe stato sottoposto a una Tac addominale ed è morto poco dopo per una emorragia interna.
Il Ministero della Salute ha inviato ispettori
A denunciare l’ennesimo episodio di malasanità, i familiari della vittima. Il Ministero della Salute ha attivato la procedura per inviare presso il nosocomio i suoi ispettori, mentre la procura di Cassino ha aperto una inchiesta. Secondo la denuncia al giovane non è stata prestata adeguata assistenza. L’inchiesta dovrà chiarire se Balfour si sarebbe potuto salvare se fosse stato operato la sera stessa dell’incidente e non alle 7 del mattino dopo, cioè tre ore e mezza dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso.
Tac al cranio invece che all’addome
I familiari della vittima, in particolare il fratello arrivato da Carpi dove il giovane risiedeva, ha sottolineato come l’ospedale abbia provveduto a fare una Tac al cranio, disinteressandosi completamente dell’addome nonostante la vittima avvertisse molto dolore. Lunedì 7 aprile gli inquirenti valuteranno le iscrizioni da fare sul Registro degli Indagati, probabilmente con la accusa di omicidio colposo.
Il susseguirsi dei fatti dalla caduta alla morte
Venerdì 4 aprile Charles Baffour esce con alcuni amici dell’università a prendere una birra per poi tornare verso casa a bordo di un monopattino. Per motivi che gli inquirenti stanno accertando, il giovane perde il controllo del mezzo e si ritrova per terra. Alcuni ragazzi lo trovano riverso sull’asfalto immobile intorno all’1,40.
Dopo poco passa anche Enzo Salera, il sindaco di Cassino, si ferma e si assicura che arrivi l’ambulanza, mezzo su cui Baffour sale con le sue gambe per essere trasportato all’ospedale Santa Scolastica. Ciò che accade dopo gli inquirenti lo hanno ricostruito grazie alle deposizioni di tre sanitari in servizio a quell’ora al Pronto Soccorso, ascoltati come “persone informate dei fatti”.
Al Pronto Soccorso il giovane racconta quanto accadutogli e viene sottoposto a una serie di esami compresa una Tac al cranio, mentre secondo uno dei testimoni non viene effettuata una Tac all’addome, nonostante Baffour continui a ripetere di avere dolori fortissimi al ventre. Alle 3,30 il giovane viene dimesso ma non si sente bene e non si allontana, i sanitari hanno riferito che è rimasto su una sedia della Sala d’Attesa per poi sdraiarsi su una barella dove è stato ritrovato alle 7,00 del mattino di sabato 5 aprile in stato confusionale.
Solo in quel momento i medici si rendono conto dell’emorragia in atto, viene sottoposto a una Tac addominale che evidenzia la rottura della milza e lesioni renali. Portato d’urgenza in sala operatoria, viene sottoposto a un intervento d’urgenza, ma è troppo tardi, Baffour muore sotto i ferri.
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