Champions amara, Milan e Atalanta salutano l’Europa
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Serata amara per le squadre italiane in Champions League, con il Milan e l’Atalanta vengono eliminate definitivamente ai playoff della competizione. Due risultati pesanti, che influiscono anche sulla posizione dell’Italia nel ranking europeo. Vediamo nel dettaglio quanto accaduto nelle due sfide:
Milan-Feyenoord 1-1: rossoneri eliminati
Dopo la vittoria per 1-0 all’andata, Conceiçao non riesce a ribaltare la situazione al ritorno. La partita è segnata dall’espulsione di Theo Hernandez, che costringe la sua squadra a giocare in inferiorità numerica. Per i rossoneri sfuma così il sogno Champions.
Primo tempo: inizio illusorio
Nel ritorno dei playoff di Champions League, il Milan affronta il Feyenoord con l’obiettivo di ribaltare la sconfitta per 1-0 dell’andata. L’avvio dei rossoneri è travolgente: dopo appena 38 secondi, Gimenez porta in vantaggio la
squadra di Conceiçao, facendo esplodere San Siro e pareggiando il computo complessivo dei gol. Il Milan gioca con intensità, tenendo alti i terzini, pressando forte e cercando continuamente il varco giusto per chiudere la partita.
I protagonisti dell’attacco rossonero, Pulisic, Joao Felix e Leao, creano costantemente pericoli, con il portoghese in particolare che domina la fascia sinistra. Nonostante la netta superiorità, il Milan non riesce a trovare il gol del raddoppio. Il Feyenoord, seppur in difficoltà, resiste, grazie a una difesa compatta e qualche errore di precisione dei
rossoneri. Il palo esterno colpito da Theo Hernandez nel finale sancisce la fine della prima frazione.
Secondo tempo: l’episodio che cambia tutto
Il Milan riparte con la stessa aggressività nella ripresa, ma al 51mo arriva la svolta negativa della partita: Theo Hernandez, già ammonito, viene espulso per simulazione. L’inferiorità numerica costringe Conceiçao a ridisegnare la squadra, passando a un 4-4-1 con Musah largo, Bartesaghi al posto di Pulisic e Joao Felix falso nove.
Il Feyenoord, galvanizzato dall’espulsione, prende il controllo del possesso palla e al 73mo trova il pareggio con un colpo di testa di Carranza, appena entrato, su un cross di Bueno. Il Milan, scosso e privo della brillantezza iniziale, fatica a reagire e non riesce a creare occasioni nitide per riportarsi in vantaggio. Il pareggio condanna i rossoneri all’eliminazione.
Conceiçao: Delusione enorme, ma dobbiamo reagire
“La delusione è tanta, siamo arrabbiati. Sapevamo di avere più qualità. Abbiamo commesso errori a Rotterdam e oggi eravamo determinati a vincere, ma abbiamo sbagliato troppe occasioni, incluso il secondo gol. Abbiamo delle responsabilità e ora dobbiamo concentrarci sul campionato, poi sulla Coppa Italia. Serve più forza e più lavoro.”
Così il tecnico del Milan dopo l’1-1 di San Siro contro il Feyenoord, che sancisce l’eliminazione
dei rossoneri dalla Champions League:
“Abbiamo già giocato a lungo in inferiorità numerica a Zagabria, e oggi l’espulsione di Theo ha cambiato la gara. L’unico loro tiro in porta è stato il gol. Per me questa è una sconfitta. Ho commesso tanti errori in carriera e continuo a farne, così come i miei giocatori. Ma la responsabilità di questa eliminazione è mia, non di Theo.”
L’Atalanta cede al Bruges
Dopo la sconfitta del Milan, anche l’Atalanta esce di scena dalle competizioni europee, cedendo il passo al Bruges. Al Gewiss Stadium, il match si conclude con un amaro 1-3 che sancisce l’eliminazione dei bergamaschi. Nonostante una gara ricca di occasioni e momenti spettacolari, sono i belgi a proseguire il cammino, lasciando la squadra di Gasperini con più di un rimpianto. Per la Dea, questo risultato conferma un momento di difficoltà, segnando la terza partita consecutiva senza vittorie.
Primo tempo: un’Atalanta sfortunata e punita
Fin dai primi minuti il match si rivela acceso, con occasioni da entrambe le parti. L’Atalanta sfiora subito il vantaggio con un colpo di testa di Kolasinac, ma sul capovolgimento di fronte il Bruges sfrutta una difesa disorganizzata: Talbi trafigge Carnesecchi, portando in vantaggio gli ospiti dopo appena due minuti. I nerazzurri reagiscono e cercano il pareggio con Retegui, che però vede annullare il suo gol per fuorigioco.
Mentre l’Atalanta continua a spingere, il Bruges si dimostra letale in ripartenza: al 26’, dopo una respinta di Carnesecchi, Talbi insacca ancora, firmando il raddoppio. Nel finale di primo tempo, la Dea sfiora più volte il gol con Zappacosta, Pasalic e Cuadrado, ma tra Mignolet e il palo la porta del Bruges resta inviolata.
A complicare ulteriormente la situazione, nel recupero arriva il terzo gol belga con un tiro dalla distanza di Jutgla, chiudendo un primo tempo disastroso per l’Atalanta.
Secondo tempo: il sogno di rimonta sfuma
Per tentare la rimonta, Gasperini inserisce Lookman, ed è proprio lui a riaccendere le speranze dopo appena un minuto, segnando su assist di Zappacosta. La partita sembra riaprirsi definitivamente quando, al 57’, viene assegnato un rigore all’Atalanta per un fallo su Cuadrado. Sul dischetto si presenta Lookman, ma Mignolet para il tiro,
spegnendo l’entusiasmo nerazzurro.
Nonostante gli sforzi, l’Atalanta continua a sbattere contro un Mignolet invalicabile, che neutralizza anche un pericoloso tentativo di Retegui. Gasperini prova il tutto per tutto inserendo Samardzic, Bellanova e Posh, ma la Dea non riesce più a rendersi pericolosa. A peggiorare le cose arriva anche l’espulsione di Toloi, che perde la testa
dopo uno scontro con De Cuypers. Il triplice fischio spegne ogni speranza nerazzurra.
Gasperini: Gli episodi hanno deciso
Gian Piero Gasperini è deluso dopo l’eliminazione della sua Atalanta dalla Champions League, parlando di due partite che definisce abbastanza strane. A Sky ha dichiarato:
“La Champions è una competizione che si decide spesso per episodi. Abbiamo subito gol subito dopo pochi secondi, ma abbiamo avuto molte occasioni. Loro sono stati molto concreti, sfruttando al massimo ogni opportunità. La squadra ha dato il massimo, sempre con dignità, tranne per l’episodio dell’espulsione di Toloi, di cui mi dispiace molto.”
Riguardo alla scelta di non schierare Lookman dal primo minuto, Gasperini è stato chiaro: “Fino a pochi giorni fa aveva difficoltà a calciare, bisogna conoscere la situazione prima di fare certe critiche. Non è così semplice decidere di metterlo in campo dall’inizio.”
Ha anche criticato l’attaccante per aver calciato il rigore:
“Lookman non doveva tirare il rigore, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. Ha calciato lui per l’entusiasmo dopo il gol, ma ha una percentuale bassissima e anche in allenamento sbaglia spesso. Non doveva essere lui, c’erano altri come De Ketelaere e Retegui che potevano farlo.”
Sul piano atletico, il tecnico non ha riscontrato problemi:
“Abbiamo tenuto bene tutta la partita, anche fino alla fine, nonostante il rigore sbagliato che ha un po’ frenato la nostra spinta. Dal punto di vista fisico stavamo bene, ma loro avevano una velocità che abbiamo fatto fatica a contenere. Potevamo fare meglio in alcuni uno contro uno, ma loro sono stati molto bravi a sfruttare le occasioni. Abbiamo avuto molte più chance, ma dobbiamo riconoscere i meriti del Bruges. L’eliminazione è giusta.”
TOP e FLOP
TOP: Gimenez brilla, poi lascia il campo
Sblocca subito il match, si muove bene e serve un ottimo assist a Joao Felix, che però spreca. Dopo
l’espulsione di Theo, esce dal campo insieme a Pulisic.
FLOP: Theo Hernandez, serata da incubo
Appare nervoso e poco concentrato già nel primo tempo. Spinge poco, è impreciso e, da diffidato, si fa ammonire ingenuamente per una trattenuta evitabile a centrocampo. Nella ripresa prova a essere più offensivo, ma cade in area e viene espulso per simulazione, un’ingenuità imperdonabile che compromette il match.
Due eliminazioni amare
Con il pareggio finale di 1-1, il Milan dice addio alla Champions League, mentre il Feyenoord accede agli ottavi di finale, dove affronterà una tra Inter e Arsenal. I rossoneri escono dalla competizione con molti rimpianti: dopo un avvio perfetto, l’espulsione di Theo Hernandez ha cambiato l’inerzia della gara, compromettendo una qualificazione che sembrava alla portata.
Nel finale, il Milan ha mostrato confusione e mancanza di idee, senza riuscire a trovare la giocata decisiva. La delusione è grande, e il bilancio di questa eliminazione lascia aperti molti interrogativi sul futuro della squadra.
La serata di ieri segna anche l’uscita di scena dell’Atalanta dalla competizione europea. Il Bruges si qualifica agli ottavi dove affronterà una tra Lille e Aston Villa.
Per la Dea resta il rammarico di aver perso contro un avversario alla portata, pagando a caro prezzo le disattenzioni difensive e la scarsa concretezza sotto porta. Ora la squadra di Gasperini dovrà concentrarsi sui prossimi impegni per riscattare un periodo negativo e riprendere il cammino in campionato.
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