Champions, Inter in top 4, Milan, Juve e Atalanta ai playoff
Una serata calcistica senza precedenti, con 18 partite disputate in contemporanea e ben 5 squadre italiane in campo. Questo è stato il palcoscenico offerto dalla Champions League nella serata di mercoledì.
Un mix di emozioni e risultati contrastanti, che ha visto ben 4 delle 5 italiane qualificarsi per la fase successiva della competizione, tra vittorie e qualche rimpianto.
Ecco nel dettaglio tutto quello è successo in questa ottava giornata:
Inter agli ottavi: Monaco travolto 3-0
Obiettivo centrato per l’Inter, che nell’ultima gara della fase a gironi della Champions League supera nettamente il Monaco con un secco 3-0.
Grazie a questa vittoria, la squadra di Simone Inzaghi si qualifica direttamente agli ottavi di finale da testa di serie, chiudendo il girone al quarto posto con 19 punti. Al Meazza i nerazzurri dominano la partita, giocano con grande sicurezza e si affidano a una prestazione straordinaria di Lautaro Martinez.
Primo tempo: Lautaro scatenato, Monaco in dieci
Inzaghi sceglie di non fare turnover, confermando Asllani in cabina di regia al posto dell’infortunato Calhanoglu e affidandosi alla coppia d’attacco Thuram-Lautaro.
Anche il Monaco, ancora in corsa per un posto tra le prime otto, cambia poco: Hutter schiera Zakaria in mediana e opta per Akliouche, Minamino e Golovin a supporto di Embolo.
L’Inter parte fortissimo e dopo soli quattro minuti passa in vantaggio grazie a un rigore trasformato da Lautaro, concesso per un fallo di Zakaria su Thuram.
I nerazzurri continuano a spingere e sfiorano subito il raddoppio con Dumfries. La partita prende una svolta decisiva all’11’, quando Mawissa stende Thuram in campo aperto e viene espulso, lasciando il Monaco in inferiorità numerica.
Approfittando della superiorità, l’Inter continua a dominare e trova il 2-0 al 16’ con un altro gol di Lautaro, che sfrutta un passaggio preciso di Barella. I nerazzurri controllano il gioco con grande sicurezza e sfiorano più volte il terzo gol, con Dimarco e Thuram che vanno vicini alla rete prima dell’intervallo.
Secondo tempo: gestione e Lautaro firma la tripletta
Nella ripresa il Monaco prova a cambiare qualcosa inserendo Teze e Bouabre, ma l’Inter mantiene il controllo del gioco abbassando il ritmo e gestendo il possesso palla con ordine. Thuram e Pavard mettono alla prova Majecki, ma il portiere del Monaco si oppone con due ottimi interventi.
Al 67’ arriva il definitivo 3-0: Lautaro è rapido a ribadire in rete una respinta di Majecki su tiro di Mkhitaryan, completando la sua splendida tripletta.
Con il risultato ormai acquisito, Inzaghi effettua diversi cambi per far rifiatare alcuni titolari, mentre il Monaco resta addirittura in nove uomini per l’infortunio di Teze.
Nei minuti finali Arnautovic e De Pieri sfiorano il poker, ma il punteggio non cambia. Al triplice fischio, l’Inter festeggia la qualificazione agli ottavi da testa di serie, mentre il Monaco dovrà affrontare i playoff.
Inzaghi: “Cammino straordinario”
Dopo la convincente vittoria contro il Monaco, Simone Inzaghi si gode il risultato e la prestazione della squadra:
“Sono davvero contento e ho fatto i complimenti ai ragazzi. Abbiamo fatto un percorso straordinario. Sette partite senza subire gol, e siamo arrivati primi nel girone solo grazie alla differenza reti”. “Ci vuole continuità nelle prestazioni, volevamo gli ottavi e ce li siamo guadagnati con pieno merito”
Analizzando la gara, ha poi aggiunto:
“I ragazzi hanno iniziato benissimo. Conoscevamo bene il Monaco, che ha messo in difficoltà molte squadre grazie ai suoi attaccanti. Era fondamentale essere molto organizzati, non abbiamo fatto calcoli e alla fine siamo riusciti a qualificarci”.
Milan sconfitto dalla Dinamo Zagabria: niente ottavi, sarà playoff
Il Milan chiude la fase a gironi della Champions League con una sconfitta per 2-1 contro la Dinamo Zagabria, fallendo l’accesso diretto agli ottavi di finale.
I rossoneri, che avevano bisogno di un risultato positivo per entrare tra le prime otto, dovranno ora passare dai playoff.
Primo tempo: errori e inferiorità numerica
Il Milan ha mostrato ancora una volta le sue difficoltà, soprattutto nella prima frazione. L’approccio alla gara è stato timido e privo di aggressività.
Al 19’, un errore clamoroso di Gabbia nel tentativo di servire Maignan ha consegnato il pallone a Baturina, che non ha sbagliato davanti alla porta.
Dopo il gol subito, la reazione rossonera è stata quasi inesistente. Anzi, il nervosismo ha preso il sopravvento, culminando nell’espulsione di Musah tra il 32’ e il 39’ per un doppio giallo: prima per proteste, poi per un intervento evitabile.
Sotto di un gol e in inferiorità numerica, il Milan si è trovato in grande difficoltà, chiudendo il primo tempo senza creare reali pericoli per la porta avversaria.
Secondo tempo: illusione e beffa finale
Nella ripresa Conceiçao ha provato a cambiare qualcosa, inserendo Terracciano e Chukwueze al posto di Morata, poco incisivo, e di un centrocampo che faticava a creare gioco.
Il Milan è apparso più determinato e, dopo otto minuti, è riuscito a pareggiare con Pulisic, complice un’incertezza del portiere Nevistic. Tuttavia, la spinta rossonera si è spenta subito e la Dinamo Zagabria ne ha approfittato.
Dopo un gol annullato a Kulenovic, i croati hanno trovato il 2-1 definitivo al 52’ con Pjaca, che ha superato Tomori e battuto Maignan.
Nonostante la vittoria, la squadra di Cannavaro è stata eliminata a causa della differenza reti, mentre il Milan dovrà ora affrontare i playoff per cercare di proseguire il proprio cammino in Champions League.
Conceiçao: “Dobbiamo alzare il livello”
Sergio Conceiçao ha commentato così la prestazione deludente dei suoi:
“Tutti gli episodi della partita sono stati contro di noi, ma nel primo tempo ci è mancata la forza nei duelli e non siamo stati abbastanza aggressivi. Fino al gol, la Dinamo non era mai arrivata in porta, ma noi arrivavamo nei loro 30 metri senza riuscire a essere decisivi.
L’errore di Gabbia può essere perdonato, ma dovevamo fare di più. Dopo l’espulsione di Musah, abbiamo continuato a lottare, cercando il pareggio, ma quando l’abbiamo trovato, abbiamo subito un altro errore individuale. A questo livello è così, e noi dobbiamo alzare il nostro livello”.
Atalanta, sfiorata l’impresa: 2-2 contro il Barcellona
L’Atalanta va vicina a un risultato storico ma si ferma sul 2-2 in casa del Barcellona, mancando la qualificazione diretta agli ottavi di Champions League.
Primo tempo: buona partenza della Dea
I nerazzurri partono con un atteggiamento prudente, lasciando il possesso palla agli spagnoli, che provano a imporre il proprio gioco.
La squadra di Gasperini, però, difende con ordine: Kolasinac marca stretto Yamal, mentre Hien tiene fisicamente Lewandowski. Gli ospiti però sfiorano il vantaggio al 38’ con Zappacosta, che batte Szczesny.
Il gol viene però annullato dal VAR per un fuorigioco millimetrico di De Ketelaere. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con grande intensità ma poche occasioni nette.
Secondo tempo: botta e risposta fino al pari finale
Nella ripresa il Barcellona colpisce subito, sfruttando una distrazione della difesa bergamasca: al 47’ Lewandowski serve Raphinha sulla fascia, il brasiliano crossa per Yamal che supera Carnesecchi e porta avanti i blaugrana.
Il portiere nerazzurro evita il raddoppio con due ottimi interventi ancora su Yamal, ma al 67’ l’Atalanta trova il pareggio. Ederson, servito da Zappacosta, si libera di Gavi e Yamal e batte Szczesny con un potente destro per l’1-1.
La gioia dura poco, perché al 72’ Araujo riporta avanti il Barcellona con un colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Raphinha.
Gasperini prova a cambiare l’inerzia del gioco, inserendo Cuadrado, Zaniolo e Ruggeri. Proprio Cuadrado si rende subito protagonista: scambia con de Roon e serve Pasalic in area, che a tu per tu con Szczesny non sbaglia e firma il 2-2 al 79’.
Finale sofferto e qualificazione diretta sfumata
Nel finale, l’Atalanta deve stringere i denti, soprattutto dopo l’infortunio alla spalla di Scalvini, costretto a lasciare il campo quando i cambi erano già esauriti.
Nonostante l’inferiorità numerica nei minuti di recupero, i nerazzurri resistono e portano a casa un pareggio prezioso, ma non sufficiente per entrare direttamente agli ottavi.
L’Atalanta chiude così la fase a gironi come prima tra le escluse dalla qualificazione diretta, dovendo ora affrontare il playoff per proseguire il cammino europeo.
Gasperini: “Felice di giocare in Champions”
Gian Piero Gasperini che ha voluto ringraziare i suoi giocatori, soddisfatto del risultato ottenuto:
“Noi siamo l’Atalanta, dobbiamo essere felici di giocare in Champions League, di confrontarci con le migliori squadre d’Europa. Ora manca solo il Bayern tra le grandi, per noi è tutta una grande esperienza, sentire il loro tifo in questi stadi è unico.
Non c’è paragone con chi la pensa diversamente, che, poverino, è frustrato. A noi piace giocare in Champions League. Sarà un’opportunità per tutti noi, una vera festa. È la Champions, non il torneo dei bar. Se mi chiedete se voglio vincere la Champions, questi discorsi passano in secondo piano…”.
Bologna, pareggio onorevole: 1-1 contro lo Sporting Lisbona
Il Bologna conclude la sua avventura in Champions League con un pareggio per 1-1 in casa dello Sporting Lisbona. Nonostante l’eliminazione già certa, la squadra di Vincenzo Italiano esce a testa alta, mostrando solidità e continuità di rendimento.
Primo tempo: Bologna aggressivo, vantaggio con Pobega
Senza pressioni di classifica, il Bologna parte forte e dopo appena quattro minuti sfiora il gol con Beukema, che colpisce la traversa. La squadra di Italiano impone il proprio gioco, mettendo in difficoltà lo Sporting, che fatica a reagire.
Al 21’ arriva il vantaggio: Pobega svetta di testa e trafigge Israel, portando avanti i rossoblù.
Lo Sporting prova a rispondere, ma trova un attento Ravaglia, che al 42’ nega il pareggio ad Araujo con un ottimo intervento. Nel finale della prima frazione, la partita si innervosisce e l’arbitro è costretto a estrarre tre cartellini gialli in pochi secondi, ammonendo Beukema, Iling Jr e Debast.
Secondo tempo: Bologna vicino al raddoppio, ma lo Sporting pareggia
Nella ripresa, Italiano effettua due cambi, inserendo Erlic e Lykogiannis per Beukema e Holm. Il Bologna continua a controllare il gioco e sfiora il 2-0 al 54’ con Pobega, che si vede respingere un tiro insidioso dal portiere avversario.
Tuttavia, una distrazione difensiva costa cara ai rossoblu: al 77’, Harder sfrutta un errore di Casale in area e batte Ravaglia per l’1-1.
A questo punto, con lo Sporting già virtualmente qualificato grazie ai risultati dagli altri campi, entrambe le squadre abbassano il ritmo e il match si chiude senza ulteriori emozioni.
Per il Bologna, l’avventura in Champions si conclude con un pareggio di prestigio, a conferma della crescita della squadra. Lo Sporting, invece, festeggia il passaggio del turno con questo risultato.
Italiano: “Complimenti ai ragazzi”
Il tecnico del Bologna ha voluto celebrare la prestazione della sua squadra:
“È stata una competizione fantastica, un’esperienza splendida che concludiamo al 28esimo posto. Ho fatto i complimenti a tutti i ragazzi, ora dobbiamo concentrarci sulle due competizioni che ci restano.
Oggi siamo stati aggressivi e bravi a fermare le loro principali fonti di gioco, Trincao e Hjulmand. Nel finale siamo calati un po’, dopo aver sprecato alcune occasioni per il raddoppio. Ma anche oggi ce ne andiamo soddisfatti”.
Juventus, sconfitta pesante: 0-2 contro il Benfica
La Juventus chiude con una serata amara la fase a gironi di Champions League, perdendo 0-2 in casa contro il Benfica. I bianconeri offrono una prestazione opaca, creando poche occasioni e concedendo troppo in difesa.
Primo tempo: Juve fragile, Benfica in vantaggio
Il match parte con ritmi intensi e un’occasione per parte nei primi minuti: Gatti si oppone a Schjeldrup dopo un errore di McKennie, mentre Trubin salva il Benfica su un colpo di testa di Mbangula.
Poco dopo, Schjeldrup sfiora ancora il vantaggio, ma Perin risponde con una grande parata. Dopo un quarto d’ora, la Juventus perde Kalulu per infortunio e al suo posto entra Locatelli.
Al 17’, il Benfica passa in vantaggio: un lancio lungo viene bucato completamente da Gatti, Bah sfrutta l’errore e serve a Pavlidis un pallone facile da spingere in rete.
La reazione della Juve è praticamente inesistente, con un possesso palla sterile e privo di pericolosità.
Nel finale di primo tempo, un’altra indecisione di Gatti rischia di costare il raddoppio, ma Perin evita il peggio. Il primo tempo si chiude tra i fischi dello Stadium.
Secondo tempo: nessuna reazione, il Benfica chiude il match
Nella ripresa la Juventus continua a gestire il pallone senza riuscire a creare occasioni concrete. Con il passare dei minuti, i bianconeri alzano leggermente il baricentro e provano a rendersi pericolosi con tentativi di Thuram e Yildiz.
Motta inserisce anche Gonzalez e Koopmeiners per dare più qualità, mentre Douglas Luiz ha una buona occasione su assist di McKennie, ma Trubin si fa trovare pronto.
Proprio nel momento in cui la Juve sembra poter riaprire il match, arriva la rete che spegne ogni speranza: al 75’, Pavlidis serve Akturkoglu, che libera Kokcu, bravo a concludere per il definitivo 0-2.
Il gol chiude la partita e certifica una delle peggiori prestazioni stagionali della Juventus, che ora dovrà giocarsi tutto nei playoff di febbraio.
Thiago Motta: “Non siamo soddisfatti, bisogna migliorare”
Thiago Motta non nasconde la sua delusione dopo la pesante sconfitta:
“Quando perdiamo, siamo i primi a non essere. Ci sono aspetti che dobbiamo migliorare rapidamente, perché domenica c’è subito un’altra partita. Oggi siamo mancati negli ultimi metri. Per il resto c’è poco da dire, il Benfica ha meritato la vittoria. Noi non l’abbiamo meritata.
Il Benfica ha creato e finalizzato meglio di noi. Ora dobbiamo migliorare in fretta, perché domenica dobbiamo giocare subito. Il primo tempo è stato difficile, nonostante una buona occasione con Mbangula. Nel secondo tempo siamo migliorati, ma non abbastanza, e loro hanno meritato di vincere”.
Riconoscendo le lacune della squadra, ha poi aggiunto:
“Ci sono situazioni che dobbiamo gestire meglio, soprattutto quando andiamo in svantaggio. Non abbiamo fatto ciò che volevamo, perché se riesci a creare e finalizzare bene, aiuti anche a non permettere all’avversario di ripartire.
Sicuramente dovevamo fare meglio nella aggressione e in alcune situazioni le preventive andavano gestite meglio. Sono preoccupato? È una sconfitta, e non siamo contenti. È la seconda e non siamo soddisfatti. Ora l’unica cosa da fare è recuperare e provare a vincere”.
TOP e FLOP
TOP: Lautaro, toro indomabile
Ritrova il gol su rigore e dopo dieci minuti ha un’altra opportunità, questa volta su azione: calcia con potenza e centralmente e la palla finisce in rete. Nella ripresa completa la serata con una rete da opportunista, portando il suo bottino in Champions a 17 gol e consolidando il primato come miglior marcatore interista nella competizione. Dimostra di essere un vero capitano e trascinatore.
FLOP: Gabbia e Gatti, due buchi in difesa
Gabbia: commette un grave errore in fase difensiva, regalando a Baturina un’occasione d’oro per segnare il gol del vantaggio croato. Una disattenzione pesante, tanto che viene sostituito da Conceição già a inizio secondo tempo.
Gatti: sbaglia completamente il colpo di testa che porta al primo gol del Benfica. Nel finale di primo tempo commette un altro errore, offrendo ai portoghesi una chance per il raddoppio, sventata solo da un grande intervento di Perin.
Playoff di Champions: le italiane si giocano il passaggio agli ottavi
Juventus, Milan e Atalanta dovranno affrontare i playoff per provare a raggiungere gli ottavi di finale. Il sorteggio, in programma venerdì, definirà gli accoppiamenti, con la Dea che potrebbe avere il cammino meno insidioso.
La squadra di Gasperini, grazie al pareggio ottenuto contro il Barcellona, si è assicurata un avversario più abbordabile tra Sporting Lisbona e Bruges. Se dovesse superare il turno, ai quarti potrebbe trovarsi di fronte una tra Lille e Aston Villa, due squadre comunque alla portata dei nerazzurri.
Situazione decisamente più complessa per Milan e Juventus: i rossoneri e i bianconeri potrebbero addirittura affrontarsi ai playoff in un derby tutto italiano. In alternativa, il Milan potrebbe sfidare il Feyenoord, mentre la Juventus rischia di trovarsi di fronte il PSV Eindhoven, un avversario ostico.
Inter agli ottavi: le combinazioni
L’Inter, entrata nella top 4, potrebbe vedersela agli ottavi di finale con una tra Milan, PSV, Feyenoord o Juventus.
Venerdì il sorteggio chiarirà il destino delle italiane, che dovranno dare il massimo per proseguire il loro cammino europeo.