Chiara Ferragni, ancora un Natale amaro, la sua azienda cancellata dalle start up innovative
Chiara Ferragni e il Natale continuano a non trovare più il feeling di una volta. Sembrano lontani anni luce le foto sotto l’albero con la famiglia e i video con lo scambio dei regali. Nel giro di un anno l’imprenditrice digitale, ha dovuto cambiare le proprie abitudini pubbliche e professionali e le sue aziende ne hanno risentito.
L’ annus horribilis di Chiara Ferragni si è chiuso con il depotenziamento di Fenice Srl, l’azienda principale della sua holding. La società è stata rimossa d’ufficio dalla sezione delle piccole e medie imprese innovative, per “il mancato deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti.”
L’azienda ammiraglia del gruppo Ferragni, come si apprende da Il Messaggero, resterà comunque attiva e iscritta nel pubblico registro delle imprese, ma non figurerà più nell’elenco speciale delle start up innovative.
I motivi della cancellazione
I motivi della cancellazione dipendono da un problema amministrativo. Al momento dell’approvazione del bilancio della società, il rappresentante legale ha 30 giorni di tempo per attestare il possesso di determinati requisiti previsti dalla legge. Per la Fenice Srl tutto ciò non è accaduto, non si è capito se per negligenza o per rinuncia, fatto sta che venendo meno i presupposti, è scattata automaticamente la cancellazione dalla speciale sezione.
Cosa succede adesso
Cosa succederà adesso alla società della Ferragni, lo spiega sempre Il Messaggero, che tra le sue colonne scrive che “è la stessa Camera di Commercio milanese che, sul proprio sito web, spiega come le Pmi innovative, che devono rispondere a determinati requisiti, abbiano in cambio una serie di vantaggi e agevolazioni, tra cui flessibilità nella gestione societaria”
L’iscrizione alla speciale sezione, comporta anche “piani di incentivazione in equity, facilitazioni nel ripianamento delle perdite, nell’accesso al credito bancario e incentivi fiscali per gli investimenti”. Una serie di agevolazioni di cui La Fenice Srl non potrà più godere.
Ripercussioni sul processo di risanamento
Non sappiamo se tutto ciò potrà influire sul piano di risanamento della società, affidata gli scorsi mesi al manager Claudio Calabi affinché provvedesse al suo bilancio. La società della Ferragni nel 2024 è in perdita e deve ancora presentare il bilancio 2023 dopo la tempesta del Pandoro Gate, questa mancanza avrebbe reso poco perseguibile l’iscrizione nello speciale registro.