Curve a delinquere, arrestati i capi ultras di Inter e Milan
E’ una storia vecchia quella dei club sotto ricatto degli ultras e relative curve, capipopolo capaci di veicolare le masse e mettere una intera tifoseria verso squadra e dirigenti, sono anni che i club sono sotto schiaffo di questi personaggi e accettano senza aprire bocca il racket sui biglietti nonchè le infiltrazioni mafiose nella tifoseria. Ultima notizia in ordine di tempo l’arresto a Milano di 18 capi ultras di Inter e Milan, una sorta di patto di non belligeranza tra le due sponde di tifo meneghine atta a percepire introiti e guadagni, attraverso pizzo sui parcheggi e biglietti, nonchè estorsioni e richieste di denaro nei confronti degli ambulanti che vendono panini e cibo fuori dal Meazza, tempio del calcio milanese. In tutto ciò una serie di pestaggi e cosiddetti “reati da stadio2, attività illecite i cui proventi venivano reinvestiti in reati di stampo mafioso attraverso infiltrati nelle tifoserie che fungevano da veri e propri “ponti” con l”ndrangheta.
Tra gli arrestati, i capi della curva Nord dell’Inter, Andrea Beretta, già condannato per l’omicidio di Antonio Bellocco, ‘ndranghetista ucciso con 20 coltellate il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio, e Marco Ferdico, molto legato a Bellocco e anche i capi della curva Sud milanista, il narcos Luca Lucci con il fratello Francesco. Tra gli arrestati anche il bodyguard di Fedez Christian Rosiello, balzato alle cronache i mesi scorsi per aver preso parte al pestaggio del personal trainer di Cristiano Iovino, divenuto popolare per il famoso caffè con la Blasi, e Islam Hagag altro grande amico dell’ex della Ferragni, noto anche come Alex Cologno.
Le indagini sul mondo delle curve milanesi, hanno portato alla luce un regime di vera e propria sudditanza della sponda Interista della città verso i propri ultras, con la società costretta ad accettare i ricatti dei capi della propria curva. Sono finite sul tavolo del magistrato intercettazioni telefoniche tra le quali alcune con dei “consigli” della Curva a Inzaghi, allenatore dell’Inter, sulla formazione da far scendere in campo “Tira fuori la garra, metti due punte. E ci servono 200 biglietti in più” richieste a cui il mister visibilmente imbarazzato risponde “Chiedo a Zanetti e Marotta”
Le indagini, che hanno portato a eseguire 19 arresti, riguardano gli anni 2019 e 2020, ma a quanto pare la situazione non è mutata date le intercettazioni del 2023 tra gli ultras, mister e società. L’Inter e il Milan al momento non sono indagate ma dovranno dimostrare di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite, in caso contrario o se i magistrati non rimanessero convinti da quanto prodotto dai club si potrebbe arrivare a un provvedimento di amministrazione giudiziaria.
Il procuratore di Milano Marcello Viola, in una nota ha spiegato che si tratta di una indagine complessa e che oltre alle misure cautelari adottate sono in corso decine di perquisizioni a carico di altri indagati. La Questura di Milano secondo quanto afferma il procuratore “ha applicato a più soggetti diversi divieti di accesso ai luoghi, ove si svolgono manifestazioni sportive, ossia dei Daspo, ha comunque avviato la relativa procedura nei confronti di numerose altre persone. Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultrà e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti ‘direttivi’ delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi”.
Al momento Fedez non è indagato, ma sarebbero sul tavolo della Procura delle intercettazioni telefoniche tra il rapper e Lucci in cui chiede di vendere la sua bibita fuori dallo stadio e protezione per i figli.