Curve a delinquere, perquisita la casa di Emis Killa, sequestrati coltelli, tirapugni e contanti
C’era anche Emis Killa la sera del 17 agosto accanto a Luca Lucci per la prima giornata di Campionato a San Siro contro il Torino, anzi era stato proprio il rapper ad accompagnare il capo ultrà per il suo ritorno in grande stile al Meazza, sfruttando il progetto di riabilitazione predisposto dal tribunale di sorveglianza di Brescia che gli aveva permesso di tornare al suo posto nello storico secondo anello blu della Scala del Calcio. I suoi fedelissimi gli avevano anche dedicato uno striscione “Il Jocker è tornato” una sorta di doveroso inchino al loro capo di cui da tempo sentivano la mancanza sugli spalti.
Luca Lucci i rapper della sponda milanista li conosce quasi tutti, Emis Killa è uno dei tanti, tra le amicizie del capo ultras figurano anche Fedez, Lazza ed altri, nessuno di loro è indagato, la procura di Milano titolare dell’indagine ha disposto però la perquisizione degli appartamenti di chi in questi mesi ha orbitato intorno a Lucci. Quella del 17 agosto non è stata infatti l’unica occasione in cui Emis e Lucci si sono incontrati, i due erano insieme anche lo scorso aprile nel gruppo della Sud che ha aggredito prima di Milan-Roma uno steward, “colpevole” di aver fermato alcuni tifosi che volevano entrare senza biglietto.
Tra gli aggressori in quella occasione oltre a Lucci e al rapper c’erano i maggiori esponenti del secondo anello blu dello stadio meneghino :Francesco Lucci, fratello di Luca, Islam Hagag, Alessandro Sticco, Daniele Cataldo e Christian Rosiello, il personal trainer di Fedez . Questi ultimi due figurano sorridenti accanto a Lucci in una foto di gruppo dell’8 settembre scorso.
Non sappiamo se anche Fedez sia presente nella lista di coloro a cui sarà perquisita l’abitazione, intanto la polizia si è recata a casa di Emis Killa e stando a quanto appreso, gli agenti della squadra mobile hanno trovato e sequestrato nell’abitazione a Bagnoregio del cantante, 40mila euro in contanti, uno sfollagente, un manganello telescopico, tre tirapugni, sette coltelli e uno storditore elettrico, un piccolo arsenale detenuto non si sa a quale titolo. Vedremo come proseguirà questa inchiesta in cui calcio, affari e personaggi dello spettacolo si intrecciano vorticosamente in una vicenda che potrebbe procurare loro un danno di immagine non indifferente nel caso risultassero collusi con Lucci.