Curve a delinquere, saranno ascoltati Zanetti, Inzaghi, Skriniar e Calabria, probabile penalizzazione per i 2 club milanesi

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Il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti, l’allenatore dei nerazzurri campioni d’Italia, Simone Inzaghi, il difensore slovacco Milan Skrinar e per quanto riguarda il Milan, il capitano Davide Calabria, saranno ascoltati come persone informate sui fatti dai magistrati milanesi che stanno conducendo l’inchiesta sugli atti illeciti commessi dagli ultras delle due squadre di calcio meneghine. Questa mattina 2 ottobre cominceranno intanto gli interrogatori dei 19 capi delle tifoserie arrestati nella retata di domenica notte.
Negli atti dell’inchiesta oltre alle telefonate in cui gli ultrà fanno «pressioni» per ottenere biglietti da rivendere poi a prezzi fino a 10 volte superiori, sono anche riportati incontri, contatti e intercettazioni con dirigenti e calciatori delle due squadre, come Calhanoglu e Barella, i due secondo quanto si evince dalle telefonate facevano da tramite tra i capi delle curve e i dirigenti per poter avere il maggior numero di tagliandi .
Sul tavolo dei magistrati ci sarebbe addirittura una intercettazione in cui viene organizzata una cena con Calhanoglu nel mese di agosto con il capo ultrà Marco Ferdico e la propria famiglia, insieme a quella di Antonio Bellocco, l’emissario della ’ndrangheta diventato capo della Curva Nord nerazzurra “Adesso usciamo a mangiare lunedì o martedì con Calhanoglu, con le famiglie”, si sente nelle intercettazioni.
Il calciatore turco tuttavia al momento non risulta tra le persone da ascoltare, i quattro convocati dovranno rispondere su quanto emerso nelle intercettazioni che gli investigatori ritengono centrali per l’inchiesta. A Zanetti, in particolare, verranno chieste delucidazioni sul dialogo in cui Ferdico, capo della Nord, dice di aver saputo dall’ex calciatore che «ci sono dei funzionari di polizia che stanno monitorando la curva anche per l’accaduto che è successo al povero Vittorio che è morto tragicamente in strada…». In realtà Boiocchi è stato ucciso a colpi di pistola per un regolamento di conti, esecuzione ordinata a quanto pare proprio dall’ndrangheta.
A Calabria, capitano del Milan invece, verrà chiesta contezza su un incontro a Cologno Monzese nel febbraio 2023 con il capo ultrà Luca Lucci, sotto Daspo e condannato per droga, e lo storico portavoce della Sud, Giancarlo Capelli detto “Il Barone”. Per quanto riguarda Inzaghi e Skriniar le indagini hanno documentato gli incontri con i capi ultrà nerazzurri e soprattutto la chiamata con cui Ferdico chiede all’allenatore di fare pressioni sull’allora AD Marotta per ottenere 1.500 biglietti per la finale di Champions di Istanbul, telefonata in cui Ferdico “consiglia” al mister anche il modulo da schierare in campo.
I pm Storari e Ombra che conducono l’indagine coordinati dal procuratore Marcello Viola, parlano di “atteggiamenti variabili tra agevolazione colposa e sudditanza da parte dell’Inter che intrattiene (indirettamente) rapporti con la criminalità organizzata ed è incapace di interrompere in maniera netta tali relazioni”. Una accusa gravissima alla quale Beppe Marotta nella sua nuova veste di presidente dell’Inter ha risposto piccato precisando che la società nerazzurra nella vicenda è parte lesa, queste le sue parole in una nota a nome del club :
“Escludiamo omissioni in malafede. La società è parte lesa e ha operato con presupposti di trasparenza e lealtà. Ci sono a volte fenomeni che vanno fuori dal perimetro aziendale e che sono difficili da controllare. L’Inter è una società integerrima che agisce in modo trasparente”.
Se fossero accertate responsabilità da parte dei due club milanesi il rischio di una penalizzazione in classifica diverrebbe concreto nonchè sanzioni per i dirigenti e i calciatori che avessero intrattenuto rapporti con gli ultras e avessero manifestato sudditanza psicologica nei confronti dei medesimi.
E’ previsto infatti dal regolamento FIGC “il divieto per tutti i tesserati di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società che siano validate dalla Federazione” nonchè che “durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana” disposizioni a cui i due club non hanno ottemperato.
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