Daddy, aumentano le accuse, droga, stupro e minacce di morte
Aumentano le accuse per Sean Daddy “Diddy”Combs, il produttore e rapper statunitense, in carcere da quasi un mese con le accuse di racket sessuale, induzione alla prostituzione e violenze. Dopo essersi visto rifiutare per la terza volta la libertà su cauzione, il rapper è attualmente detenuto nel penitenziario di Brooklyn, professandosi innocente e vittima di persone che vogliono farsi pubblicità con il suo nome.
Nonostante tutto sono oltre centoventi le persone che hanno chiesto di testimoniare contro il rapper per gli abusi e le violenze subite. Proprio nella giornata di oggi, 14 ottobre, altre cinque nuove accuse hanno colpito il rapper, che avrebbe minacciato di uccidere le presunte vittime, dopo averle stuprate, drogate e sodomizzate. Secondo quanto si apprende dal portale americano Page Six, una donna non identificata ha affermato che Combs l’ha violentata nel 2004 dopo che ancora diciannovenne era stata invitata per un servizio fotografico. Il rapper la avrebbe obbligata a seguirlo nella sua camera d’albergo al Marriott a Manhattan.
Un’altra donna, all’epoca dei fatti studentessa universitaria, durante una delle feste esclusive organizzate dal rapper, sarebbe stata portata in una stanza separata insieme a una sua amica, luogo in cui Combs avrebbe abusato di loro. Il rapper e produttore le avrebbe minacciate di morte qualora non avessero sottostato ai suoi desideri sessuali e soprattutto se non avessero rispettato il silenzio. Anche un uomo ha accusato Diddy di violenza sessuale aggravata consumatasi in un magazzino della catena commerciale Macy’s nel 2008.
L’uomo ha affermato di essere stato avvicinato da Daddy e due guardie del corpo che hanno minacciato di ucciderlo mentre il rapper gli praticava una fellatio contro la sua volontà. Ma le accuse non finiscono qui, un altro uomo ha denunciato Combs di averlo drogato e sodomizzato in un furgone fuori da un White Party nel 2006. Ha anche affermato che un vincitore del Grammy ha “respinto” le sue richieste di aiuto dicendogli ripetutamente che con Combs “sarebbe stato bene”.
Un’altra vittima, questa volta una donna, ha affermato che Diddy la ha violentata in una festa nel 1995 mentre promuoveva il video musicale “One More Chance” di Biggie Smalls. Ha raccontato che il rapper “l’ha colpita violentemente, facendole sbattere la testa contro un muro” prima di colpirla ancora una volta e violentarla.
Nessun commento è pervenuto dai legali di Combs dopo le ultime accuse di oggi. Le presunte vittime nelle ultime cause civili contro Diddy sono tutte rappresentate da Tony Buzbee, che ha annunciato all’inizio di questo mese che rappresenta più di 120 persone. Durante una conferenza stampa del 1° ottobre, ha affermato di avere un elenco dei presunti complici di Combs , i cui nomi, una volta resi pubblici, avrebbero “scioccato” il pubblico. Le celebrities americane tremano al pensiero che il proprio nome sia incluso in quella lista.