Diddy, ancora accuse, violentata una donna che aveva fatto insinuazioni su Tupac
Continuano ad aumentare le testimonianze contro Sean “Diddy” Combs, il rapper e produttore musicale arrestato lo scorso 17 settembre con l’accusa di racket sessuale, stupro e violenza, è stato denunciato da una donna che sostiene di essere stata “violentata” come vendetta dopo che lei ha insinuato che Diddy era coinvolto nella morte di Tupac Shakur. Dopo essere stata abusata la donna sarebbe stata costretta a telefonare sua madre.
In una causa intentata martedì 15 ottobre presso la Corte federale della California, vista e divulgata dal portale Page Six sulle sue colonne, Ashley Parham, questo il nome della donna, afferma di essere stata presa di mira dopo aver incontrato un amico d Combs in un bar nel febbraio 2018 e avergli raccontato di essere quasi certa che il rapper fosse il mandante dell’assassinio di Tupac.
L’uomo dopo essere venuto a conoscenza di quanto raccontatogli dalla donna, ha continuato a vantarsi di conoscere Combs e presumibilmente lo ha chiamato tramite FaceTime, collegamento in cui ha detto al rapper e produttore che credeva che avesse qualcosa a che fare con la morte di Shakur nel 1996.
I sospetti che Combs sia implicato nell’omicidio di Tupac è sorto dopo l’arresto del sicario, che nella sua deposizione ha affermato che il rapper era il mandante dell’omicidio. La deposizione non ha trovato prove, per questa ragione la famiglia di Tupac Shakur ha assoldato dei detective affinchè si faccia luce sulla morte del loro congiunto. Diddy si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda, ma se così fosse perchè si è vendicato così atrocemente di Ashley Parham?