Diddy, ancora un “no” al rilascio su cauzione, il rapper resta in carcere
Giuseppe Scuccimarri
28 Novembre 2024
Sean ‘Diddy’ Combs resta dietro le sbarre, dopo che un giudice federale ieri ha stabilito che la sua cauzione è stata negata perché nessuna condizione può garantire la sicurezza della comunità. Nella sua decisione, presentata mercoledì, il giudice ha scritto che c’è un serio rischio di manomissione dei testimoni nonché prove inconfutabili della violenza di Combs indicando il famigerato video del 2016 in cui Diddy che picchia la ex fidanzata, Cassie e i successivi messaggi di testo contro di lei.
Nei testi, inclusi nella decisione del giudice, Cassie ha scritto a Diddy delle sue ferite, aggiungendo che era “malato nel pensare che vada bene fare quello che hai fatto”. Il giudice ha anche citato le prove che Diddy ha violato le regole sulla comunicazione dietro le sbarre, adottando sistemi fuori dal regolamento incluso il pagamento di altri detenuti per utilizzare i loro numeri di codice di accesso telefonico per effettuare chiamate a persone non nella sua lista di contatti approvati.
Come TMZ ha riportato, Diddy era in tribunale federale la scorsa settimana per tentare di uscire di prigione pagando una cauzione di 50 milioni di dollari dopo essere stato accusato di racket, traffico sessuale e altri reati gravi. Il giudice nella disposizione di diniego aggiunge che ci sono “prove convincenti della propensione di Combs alla violenza” un altro motivo per tenerlo rinchiuso.
Un gran giurì ha emesso un atto d’accusa mentre il magnate della musica è stato arrestato a settembre al Park Hyatt Hotel di Midtown Manhattan e da allora è stato incarcerato. Venerdì, Diddy è apparso scatenato in un’aula di tribunale di New York insieme ai suoi avvocati per fare appello per essere rilasciato su cauzione per la quarta volta.
Le sue precedenti richieste di cauzione sono state respinte dai giudici, anche se Diddy non solo ha offerto come garanzia la sua villa di 50 milioni di dollari a Miami Beach, ma si è anche offerto di stare agli arresti domiciliari con sorveglianza 24 ore su 24 senza avere nessun contatto con presunte vittime o testimoni. Due giudici hanno concluso separatamente che Diddy rappresentava una minaccia per la comunità se rilasciato, e gli è stata anche negata la cauzione dopo che uno dei giudici ha sollevato preoccupazioni sul fatto che Diddy ostacolasse l’indagine federale in corso e interferisse con i testimoni.
Vale la pena sottolineare che il giudice ha precisato che se i preparativi per la difesa di Diddy fossero ostacolati dalla sua incarcerazione, i legali potranno rinnovare il suo appello sulla cauzione, portando prova di quanto sosterranno. Il processo di Diddy è previsto per il 5 maggio.
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