Giuseppe Scuccimarri 
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Kirk Burrowes, socio co-fondatore ed ex presidente della Bad Boy Entertainment, ha intentato causa contro Sean “Diddy” Combs per quello che lui definisce un “modello profondamente inquietante” di abusi sessuali, coercizione, violenza e intimidazione durato più di un decennio.
Venerdì 28 febbraio, l’avvocato di Burrowes, Tyrone Blackburn, ha depositato una denuncia di 18 pagine contro il suo ex socio in affari a New York, accusandolo di anni di azioni “predatorie” nei suoi confronti e di aver creato un “ambiente tossico di coercizione, paura e manipolazione psicologica”, secondo i documenti del tribunale ottenuti da PEOPLE.
Nella denuncia, Combs, 55 anni, è accusato di aver sottoposto Burrowes a “ripetute molestie sessuali, aggressioni fisiche e forzata accettazione di atti sessuali degradanti”, tra cui “avances sessuali indesiderate” come “nudità, allusioni sessuali, voyeurismo e atti di esibizionismo”, alcuni dei quali hanno avuto luogo durante quelle che lui riteneva essere riunioni di lavoro.
Violenze psicologiche e sessuali affinchè Burrowes rinunciasse alle sue quote societarie
Il magnate della musica di lunga data è accusato di aver intensificato la “campagna di controllo, ricorrendo a violenza fisica, ricatti, sabotaggio della carriera ed estorsione finanziaria”, che secondo la denuncia includeva “coercizione forzata” affinché Burrowes rinunciasse a una quota di proprietà del 25% della Bad Boy Entertainment.
In precedenza, nel 2003, Burrowes aveva intentato una causa contro Combs per un presunto incidente del 1996, ma la precedente denuncia era stata alla fine respinta
La denuncia di Burrowes del 28 febbraio arriva due giorni dopo che lui ha intentato un’ulteriore azione legale contro la madre di Combs, Janice Combs, sostenendo che aveva preso illegalmente il controllo della sua quota del 25% in Bad Boy in seguito alla presunta minaccia di violenza fisica da parte di Combs.
In esso, sosteneva che la madre di Combs “ha consapevolmente partecipato al piano fraudolento per ottenere il controllo al 100%” della Bad Boy Entertainment e “ha attentamente mantenuto una facciata di integrità, presentandosi come una spettatrice innocente mentre orchestrava dietro le quinte la rovina finanziaria e professionale del querelante”, secondo i documenti del tribunale ottenuti da PEOPLE.
I legali di Combs : “Causa intentata a scopo di estorsione”
In una dichiarazione rilasciata a PEOPLE, il team legale di Combs ha affermato: “Questa ultima causa intentata da Kirk Burrowes, presentata nientemeno che da Tyrone Blackburn, è un altro frivolo tentativo di riesaminare rivendicazioni che sono state ripetutamente respinte dai tribunali negli ultimi 30 anni”.
“Nonostante i ripetuti rigetti, Burrowes e Blackburn sono intenzionati a sprecare tempo e risorse della corte ripresentando le istanze respinte e trascinando in questa vicenda anche l’ottantenne madre del signor Combs”, hanno aggiunto.
La nuova denuncia contro Combs, che cita il Gender Motivated Violence Act di New York City, è l’ennesima di una serie di accuse contro il musicista, che è stato accusato da più di una dozzina di persone di molestie sessuali , accuse da lui negate.
Combs sta anche affrontando accuse penali federali come traffico sessuale e induzione alla prostituzione, per le quali si è dichiarato non colpevole. Il magnate della musica è detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn con un processo fissato per il 5 maggio
Burrowes costretto ad assistere agli atti sessuali di Combs
La denuncia afferma che Burrowes ha ricoperto sia il ruolo di direttore operativo che di direttore generale di Bad Boy dopo il suo sviluppo negli anni ’90. Sostiene che Combs si è impegnato in coercizione sessuale ed esibizionismo sul posto di lavoro tra il 1992 e il 1994, costringendo presumibilmente Burrowes a guardare mentre si impegnava in “atti sessuali con dipendenti, stagisti, potenziali artisti e terze parti presso l’ufficio di Bad Boy Entertainment, rafforzando il suo controllo attraverso l’umiliazione e l’intimidazione”.
Secondo la denuncia, Combs avrebbe convocato il suo socio “con falsi pretesti” tramite un citofono aziendale, facendo entrare Burrowes in una stanza dove Combs avrebbe presumibilmente “ricevuto sesso orale o si sarebbe impegnato in altri atti osceni” – ciò che la documentazione definisce il suo tentativo di “rompere psicologicamente la resistenza del querelante e stabilire la sua sottomissione”.
Secondo la denuncia, avrebbe fatto “commenti inappropriati e sessualmente allusivi” sul corpo di Burrowes e avrebbe anche affermato che la presenza di Burrowes durante le sue attività sessuali era “parte della ‘cultura’ dell’industria dell’intrattenimento e un requisito per il successo”.
Nella denuncia si sostiene che tali azioni siano degenerate in “coercizione fisica e sottomissione forzata” tra il 1995 e il 1996.
Ciò include un viaggio d’affari del 1995 in cui si presume che Combs abbia chiesto a Burrowes di guardarlo mentre si masturbava, un altro incidente avvenuto alla fine del 1995 quando Combs lo avrebbe bloccato “su un letto e [simulato] un rapporto sessuale fino all’eiaculazione” e altre accuse secondo cui avrebbe afferrato i genitali del suo socio.
Secondo la denuncia, l’uomo avrebbe anche chiesto a Burrowes di “praticargli delle fellatio e dei lavori manuali e di usare degli oggetti su di lui analmente”.
In un’altra parte della denuncia, Combs viene nuovamente accusato di aver “fatto irruzione” nell’ufficio di Burrowes con una mazza da baseball nel tentativo di convincerlo a “cedere la sua quota del 25% in Bad Boy Entertainment, Inc. o affrontare violente ripercussioni”.
Burrowes poi “cedette la sua quota di proprietà senza ricevere alcun compenso finanziario” nel 1996, con Combs che avrebbe presumibilmente adottato “misure attive per cancellare” la sua eredità nella società, secondo la documentazione
Blacklist dopo il licenziamento
Burrowes accusa inoltre Combs di “molestie e blacklist post-licenziamento”, avvenute nel 2022. Si sostiene che abbia “contattato personalmente dirigenti del settore, mettendoli in guardia dal lavorare con il querelante ed etichettandolo come inaffidabile, tagliando di fatto fuori le sue prospettive di carriera”.
Altre accuse contenute nella denuncia sono più recenti, tra cui l’affermazione che la sicurezza di Combs lo avrebbe circondato e minacciato intorno al 2013 o 2014 a New York City, prima che Combs gli afferrasse i glutei e lo tirasse “vicino al corpo” per simulare un abbraccio da orso, e un altro presunto incidente avvenuto durante una festa di compleanno di Diana Ross nel 2019.
“Dopo aver visto il querelante, Combs lo ha afferrato aggressivamente, trattenendolo con la stessa finta stretta d’orso che aveva usato anni prima”, si legge nella denuncia. “Come era accaduto negli anni ’90 e nei primi anni 2000, Combs ha colto l’occasione per degradare il querelante afferrandolo stretto, schiaffeggiandolo sul posteriore e sfidandolo a fare qualcosa al riguardo. Combs ha quindi proceduto a palpeggiare il querelante in un palese tentativo di affermare il suo dominio su di lui, umiliandolo in presenza di altri”.
La denuncia di Burrowes contro Combs, presentata il 28 febbraio, in definitiva denuncia una “storia e una propensione alla violenza”, con Burrowes che chiede un processo con giuria e che gli venga fornito “un risarcimento per la devastazione fisica, emotiva e finanziaria inflittagli”.
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