Elon Musk altro scivolone, assolve Hitler, Stalin e Mao dai genocidi

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Elon Musk si è reso protagonista di un altro scivolone su X che ha suscitato innumerevoli proteste, tali da indurre il miliardario, ombra del presidente Trump, a tornare sui suoi passi e a rimuovere un post scritto da un utente e condiviso sul suo profilo a palese condivisione del contenuto.
Nel messaggio in questione si affermava in maniera errata che Joseph Stalin, leader del partito comunista dell’URSS fino al 1953, Adolf Hitler, capo supremo del partito nazista tedesco e Mao Tse-Tung, fondatore della Repubblica Popolare Cinese, non avevano causato la morte di milioni di persone durante il loro governo, ma le morti erano avvenute a causa dei loro dipendenti del settore pubblico.
La rivolta social per le affermazioni antisemite e negazioniste
Gli utenti del social hanno accusato Musk di essere antisemita e negazionista. Sono ampiamente comprovate e documentate dagli storici e da chi ha vissuto le deportazioni e lo sterminio, le milioni di persone che sono morte sotto Stalin, tra gulag e purghe, i milioni di ebrei massacrati sotto Hitler durante l’Olocausto e i milioni di cinesi sfollati o uccisi durante la rivoluzione culturale di Mao.
Non è la prima volta che Musk sposa tesi revisioniste e ridimensiona le posizioni estremiste di varie forze politiche di estrema destra in Europa, non ultimo Alternativa per la Germania, gruppo dallo spiccato spirito filonazista. Risale invece al 20 gennaio scorso il suo saluto nazista prima della cerimonia di insediamento di Trump alla Casa Bianca.
Ma non finisce qui, è accaduto svariate volte che Musk si sia trovato a dover chiedere scusa davanti allo sdegno degli inserzionisti, per alcuni suoi post su X considerati antisemiti. L’unico a non essersi risentito per le affermazioni del miliardario è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non lo ha mai criticato ma anzi lo continua a trattare da amico e alleato.
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