Giuseppe Scuccimarri 
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Elon Musk, l’imprenditore miliardario e capo di DOGE, ormai ombra e consigliere del presidente Trump, ha affermato lunedì 10 marzo che il social X di cui è proprietario, è scomparso a causa di un “enorme attacco informatico” originato “nell’area dell’Ucraina”.
“Non sappiamo esattamente cosa sia successo”, ha detto Musk al conduttore di Fox Business Network Larry Kudlow in merito all’apparente operazione che ha preso di mira la sua piattaforma di social media.
“Ma c’è stato un massiccio attacco informatico per cercare di far crollare il sistema X, con indirizzi IP provenienti dall’area dell’Ucraina”, ha aggiunto l’uomo più ricco del mondo.
Musk, non ha immediatamente fornito ulteriori prove su chi potrebbe essere stato il responsabile. È noto che i criminali informatici creano falsi indirizzi IP per impersonare sistemi informatici da diverse parti del mondo, una pratica nota come “spoofing”.
Sulla piattaforma è intanto comparso l’hashtag #XDown, uno smacco per Elon Musk che si è sempre vantato della tenuta del social diventato una sorta di rifugio quando altre piattaforme come WhatsApp e quelle del gruppo Meta hanno sperimentato dei disservizi.
Lunedì, migliaia di utenti dei social media hanno segnalato interruzioni su X per tutta la giornata.
Secondo DownDetector.com, le segnalazioni hanno cominciato ad arrivare alle 6 del mattino, con oltre 40.000 utenti che hanno segnalato problemi con la piattaforma entro le 10 del mattino.
Secondo il sito di monitoraggio degli arresti anomali, lunedì pomeriggio altri 25.000 utenti avevano riscontrato problemi con l’app X.
“È attivo”, ha detto Musk quando Kudlow gli ha chiesto dello stato attuale della piattaforma poco prima delle 17:00
Il capo di X aveva attribuito la causa dell’interruzione diffusa avvenuta in precedenza a un “enorme attacco informatico”, ma non aveva individuato l’epicentro dell’attacco.
“Siamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse”, ha scritto su X. “È coinvolto un gruppo numeroso e coordinato e/o un Paese”.
Le esternazioni di Elon Musk su Starlink e Ucraina
Domenica 10 marzo, Musk si era vantato di come la sua tecnologia avesse sostenuto l’esercito ucraino.
Il magnate della tecnologia ha fornito al governo di Kiev l’accesso ai terminali Starlink poco dopo l’invasione russa del febbraio 2022. Il funzionamento in corso dei terminali è stato fondamentale per le operazioni militari ucraine.
“Ho letteralmente sfidato Putin a un combattimento fisico uno contro uno per l’Ucraina e il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell’esercito ucraino”, ha scritto Musk su X, in risposta a un utente che lo accusava di preferire la Russia all’Ucraina nel più grande conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale.
“Se lo spegnessi, tutta la loro prima linea crollerebbe”, ha aggiunto.
Musk, come il presidente Trump, ha criticato la riluttanza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a impegnarsi in colloqui di pace con il Cremlino.
“Quello che mi disgusta sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente”, ha detto domenica. “Chiunque ci tenga davvero, pensi davvero e capisca davvero, vuole che il tritacarne si fermi. PACE ORA!!”
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